Salute

«La dieta la riprendo lunedì», occhio a buoni (vecchi) propositi

A inizio anno tutti a dieta e in palestra per perdere peso – La nutrizionista Clara Carminati: «Il professionista, oltre ad aiutare a organizzare la gestione alimentare, aiuta a mantenere alta la motivazione, lo stato di salute del fisico è strettamente correlato all’alimentazione»
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Jenny Covelli
19.01.2023 11:30

Fare attività fisica. Seguire un'alimentazione equilibrata. Perdere X chili. Abbiamo già oltrepassato la prima metà di gennaio e la lista dei buoni propositi è ancora lì, in bella vista tra le priorità. Ma non per tutti lo resterà a lungo. Cosa fare, quindi, per tenere fede alle proprie intenzioni? Lo abbiamo chiesto a Clara Carminati, nutrizionista presso il Centro di Giubiasco. «Affidarsi a un professionista, generalmente, è la soluzione migliore. Approcciarsi a un programma di riorganizzazione alimentare da soli, non sempre è facile. Spesso si cade nel “riprendo lunedì” dopo uno sgarro, oppure a lungo termine si affievolisce la motivazione».

Mangiare poco, verso il fallimento

La nutrizionista punta l'attenzione sull'approccio. Perché volere «mangiare meglio», o dimagrire, non basta. «Capita che le persone si spingano in qualcosa di troppo restrittivo, cosa che porta al fallimento. Il professionista, oltre ad aiutare a organizzare la gestione alimentare, aiuta a mantenere alta la motivazione, a dare risposte a variazioni fisiologiche, a rendere più gradevoli o semplici le “ricette”, a trovare strategie. Insomma, a ognuno il suo mestiere».

Tra le frasi più celebri, soprattutto in questo periodo dell'anno, si annoverano «dopo l'Epifania mi rimetto in riga», oppure «ormai è Natale, ci penso dopo la Befana». I primi mesi dell’anno, solitamente, si assiste a un aumento dei pazienti. «La maggior parte delle persone che si interessano a un programma di rieducazione alimentare, ha come obiettivo la perdita di peso. Devo, però, affermare che negli ultimi anni è aumentato l’interesse nei confronti di uno stile alimentare più salutare, di capire cosa è più opportuno mangiare, quali associazioni di alimenti sono migliori, senza avere un regime ipocalorico. Sono aumentate anche le richieste nei confronti di un’alimentazione mirata al tono muscolare, nei giovani ragazzi iscritti a centri fitness». Il tema alimentazione, possiamo dirlo, interessa sempre di più. «Ma c’è ancora un notevole margine di miglioramento. Ricordo che imparare a nutrire il corpo in modo corretto non vuol dire dieta restrittiva e totale assenza di piacere».

Bandite le «diete del momento»

Come bisognerebbe approcciarsi all'inizio di un percorso con una nutrizionista, quindi? Risponde direttamente Carminati: «La parola fondamentale è percorso. Non si può cambiare la propria organizzazione alimentare o lo stile di vita dall’oggi al domani. È un percorso dove si trovano le strategie utili al singolo individuo, sopportabili nel quotidiano e che si riescono a potare avanti nel tempo, senza troppa fatica». Bando alla «dieta del momento» e ai periodi in cui «si fa la fame».

Lo stato di salute del fisico, in fondo, è strettamente correlato all’alimentazione. «Carenze, eccessi, squilibri alimentari, portano inevitabilmente a uno stato di salute non ottimale. In qualsiasi ambito». La parola chiave è alimentazione. Non fame. Non privazione. Accompagnata dalla personalizzazione. «Lo sportivo, oltre a una preparazione atletica, deve avere un’alimentazione equilibrata a favore del suo obiettivo, con i macronutrienti bilanciati in modo corretto. L’anziano può incappare in carenze nutrizionali e uno squilibrio tra grasso e muscolatura. I giovani devono accrescere il proprio organismo in modo sano. Le donne possono avere squilibri ormonali, carenze (per non parlare, ad esempio, dell’endometriosi, dove anche l’alimentazione gioca un ruolo importante). Durante la gravidanza è necessario avere un adeguato introito di nutrienti. Dopo un infortunio o in caso di infiammazioni, l’alimentazione può venire in auto». A ognuno il suo, è bene ripeterlo. Anche con il cibo. «Potrei continuare tutto il giorno - conclude Carminati -. Ma un concetto è bene che passi: dal nutrizionista non si va solo per perdere peso».

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