Il caso

Casa dello studente, «il tasso d'occupazione è del 50%»

Bellinzona, la Sezione amministrativa del DECS ci spiega perché alla fine dell'anno scolastico verrà chiusa la struttura - Gli spazi verranno riconvertiti in alloggi
© CdT/Gabriele Putzu
Alan Del Don
18.03.2025 16:55

«Nonostante le diverse iniziative adottate - tra cui la pubblicizzazione dell'offerta nelle scuole, il coinvolgimento di associazioni studentesche, il confronto con i rappresentanti del Sindacato indipendente studenti e apprendisti - l’interesse non è aumentato, con un tasso di occupazione attualmente attorno al 50%. Vi è pure stato il tentativo di 'ottimizzare' l’utilizzo della casa, cercando altri enti attivi nel contesto formativo interessati a occupare almeno parte degli spazi liberi. Tentativo che non ha tuttavia portato i risultati sperati». La Sezione amministrativa del Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport (DECS), da noi interpellata, chiarisce i motivi all'origine della chiusura, alla fine dell'anno scolastico, della Casa dello studente di Bellinzona, come abbiamo riferito stamattina.

I tempi (e la scuola) cambiano

Dal 2015 la struttura si trova presso il Centro Gioventù e sport con l'obiettivo di offrire vitto e alloggio alle allieve e agli allievi delle scuole post-obbligatorie durante l'anno scolastico. «Negli ultimi anni diversi fattori hanno contribuito al calo di interesse per la Casa dello studente. Da un lato vi è stato un potenziamento del trasporto pubblico, che ha reso più agevoli gli spostamenti anche per chi vive in regioni discoste. Dall’altro sempre più allievi e allieve cercano soluzioni flessibili e indipendenti, come appartamenti condivisi. Inoltre la distribuzione delle scuole ticinesi è oggi molto diversa rispetto al periodo in cui furono concepite le due case dello studente di Lugano e Bellinzona, riducendo ulteriormente la necessità di questa struttura», rilevano dalla Sezione amministrativa del DECS.

Prospettive e contenuti

Così il Consiglio di Stato, nell’ambito dell’allestimento del Preventivo 2025, ha valutato che il mantenimento del servizio non può purtroppo più essere garantito. «Alla luce degli elementi di cui sopra, si è resa opportuna la conversione di questi spazi, largamente inutilizzati, in alloggi che verranno adoperati nell’ambito delle attività di Gioventù e sport: saranno usati per attività a favore delle e dei giovani come pure delle scuole che vengono ospitate dal Centro Gioventù e sport durante l’anno scolastico».

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