Italia

La disinformazione sull’alluvione in Emilia-Romagna

Vediamo insieme le teorie del complotto infondate e le notizie false e fuorvianti diffuse in questi giorni sui social network
© FABRIZIO ZANI
Facta.News
24.05.2023 13:46

Intorno ai grandi eventi circola spesso molta disinformazione. Non fa eccezione l’alluvione in Emilia-Romagna del 16 e 17 maggio 2023 che ha provocato ingenti danni, decine di migliaia di sfollati e 15 morti accertati. Vediamo insieme le teorie del complotto infondate e le notizie false e fuorvianti diffuse in questi giorni sui social network.

Le teorie del complotto

Su Facebook circolano alcune immagini che mostrano il tragitto di un aereo che, tra il 14 e il 17 maggio, avrebbe sorvolato le zone alluvionate. Queste immagini proverebbero l’«inseminazione delle nuvole» (cloud seeding) sulla zona di Forlì-Cesena prima dell’alluvione in Emilia-Romagna. Secondo questa teoria il cloud seeding sarebbe una tecnica usata dalle potenze mondiali per manipolare il clima. Per chi ha condiviso questi contenuti quindi le alluvioni degli scorsi giorni in Emilia-Romagna sarebbero state provocate di proposito.

In realtà è una teoria del complotto priva di fondamento. C’è una spiegazione ben precisa per il tragitto dell’aereo: si tratta del velivolo della compagnia francese Aero-Sotravia che registra le immagini in diretta del Giro d’Italia, la principale corsa a tappe di ciclismo in Italia. Per quanto riguarda il cloud seeding, invece, la tecnologia esiste, e ha l’obbiettivo di può stimolare artificialmente la produzione di pioggia all’interno delle nubi. Tentativi come quello del cloud seeding servono tuttavia  per modificare il tempo atmosferico, ma non possono modificare il clima, e non esistono risultati certi a riguardo.

Secondo un’altra teoria del complotto, invece, gli allagamenti in Emilia-Romagna non sarebbero stati causati dall’alluvione, ma dall’apertura della diga Ridracoli, nella provincia di Forlì-Cesena. Dopo le piogge di inizio maggio, infatti, il bacino si sarebbe riempito talmente tanto che c’è stata la necessità di aprire la diga per farlo svuotare un po’. La quantità di acqua fuoriuscita, dunque, sarebbe stata rovesciata sui territori della Romagna. Il presidente di Romagna Acque, Tonino Bernabè, ha smentito queste voci, affermando che si tratta di notizie false. Insieme alla Protezione civile e alla Regione Emilia-Romagna sono stati regolati i rilasci di acqua dalla diga prima dell’emergenza, e tale rilascio è stato interrotto martedì mattina per le criticità a valle, dato che i corpi idrici erano già pieni e sovraccarichi a causa delle piogge.

Foto e video fuori contesto

Negli ultimi giorni sui social network sono stati condivisi molti video di scene inerenti all’alluvione. Alcuni di questi, però, sono stati girati in luoghi diversi da quelli dichiarati. In un video che circola anche su diverse app di messaggistica si vede una collina franare completamente sulla strada fino a spazzarla via, e viene aggiunto che la voragine si è aperta sui colli bolognesi. Non è vero: la scena è stata girata a Tezzo di Sarsina, in provincia di Forlì-Cesena.

Un altro video pubblicato su Facebook mostra il sottopassaggio di una stazione ferroviaria interamente allagato. Chi ha condiviso il filmato sostiene che si tratti della stazione di Bologna. Non è così, come comunicato dalle stesse Ferrovie dello Stato italiane. Il video infatti mostra il sottopasso della stazione di Monzuno, un comune vicino il capoluogo dell'Emilia Romagna.

Informazioni datate

Circola poi sui social un altro filmato che ritrae piazza Maggiore a Bologna allagata in parte. Nel filmato, infatti, si vede l’acqua scorrere a fiumi ai bordi dei marciapiedi davanti alla basilica di San Petronio. È vero che il 17 maggio, a causa delle piogge incessanti, diverse vie del centro storico di Bologna sono state allagate. Questo video, però, risulta essere stato pubblicato su YouTube il 12 maggio 2023. In quel giorno Bologna è stata colpita da una forte grandinata. Quindi la scena in questione non è collegata con l'alluvione del 17 maggio.

Anche la foto diffusa online di due giovani ragazzi che si danno un bacio con vestiti sporchi di melma, in mezzo a una via piena di fango, non c’entra con quanto accaduto in Emilia-Romagna negli scorsi giorni. Si tratta infatti di un'immagine risalente all'alluvione che ha colpito le Marche, in particolare il comune di Senigallia, a settembre del 2022.

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