La guerra in Ucraina e le false notizie sulle ambasciate occidentali

La guerra in Ucraina continua ormai da quasi sette mesi e con essa anche la disinformazione e la diffusione di contenuti online che mettono in dubbio l’esistenza stessa del conflitto o la narrazione che dello stesso fanno i media occidentali. Ma non solo: negli ultimi giorni la redazione di Facta news si è imbattuta in due false notizie che riguardavano ambasciate straniere a Kiev, in particolare quella francese e quella americana.
In entrambi i casi per la corretta verifica delle notizie è stato fondamentale risalire alla fonte originale e analizzarla. Così facendo, è stato semplice capire che si trattava di casi di disinformazione. Verifichiamo insieme.
Perché la fonte è importante
Come abbiamo già ricordato in questa rubrica, identificare la fonte originaria di una notizia è fondamentale per la sua corretta interpretazione, perché è così possibile capire dove e come è stata per la prima volta condivisa e ricostruire le intenzioni dell’autore.
Risalendo alla fonte originale sarà, ad esempio, possibile scoprire se la notizia proviene da una testata di partito, se la pagina che l’ha condivisa produce contenuti satirici o se l’account Twitter che l’ha pubblicata è reale o meno. Si tratta, in tutti i casi, di informazioni importanti per contestualizzare correttamente il contenuto che si sta verificando.
No, l’ambasciatore francese non ha lasciato Kiev
Uno degli ambasciatori occidentali finiti nel mirino della disinformazione è Etienne de Poncins, attuale ambasciatore francese a Kiev. Stando a quanto riportato su alcuni social network, l’uomo avrebbe lasciato il Paese dichiarando: «non sappiamo cosa difendiamo qui, anche Volodymyr Zelensky non è più qui a Kiev, perché continuare a sacrificare il popolo?».
La notizia è stata smentita dall'ambasciatore stesso e da Anne-Claire Legendre, portavoce del Ministero dell’Europa e degli affari esteri francese. Come poi dimostrato dai contenuti pubblicati sul profilo Twitter ufficiale di de Poncins, il funzionario si trova ancora in Ucraina.
La falsa dichiarazione erroneamente attribuita a de Poncins ha come fonte originale RT Afrique, sito e pagina sui social network il cui nome e logo rimandano a Russia Today, rete televisiva internazionale controllata dal Cremlino. Non è chiaro il legame tra il blog e la rete televisiva russa che all’interno dell’Unione europea è stata sospesa a partire dal 2 marzo 2022 perché identificata come responsabile di diffondere notizie false sulla guerra (l’emittente riesce comunque ad aggirare almeno in parte i divieti).
L’ambasciatrice americana non è stata arrestata
L’altro funzionario recentemente finito al centro di una notizia falsa è Bridget Brink, attuale ambasciatrice statunitense a Kiev che, secondo quanto riportato dal sito Real Raw News, sarebbe stata arrestata perché responsabile di aver dato grandi quantità di denaro ai funzionari ucraini.
Vuoi inviarci una segnalazione? Scrivici all'indirizzo e-mail [email protected] o al numero WhatsApp 079 596 64 11, analizzeremo le notizie inviate dai lettori e contribuiremo insieme ad un’informazione di qualità.