Il Pardo d'Oro va al giapponese «Tabi to Hibi» di Sho Miyake

A Locarno trionfa Tabi to Hibi (Two Seasons, Two Strangers). Il vincitore del Pardo d'Oro è il film giapponese del regista Sho Miyake. Dopo undici giorni carichi di emozioni, preceduti da due giornate di proiezioni Prefestival, si conclude così, oggi, la 78. edizione del Locarno Film Festival. Un'edizione caratterizzata «da momenti memorabili e da incontri speciali destinati a lasciare il segno», si legge nella nota della kermesse. Con questa vittoria, Tabi to Hibi (Two Seasons, Two Strangers) è il quarto film giapponese a conquistare il massimo riconoscimento del Festival dal 1946.
«Dopo avervi ascoltato su questo palco, voglio solo chiudermi in una sala e guardare tutti i film di questo splendido festival», ha detto il regista sul palco, parlando in giapponese. «Esprimo gratitudine a tutti voi. Sono felice e onorato. Se posso condividere con così tanta gente la mia visione attraverso i miei film è solo grazie a voi. Arigato gozaimasu».
Nel consegnare il Pardo d'Oro, il presidente della giuria Rithy Panh ha espresso solidarietà nei confronti di tutte le persone, uomini, donne e bambini, che soffrono in questo momento in tutto il mondo.

Un'edizione degna di nota
«Grazie a un programma di proiezioni diversificato e capace di valorizzare alcune delle voci più interessanti del cinema contemporaneo, il Locarno Film Festival ha messo in luce anche quest’anno la ricchezza e le infinite possibilità della settima arte: dal grande cinema popolare alle produzioni indipendenti, dagli audaci esperimenti d’avanguardia alla forza e alla grazia delle storie più classiche».
Quella che si chiude oggi è stata un'edizione degna di nota. Durante undici giorni, il Festival ha registrato una forte affluenza di pubblico, a conferma dell’entusiasmo e dell’energia che caratterizzano ogni edizione, con spettatori coinvolti in proiezioni, incontri e momenti di confronto che hanno animato le giornate e le serate di Locarno. Le sezioni parallele hanno ulteriormente consolidato il ruolo del Festival come punto di riferimento imprescindibile per il pubblico locale e internazionale, offrendo inoltre uno spazio di confronto, di scoperta e di ispirazione ad autori, professionisti e appassionati di cinema di tutto il mondo.
Sul palco della premiazione, il direttore artistico Giona A. Nazzaro ha ringraziato tutti per «avere condiviso il genio del loro talento e della loro creatività»: «Ho sentito le emozioni di tutti. Apertura, coraggio, condivisione delle emozioni, con creatività e arte. Ogni film celebra gioia, vita. Ogni persona che vi siede accanto è un essere umano. Il cinema per me è un modo di resistere. Con il cinema possiamo parlare, comunicare. Questo festival è un atto di speranza. Speriamo tutti insieme per un domani migliore».
I film giapponesi a Locarno
Come detto, la 78. edizione del Locarno Film Festival ha premiato con il Pardo d’Oro Tabi to Hibi di Sho Miyake, il quarto film giapponese a conquistare il massimo riconoscimento nella storia del Festival. In precedenza, il premio principale del Festival era stato assegnato a The Rebirth (Ai no yokan) di Masahiro Kobayashi nel 2007, a This Transient Life (Mujō) di Akio Jissoji, uno dei quattro film premiati ex aequo nel 1970, e al classico Gate of Hell (Jigokumon) di Teinosuke Kinugasa nel 1954, anno in cui i tre principali premi sono stati conferiti dalla Giuria Internazionale della Critica.
Gli altri premi
Il Premio Speciale della Giuria è andato a White Snail di Elsa Kremser e Levin Peter, mentre il Pardo per la migliore regia è stato assegnato ad Abbas Fahdel per Tales of the Wounded Land. I due Premi per la migliore interpretazione sono stati assegnati rispettivamente a Manuela Martelli e Ana Marija Veselčić per Bog neće pomoći (God Will Not Help) di Hana Jušić, e a Marya Imbro e Mikhail Senkov per la loro performance in White Snail.
Il Pardo d’Oro del Concorso Cineasti del Presente è stato invece conferito a Tóc, giấy và nước… (Hair, Paper, Water…) di Nicolas Graux e Trương Minh Quý, a testimonianza della vitalità e della varietà del cinema presentato a Locarno78.
