La scuola di sartoria se ne va, presto un incontro a Palazzo

Un incontro a breve a Palazzo governativo a Bellinzona tra una delegazione del Municipio di Biasca e i vertici del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (DECS) sulla questione dello spostamento della scuola di sartoria. È quanto dovrebbe avvenire - stando a nostre informazioni - nei prossimi giorni. L’idea sarebbe quella di domandare una «compensazione» per la partenza della sede del Centro professionale tecnico che si trova nel Borgo da fine Ottocento. La questione è semplice: dal momento che non si potrà impedire lo spostamento a Chiasso, si vorrebbe comunque poter avere qualcosa sull’altro piatto della bilancia.
Una certezza
Nel frattempo anche i granconsiglieri delle Tre valli non stanno con le mani in mano. Come Claudio Isabella, deputato biaschese del Centro, che ha intenzione di fare tutto il possibile affinché la partenza della scuola venga giustamente compensata: «Ben vengano i nuovi centri di competenza, è giusto crearne di più potenziati. Ma dall’altro lato non bisogna dimenticarsi che c’è Biasca, in una regione periferica, che vede partire di colpo un centinaio di studenti, docenti e tutti i dipendenti che gravitano attorno alla scuola. Siamo nelle valli, abbiamo già poco e se anche il Cantone porta via quello che c’è senza compensarlo, per noi è un grande problema». Senza dimenticare poi chi si è trasferito a Biasca per lavorare, come i docenti, «e ora deve spostarsi di quasi 70 chilometri per andare a Chiasso». Come anticipato, quello che Isabella intende chiedere è una giusta compensazione per la perdita del Centro professionale nel Borgo: «Sia nel rapporto commissionale sia nel messaggio si parla di una possibile compensazione. Quello che noi chiediamo è che con questo credito ci sia invece una garanzia di compensazione, che la cosa sia sicura e non un’eventualità. Sarei contento se la compensazione fosse con il centro di competenze nel mondo dell’auto, un settore che rimane molto importante per il nostro cantone». Il credito di quasi 60 milioni per la nuova sede prevista a Chiasso passerà in Gran Consiglio lunedì 27 maggio.
