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Il carro attrezzi «anti-ticinesi» colpisce ancora, l'automobilista non ci sta

L'auto nel posteggio per disabili, in viale Masia a Como, e la multa salata – «Il segnale sull'asfalto era tutto sbiadito e i cartelli non sono orientati verso il senso di marcia come dovrebbero»
© QuiComo
Jenny Covelli
12.05.2023 10:09

«Appena sarò sindaco, per gli amici svizzeri che parcheggiano dove gli pare e poi, complici le difficoltà legali, non pagano mai le multe, avrò, come i buoni amici meritano, un occhio di riguardo: un carro attrezzi loro dedicato. Quando avranno pagato la multa, e la rimozione, i precisetti elvetici potranno tornare a casa serenamente. Per un amico si fa questo ed altro». Era il mese di maggio del 2022 e l'allora consigliere comunale di Como Alessandro Rapinese lanciava quello è ormai diventato «il carro attrezzi anti-ticinesi». Detto, fatto. I casi non mancano. L'ultimo mercoledì 10 maggio, in viale Masia. Ma in questo caso, l'automobilista parla di un'ingiustizia dettata dalla «caccia alle streghe» della «Lex Rapinese».

L'automobilista ticinese ha raccontato la sua disavventura a QuiComo. Aveva posteggiato, attorno alle 18, in viale Masia per recarsi dal parrucchiere. Dopo una ventina di minuti è stato avvisato da un amico che, passando di là, ha visto la rimozione dell'auto da parte del carro attrezzi. Uscito in fretta e furia, ha trovato 3 agenti della polizia locale e 2 persone del soccorso stradale che, muniti di cric, stavano caricando la macchina per portarla via. Il motivo? Il ticinese aveva occupato un posteggio riservato ai disabili.

Ma qui scatta l'inghippo. Secondo l'automobilista, quel parcheggio non era segnalato a dovere. Tanto da non essersi accorto dell'errore. «Il segnale sull'asfalto era tutto sbiadito e i cartelli non sono orientati verso il senso di marcia come dovrebbero», recrimina.

© QuiComo
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Ma, si sa, la legge non ammette ignoranza. E il ticinese è tornato a casa con una multa di 115 euro, a cui si aggiungono 125 euro di costi per il carro attrezzi. Un'ingiustizia, per lo sventurato guidatore con la targa svizzera. Frutto, a suo dire, di quella che ha definito «caccia alle streghe». 

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