«Costruire un domani migliore, un film alla volta»
Quella di quest'anno è stata «un’edizione coronata da successi che vanno al di là di ogni aspettativa», commenta Giona A. Nazzaro, direttore artistico del Locarno Film Festival. «La 78. edizione del Festival ha celebrato il potere senza tempo del cinema e la sua capacità di riunire comunità diverse sotto il segno della pace. Siamo grati a tutti i registi che hanno scelto di condividere le loro opere con il pubblico del Festival. Questo ci ha permesso di realizzare un’edizione proiettata in avanti, con lo sguardo fermamente rivolto al futuro. Siamo certi che queste opere resisteranno alla prova del tempo e saranno fonte di ispirazione e di guida per i giovani talenti che hanno appena iniziato a immaginare i film che realizzeranno domani. Mettere in piedi un festival è come costruire un domani migliore. Un film alla volta».
Il Festival nel 2025
Non solo. La Piazza Grande è stata il palcoscenico di momenti indimenticabili, condivisi da migliaia di spettatori. Tra i protagonisti di quest’anno: l’iconica attrice e sceneggiatrice britannica Emma Thompson, che davanti a una Piazza gremita di persone ha presentato il suo ultimo film, The Dead of Winter; Jackie Chan, superstar asiatica del cinema d’azione, che ha conquistato il pubblico con la sua inconfondibile energia e ironia; Willem Dafoe, giunto a Locarno per presentare il suo ultimo film The Birthday Party; la star franco-iraniana Golshifteh Farahani, il cui intenso discorso di apertura di fronte alla Piazza ha dato il via agli undici giorni del Festival; lo sceneggiatore e regista statunitense Alexander Payne; la costumista italiana quattro volte premio Oscar Milena Canonero; la star asiatico-americana Lucy Liu, che in Piazza Grande ha presentato il nuovo Rosemead; e molti altri ancora.
Con 224 film, 101 prime mondiali e oltre 300 proiezioni, le sale di Locarno hanno offerto una vetrina d’eccezione per il meglio del cinema mondiale. Attraverso il Concorso Internazionale, il Concorso Cineasti del Presente, i Fuori Concorso, i Pardi di Domani e non solo, il Festival ha messo in dialogo un’ampia varietà di opere, esprimendo la vitalità e la diversità del cinema svizzero e internazionale e dando vita a un programma tanto ricco quanto stimolante. In parallelo, la Retrospettiva di Locarno78 Great Expectations: British Postwar Cinema (1945–1960) e la sezione Histoire(s) du Cinéma hanno ripercorso alcune delle pagine più interessanti – e meno conosciute – della storia del cinema.
Messaggi per la pace dal palco
Dal palco del GrandRex, durante la cerimonia di premiazione, sono arrivati diversi messaggi per la pace e per un cessate il fuoco a Gaza.
«Le immagini ci plasmano – ha detto Jihan El Tahri, che ha parlato a nome della giuria dei Pardi di Domani –. Per dieci giorni abbiamo visto storie potenti raccontate da nuove voci. Per 22 mesi abbiamo assistito al bombardamento e alla fame di un intero popolo, molti dei quali bambini. Possiamo resistere alla disumanizzazione. Restiamo uniti e diciamo "no al genocidio". Free Palestine».
Mohamed Mesbah, vincitore del Pardino d'argento al Concorso internazionale con il cortometraggio Still Playing, ha letto un messaggio inviato dal protagonista, Rasheed, creatore di videogame che tra i raid israeliani e la guerra a Gaza si impegna per crescere i due figli. «Penso che l'arte in tutte le sue forme debba avere più alti scopi. Stiamo vivendo un momento storico, al confine tra due ere. Quello che decidiamo di fare oggi definirà il futuro. Stando oggi dalla parte della giustizia non state soltanto supportando i palestinesi nella loro lotta, ma proteggendo la vostra stessa umanità. Vi ringrazio per quest'atto di solidarietà, mi dà forza e speranza e invito ciascuno di voi ad agire» e «rifiutarsi di normalizzare il genocidio, perché se lo permettiamo oggi sarà la normalità della prossima era».
Un altro messaggio politico è arrivato dallo svizzero-brasiliano Felipe Casanova, che ha ricordato l'importanza della lotta al razzismo dopo aver ricevuto il Pardino d'Oro (Concorso Nazionale) per il suo Rio Remains Beautiful: «Viviamo in tempi strani, in tutto il mondo stiamo assistendo all'ascesa del fascismo, della violenza della polizia, della violenza politica dai cosiddetti leader politici. A volte sembra che le persone stiano perdendo la propria umanità». Poi, in italiano, ha aggiunto: «Siamo tutti antifascisti».
