Musica

Il Sanremo di Mengoni e Ultimo

Amadeus ha annunciato i 22 nomi dei big in gara nell’edizione 2023: diversi pesi massimi, fra i quali anche Giorgia, molti artisti del presente, più il grande ritorno di Anna Oxa e l’attesa reunion di Paola & Chiara – Impressioni a caldo, senza avere ascoltato le canzoni né conoscerne il titolo…
Stefano Olivari
04.12.2022 16:22

Marco Mengoni è il grande favorito per la vittoria al Festival di Sanremo 2023, edizione numero 73, anche se dopo l’annuncio dei 22 concorrenti fatto da Amadeus le congetture e le scommesse si sprecano. Il presentatore e direttore artistico veronese, al suo quarto Sanremo, si sente sempre più sicuro, al punto di avere aumentato da 3 a 6 il numero di giovani nella serata finale, in cui quindi ascolteremo 28 canzoni. Di solito il gigantismo è controproducente, ma i fatti dicono che Amadeus ha sempre fatto meglio rispetto all’anno precedente.

Giurie

Ma venendo ai 22 big, Mengoni è soltanto uno dei grandi nomi in gara dal 7 all’11 febbraio prossimi, insieme a Giorgia, Anna Oxa, gli Articolo 31, i Modà, Gianluca Grignani e Ultimo, anche se la curiosità massima è per il ritorno di Paola & Chiara. Detto che i titoli delle canzoni si conosceranno soltanto il 16 dicembre, alla luce dei nomi annunciati proponiamo una guida ragionata ad un Sanremo che inevitabilmente sarà ricordato come il Sanremo di Chiara Ferragni, anche se l’influencer in teoria dovrebbe essere sul palco dell’Ariston soltanto martedì e sabato, mentre le altre sere la presenza femminile a fianco di Amadeus e Gianni Morandi cambierà. Martedì e mercoledì voterà una giuria per così dire qualificata: un terzo di giornalisti televisivi e della carta stampata, un terzo di deejay e inviati delle radio e un terzo di generico web, qualsiasi cosa voglia dire. Il giovedì le preferenze saranno (sarebbero, perché ancora non è ufficiale) al 50% di una giuria demoscopica e al 50% del televoto. Il venerdì 34% televoto, 33% giuria di sala stampa, radio e tivù (cioè quella della prime due serate) e 33% giuria demoscopica, mentre il sabato i 3 sul podio saranno decretati dal solo televoto. Fra questi 3 l’ordine di classifica sarà invece stabilito da una nuova votazione, con una tripartizione uguale a quella del venerdì. Per farla breve, sarà quasi impossibile che vinca un cantante troppo sanremese, o percepito come tale, visto che la giuria demoscopica ha spesso dimostrato di avere un gusto radiofonico, nel bene e nel male.

Pesi massimi

Lo scorso 3 settembre il Corriere del Ticino aveva anticipato i nomi dei tre pesi massimi che Amadeus stava corteggiando: Mengoni, Ultimo e Alessandra Amoroso. Con Mengoni e Ultimo ce l’ha fatta, mentre la Amoroso continua a stare alla larga da Sanremo, nonostante abbia il pubblico e la spinta radiofonica per arrivare in alto. Insieme a Mengoni e Ultimo il colpo è quindi stato Giorgia, al quinto Sanremo in trent’anni di carriera: vincitrice nel 1995, in piena era Baudo, con Come saprei, come del resto Mengoni ha vinto nel 2013 con L’Essenziale, mentre Ultimo è arrivato secondo nel 2019 con I tuoi particolari. Un grande status non corrisponde necessariamente a una grande canzone, in particolare la Giorgia degli ultimi anni di grandi canzoni davvero non ne ha avute, ma le giurie e la gente comune sono spesso trascinate dal nome.

Sanremesi

Se Sanremo fosse soltanto uno spettacolo televisivo bisognerebbe invitare solo i nomi che ne hanno fatto la storia, ma Amadeus è attentissimo a radio e streaming e quindi queste logiche le riserva agli ospiti. Certo Anna Oxa, al suo quindicesimo Sanremo, ha una carriera pazzesca: due volte vincitrice (nel 1989 con Ti lascerò, duetto insieme a Fausto Leali, e nel 1999 con Senza pietà), sempre protagonista sul palco e fuori: lei il Festival lo frequenta dal suo periodo punk, il 1978, quando non aveva ancora 17 anni e cantò Un’emozione da poco. Negli ultimi anni era musicalmente scomparsa (l’ultimo album in studio è del 2011), con qualche comparsata televisiva o poco più. Il suo carisma può stupire. Indefinibile la partecipazione dei Cugini di Campagna, che in oltre mezzo secolo a Sanremo mai erano andati: sanremesi giusto perché sono stati invitati in quota nostalgia, ma sembra strano che non si sia trovato niente di meglio. Devono molto a Sanremo, pur non essendo sanremesi come Al Bano o I Ricchi e Poveri (probabile un ricordo di Franco Gatti), Elodie spintissima dalla critica di sinistra più per i tweet contro la Meloni che per le canzoni, Colapesce Dimartino, i Coma_Cose dopo la crisi anche sentimentale, Leo Gassmann (nel 2020 vincitore nelle Nuove Proposte), Gianluca Grignani, Tananai e Paola & Chiara. Attesissima la reunion delle sorelle Iezzi, a quasi dieci anni dalla separazione: proprio a Sanremo, nel 1997, Paola & Chiara vinsero nelle Nuove Proposte con Amici come prima. Riscoperte di recente dalla critica, Paola & Chiara potrebbero sorprendere unendo il nuovo al già visto e sentito. Tananai è un big del presente, Grignani del recente passato, ma hanno un seguito e vanno rispettati.

Radio e Rap

Con gli Articolo 31 una reunion importante anche fra gli artisti spinti dalle radio, certo J-Ax e Dj Jad si erano rappacificati da tempo ma vederli a Sanremo farà comunque un certo effetto, sottolineando una volta di più che l’industria della nostalgia si sta spostando dagli anni Ottanta ai Novanta. Radiofonici e da streaming sono anche Ariete, Mara Sattei e i Modà. Non c’è stata l’invasione dei rapper, anche se ovviamente bisogna anche vedere chi emergerà dai giovani: fra quelli annunciati da Amadeus in questo girone giocano Lazza (lo ha molto inseguito), Mr. Rain, Rose Chemical e Madame. Poco spazio ai prodotti dei talent show, a conferma del loro declino, solo LDA in quota Amici di Maria De Filippi. Poco lo spazio ai cantautori, quindi Levante avrà un suo perché.

Previsioni

Senza avere ascoltato le canzoni si può solo ipotizzare che a vincere sarà un artista al tempo stesso popolare e spinto dalle radio, che a loro volta spingono lo streaming e poi programmano in base alle classifiche o alle sollecitazioni delle case discografiche, spesso legate alle radio stesse. Insomma, il successo di uno fuori dal giro sarebbe possibile soltanto con il televoto puro o una giuria di qualità pura. Però, pur con tutti questi asterischi, possiamo dire che Ultimo e Mengoni partano davanti agli altri, con Tananai possibile terzo incomodo.

 

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