«Il nostro giorno dopo le federali, tra delusioni e soddisfazioni»

Lunedì. Ma non uno qualsiasi. È il lunedì del «dopo-federali»: l'appuntamento elettorale per il rinnovo dei rappresentanti politici a Berna di ogni cantone. A farne le spese – in Ticino – il Centro, che ha dovuto cedere un seggio del Nazionale all'UDC dopo una vera e propria domenica di passione. Per gli Stati, invece, i giochi non sono ancora chiusi, dato che in vista c'è il ballottaggio. D'accordo, ma che cosa ne pensano le piazze dei principali centri ticinesi rispetto a quanto è emerso? È andata bene? È andata male? Non è andata del tutto?
È vero, gli elettori difficilmente rivelano troppo del loro «segreto dell'urna». Ma qualcosa, i nostri interlocutori, se la sono lasciata scappare. La notizia, se vogliamo, è che c'è chi, effettivamente, ha votato. Già. La partecipazione al voto, in Ticino, è stata del 48%. Non male, anche se chi se ne intende dice che è comunque troppo bassa. E così, tra delusioni e soddisfazioni, ecco il nostro viaggio tra chi è addirittura contrario al voto e chi, invece, pensa che sia mancata la comunicazione. «Mi sembrava ci fosse poca pubblicità», afferma ad esempio Katya, impiegata incrociata a Bellinzona.