Il Palmarès
Concorso Internazionale
Pardo d’Oro – Grand Premio del Festival e della città di Locarno
a TABI TO HIBI (TWO SEASONS, TWO STRANGERS) di Sho Miyake, Giappone
Premio Speciale della Giuria – Comuni di Ascona e Losone
a WHITE SNAIL di Elsa Kremser and Levin Peter, Austria/Germania
Pardo per la Migliore regia – Città e Regione di Locarno
a Abbas Fahdel per TALES OF THE WOUNDED LAND, Libano
Pardo per la migliore interpretazione
a Manuela Martelli e Ana Marija Veselčić per BOG NEĆE POMOĆI (GOD WILL NOT HELP) di Hana Jušić, Croazia/Italia/Romania/Grecia/Francia/Slovenia
Pardo per la migliore interpretazione
a Marya Imbro e Mikhail Senkov per WHITE SNAIL di Elsa Kremser and Levin Peter, Austria/Germania
Menzione Speciale DRY LEAF di Alexandre Koberidze, Germania/Georgia
Concorso Cineasti del Presente
Pardo d’Oro – Concorso Cineasti del Presente
a TÓC, GIẤY VÀ NƯỚC… (HAIR, PAPER, WATER…) di Nicolas Graux and Trương Minh Quý, Belgio/Francia/Vietnam
Premio per la miglior regia emergente – Città e Regione di Locarno
a Cecilia Kang per HIJO MAYOR, Argentina/Francia
Premio Speciale della Giuria CINÉ+
a GIOIA MIA (SWEETHEART) di Margherita Spampinato, Italia
Pardo per la migliore interpretazione
a Aurora Quattrocchi per GIOIA MIA (SWEETHEART) di Margherita Spampinato, Italia
Pardo per la migliore interpretazione
a Levan Gelbakhiani per DON’T LET THE SUN di Jacqueline Zünd, Svizzera/Italia
Pardi di Domani
Concorso Corti d’Autore
Pardino d’Oro WePresent by WeTransfer per il miglior cortometraggio d’autore
a A VERY STRAIGHT NECK di Neo Sora, Giappone/Cina
Concorso Internazionale
Pardino d’Oro Arts3 Foundation per il miglior cortometraggio internazionale
a HYENA di Altay Ulan Yang, Stati Uniti
Pardino d’Argento Arts3 Foundation per il Concorso Internazionale
a STILL PLAYING di Mohamed Mesbah, Francia
Premio per la migliore regia Pardi di Domani – BONALUMI Engineering
a PRIMERA ENSEÑANZA (PRIMARY EDUCATION) di Aria Sánchez e Marina Meira,
Cuba/Spagna/Brasile
Premio Medien Patent Verwaltung AG
a FORCE TIMES DISPLACEMENT di Angel WU, Taiwan
Concorso Nazionale
Pardino d’Oro SRG SSR per il miglior cortometraggio svizzero
a O RIO DE JANEIRO CONTINUA LINDO (RIO REMAINS BEAUTIFUL) di Felipe Casanova, Belgio/Brasile/Svizzera
Pardino d’Argento SRG SSR per il Concorso Nazionale
a TUSEN TONER di Francesco Poloni, Svizzera
Premio per la migliore speranza svizzera
a L’AVANT - POSTE 21 di Camille Surdez, Svizzera
Cortometraggio candidato del Locarno Film Festival agli European Film Awards
a O RIO DE JANEIRO CONTINUA LINDO (RIO REMAINS BEAUTIFUL) di Felipe
Casanova, Belgio/Brasile/Svizzera
Opera Prima
Swatch First Feature Award (Premio per la migliore opera prima) a BLUE HERON di Sophy Romvari, Canada/Ungheria
Pardo Verde
Pardo Verde
a MARE'S NEST di Ben Rivers, Regno Unito/Francia/Canada
Menzioni Speciali
TÓC, GIẤY VÀ NƯỚC… (HAIR, PAPER, WATER…) di Nicolas Graux e Trương Minh Quý, Belgio/Francia/Vietnam
UNE FENÊTRE PLEIN SUD (A SOUTH FACING WINDOW) di Lkhagvadulam Purev-Ochir, Francia/Mongolia
La 79. edizione del Locarno Film Festival si terrà dal 5 al 15 agosto 2026.