La curiosità

In sella sulla... caprarobot

L'azienda giapponese Kawasaki realizza un automa a forma di capra, con una capacità di carico fino a 100 chili
L'automa dovrebbe essere commercializzato nel 2023
Jona Mantovan
01.06.2022 14:00

Tutti in sella sulla... moto? No! Perché quest'ultima creazione della Kawasaki ha qualcosa di davvero originale: quattro gambe, un musetto appuntito, due orecchie e persino due piccole corna. Che potrà mai essere? Esatto, una capra! La multinazionale giapponese (il cui nome va accompagnato dalla dicitura «Heavy Industries») questa volta ha superato le più fantasiose costruzioni robotico-meccaniche. Va bene i classici veicoli fuoristrada o a due ruote. Nel loro portafoglio possono vantare la produzione di trattori, treni, attrezzature aeronautiche tra le quali velivoli militari. E ora alla «famiglia» si aggiunge anche lei, una capra-robot. O, meglio ancora, uno stambecco. Visto il suo nome, «Bex», ispirato a quello della specie caprina selvatica di montagna. Per l'azienda nipponica si tratta del primo automa quadrupede mai sviluppato. L'idea alla base del progetto sarebbe di dare un contributo alla carenza di manodopera riscontrato in una serie di settori colpiti più di altri dall'invecchiamento della popolazione, come quello agricolo.

L'androide, le cui grandi corna ricurve non possono che colpire (in senso figurato) l'osservatore, può camminare su quattro zampe su terreni accidentati come pure muoversi rapido su superfici più lisce grazie alle ruote nascoste in quel che potremmo chiamare «ventre». L'automa—alimentato ovviamente a batteria—è in grado di trasportare carichi fino a 100 kg e può muoversi in maniera autonoma o tramite comando remoto.
Famosa a livello mondiale come azienda motociclistica, Kawasaki in realtà aveva iniziato a produrre robot umanoidi già nel 2017. Ma la decisione di puntare su un prototipo a quattro zampe è arrivata soltanto l'anno scorso, a causa di problema di bilanciamento dei suoi robot a due gambe. La soluzione ideale anche per rispondere a una serie di esigenze che richiedono lo svolgimento di mansioni particolari in ambito agricolo, rispondendo così, come detto, a una domanda di carenza di manodopera nelle zone rurali del Giappone.

«In una società che invecchia, questo apparecchio può aiutare le persone anziane che devono spostarsi trasportando carichi pesanti. Ad esempio, può supportare le aziende agricole o forestali, nelle quali le persone devono spostare pesi abbastanza notevoli», ha dichiarato all'agenzia di stampa Reuters Noboru Takagi, direttore generale della divisione robotica. L'azienda continuerà a testare Bex nel corso di tutto quest'anno e spera di commercializzarlo nel 2023. 
«Un altro settore è quello delle ispezioni», si legge nella pagina web della ditta, che riporta le parole del loro ingegnere Masayuki Kamon: «Un possibile metodo di utilizzo sarebbe quello di far pattugliare a Bex la vasta area di uno stabilimento e di controllare lo stato attuale degli strumenti di misura controllando le immagini della telecamera da una postazione remota». Un compito in più per Bex, nato inizialmente per trasportare le colture raccolte nei terreni agricoli.

«Bex si muove con le quattro zampe su oggetti o superfici non piane, ha delle rotelle che permettono uno spostamento in velocità su superfici lisce... Può piegare le gambe, attivare le ruote e muoversi», conclude soddisfatto nel suo impeccabile completo grigio il direttore Takagi. E come vuole la dimostrazione fatta a Tokyo, chiunque può salirgli in groppa e farsi portare via da questa macchina che sembra ispirata a un film di fantascienza. Giapponese.

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