L'aperitivo digitale del 10 luglio 2023

Care lettrici e cari lettori, bentornati con l'appuntamento dell'aperitivo digitale.
Porsche rubata: c'è un secondo arresto
Ruba una Porsche da un concessionario del Bellinzonese, urta un'auto della Polizia e si dà alla fuga sul Lungolago, prima di essere fermato. Ci sono novità nel caso di venerdì mattina. Il Ministero pubblico e la Polizia cantonale hanno fatto sapere questo pomeriggio che sono state arrestate due persone. Si tratta di un 43.enne svizzero domiciliato nel Bellinzonese (l'uomo fermato già venerdì) e di un 26.enne portoghese residente nel canton Grigioni. Il dispositivo di ricerca ha impegnato agenti della Polizia cantonale e della Polizia Città di Lugano, che hanno proceduto al fermo nell'area della stazione. Parallelamente sono stati avviati i necessari accertamenti coordinati dalla Polizia cantonale per risalire all'identità del secondo fuggitivo. Grazie anche alle informazioni raccolte è stato così possibile arrivare al secondo arresto, effettuato nelle prime ore di sabato 8 luglio in centro a Bellinzona da una pattuglia della Polizia Città di Bellinzona. I dettagli.
Sì, Prigozhin è stato da Putin
Il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha confermato che il capo della Wagner Yevgeny Prigozhin ha incontrato il presidente Vladimir Putin. L'incontro è avvenuto il 29 giugno. Lo riferisce la Tass. Peskov ha confermato le indiscrezioni pubblicate dalla testata francese Libération, precisando che all'incontro hanno partecipato 35 persone, compresi Prigozhin e comandanti di vari reparti della Wagner. «L'incontro è durato quasi tre ore», ha aggiunto il portavoce. In questa occasione, i comandanti militari della Wagner hanno «ribadito il loro sostegno al presidente» e hanno affermato di essere pronti a continuare a combattere per la patria, ha poi affermato Peskov. Tutti i dettagli nel nostro live quotidiano sulla guerra in Ucraina.
Vittorio Emanuele e gli ultimi re
La monarchia in Europa è ormai una forma di governo al capolinea? L’Italia non ha questo problema, avendo risposto nel 1946 con un referendum di cui si discute ancora oggi, ed è stata fortunata se no si sarebbe ritrovata un re come Vittorio Emanuele IV, protagonista della docuserie Il Principe, da poco disponibile su Netflix. Ma quali sono gli ultimi re e regine in carica? L'approfondimento di Stefano Olivari.
Si avvicina il vertice Russia-Africa
Manca poco più di due settimane: a fine mese — il 27 e il 28 luglio — si terrà, a San Pietroburgo, il secondo vertice Russia-Africa. Nato nel 2019 (la prima edizione si è tenuta a Sochi), il summit è stato creato per rafforzare i rapporti commerciali e politici fra Mosca e gli Stati del continente africano. Ma quest'anno, inevitabilmente, a tener banco sarà anche la questione ucraina. Putin, ha fatto sapere la TASS negli scorsi giorni, presenzierà; e ben difficilmente potrà evitare qualche domanda scomoda da parte della cinquantina di capi di Stato africani che parteciperanno all'incontro. È vero: molti Paesi africani hanno assunto una posizione neutrale sul conflitto in Ucraina. Per dare qualche numero: nella votazione delle Nazioni Unite del 2 marzo 2022, poco più della metà dei membri africani (28) ha votato a favore di una risoluzione di condanna dell'invasione russa, mentre 17 hanno votato per l'astensione, otto non hanno espresso alcun voto e uno (l'Eritrea) ha votato contro. Ma il 16 e 17 giugno, una delegazione di sei Paesi africani (Senegal, Sudafrica, Zambia, Uganda, Egitto e Repubblica del Congo) più un rappresentante dell'organizzazione internazionale Unione africana si è recata in Ucraina e in Russia per una missione di pace. «Questa guerra deve finire: deve essere risolta attraverso negoziati e mezzi diplomatici», aveva affermato allora Cyril Ramaphosa, presidente del Sudafrica. L'articolo completo.
«I soldati russi morti in Ucraina sono circa 47 mila»
Sarebbero circa 47 mila i soldati russi morti in Ucraina dall’inizio dell’invasione. È quanto emerge da uno studio congiunto dei giornalisti di Meduza e Mediazona, con la collaborazione di Dmitry Kobak, esperto di statistica dell'Università di Tübingen, in Germania. Il team di ricerca ha analizzato i necrologi pubblici, i dati sulla mortalità forniti del Servizio statale di statistica e i documenti sulle eredità del Registro nazionale delle successioni, stimando che tra i 40 mila e i 55 mila soldati russi di età inferiore ai 50 anni siano morti combattendo in Ucraina sino al 27 maggio del 2023. E non solo: tenendo conto anche del numero di uomini feriti in maniera talmente grave da non poter tornare a combattere, il numero totale di vittime russe salirebbe ad almeno 125 mila uomini. Una cifra, questa, che non include le persone scomparse o catturate, e neppure i cittadini ucraini che combattono con le forze filorusse a Donetsk e Lugansk. Qui per ulteriori dettagli.
Addio alla Croazia low cost
Puntuale come le tasse, in estate arriva la fatidica domanda: dove vanno in vacanza i ticinesi? Con la fine delle poche misure legate alla pandemia che resistevano in qualche parte del mondo, gli Stati Uniti sono tornati una meta ambitissima. Davide Nettuno, portavoce di Hotelplan per il Ticino, illustra le destinazioni più richieste in questi caldissimi mesi: «Se parliamo di vacanze a lungo raggio, per coloro che hanno a disposizione più di una settimana, gli Stati Uniti sono tornati alla ribalta. Anche perché da inizio maggio, il Paese è accessibile anche a chi non ha fatto il vaccino anti-Covid. Questa liberalizzazione ha chiaramente spinto parecchie persone a scegliere gli USA. Parliamo dei classici, quindi gli Stati del "grande Ovest": California, Arizona, Nevada e Utah su tutti. Poi c'è la Florida, ma più in ottica autunnale, visto che l'estate non è la stagione ideale dal punto di vista meteorologico, per il rischio uragani». Nettuno prosegue: «Per quanto riguarda le destinazioni lontane, ma un po' più tropicali, le Mauritius e le Maldive hanno fatto registrare buoni risultati. Stesso discorso per la Tanzania e Zanzibar. Nei viaggi più vicini, svettano invece grandi classici come Grecia, Spagna e Italia. Da notare poi come siano andati forte pure Egitto e Turchia, Paesi che offrono soluzioni a buon prezzo, soprattutto per chi è più attento ai costi. Egitto e Turchia, da questo punto di vista, sono attrattive ed è possibile spendere cifre abbordabili». L'articolo completo di Michele Montanari.
I Ferragnez a Como
I Ferragnez sono reduci dal loro primo fine settimana sul lago di Como, nella splendida villa di Pognana Lario. Le istantanee postate sui social, manco a dirlo, erano da togliere il fiato. E qualcuno, invero, avrà sicuramente provato un po' di invidia vedendo l'incredibile piscina a sfioro, per tacere dell'azzurro del cielo e delle acque del Lario. Chiara Ferragni e Fedez, con tutti i se e i ma del caso, possono considerarsi a tutti gli effetti dei laghee. E proprio dai laghee, nei commenti su Instagram, sono arrivate non poche reazioni. L'articolo.