Clima

La disinformazione sugli eventi meteorologici estremi

Dall'estate del 1967 alla grandine che (non) contiene alluminio, passando per i vecchi filmati di piromani: vediamo le notizie false e le teorie del complotto diffuse in questi giorni in tv e sui social network
Facta.News
28.07.2023 19:00

In questi giorni in diversi Paesi europei si sono verificati eventi meteorologici estremi. L’Italia ad esempio è stata colpita da forti ondate di caldo mai registrate prima. In Sicilia, il caldo torrido e le folate di vento hanno alimentato grossi incendi in diversi territori dell’isola, tra cui la città e la provincia di Palermo. Al nord, in particolare in Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, invece si sono registrati violenti nubifragi e grandinate.

Su queste vicende non sono mancati casi di disinformazione, diffusi sui social network ma anche durante programmi televisivi.

L’estate del 1967

Il 24 luglio la trasmissione di Rete4 Il Diario del Giorno ha mandato in onda l’immagine di un articolo pubblicato nell’estate del 1967 dal Corriere d’Informazione secondo cui il 25 luglio di quell’anno a Roma si erano registrati 42 gradi. Questa notizia è stata messa a paragone con l’articolo di Repubblica del 18 luglio intitolato «Caldo record, a Roma sfiorati i 42 gradi: non era mai successo». Secondo il conduttore della trasmissione, dunque, non ci si dovrebbe preoccupare delle ondate di caldo, perché queste si sarebbero già verificate in passato. Ma si tratta di una notizia falsa. Infatti, all’interno dell’articolo del 1967 si leggeva che il centro di osservazione di Roma aveva misurato una temperatura di 38 gradi, mentre nel «centro della città sono stati registrati 42 gradi all’ombra». Quest’ultimo tipo di misurazione, però, non è ufficiale.

Il Sistema nazionale per l’elaborazione e la diffusione di dati climatici dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ovvero lo SCIA di ISPRA) ha confermato invece che la temperatura massima registrata a Roma il 25 luglio 1967, ovvero la giornata alla quale fa riferimento l’articolo del Corriere d’Informazione, era stata di 35,6 gradi. 

Grandine che (non) contiene alluminio

Secondo quanto diffuso su Facebook, dal momento che la grandine caduta nel nord d’Italia nella seconda metà di luglio aveva impiegato diverse ore per sciogliersi, questa conterebbe alluminio, bario e stronzio, «una composizione simile alle scie chimiche e non di certo naturale». 

Si tratta di una teoria del complotto infondata, dal momento che la velocità di scioglimento del ghiaccio dipende dalla dimensione della grandine e dalla temperatura dell’ambiente circostante. Più grande è il pezzo di grandine, dunque, più tempo sarà necessario a questa per sciogliersi.

Vecchi filmati di piromani

Sempre su Facebook circola il video di un uomo in motorino che si ferma lungo la strada di campagna e dà fuoco a un prato di erba. Secondo chi ha condiviso il filmato, l’uomo sarebbe uno dei responsabili degli incendi che hanno colpito la città e la provincia di Palermo. Il video, però, non ha niente a che vedere con il capoluogo siciliano, o con gli attuali incendi in Sicilia. Infatti il filmato è stato registrato a settembre 2021 dalle telecamere posizionate dai carabinieri e mostra un piromane in azione a Nemoli, comune in provincia di Potenza (Basilicata).