Aviazione

Agli Stati Uniti piace supersonico

American Airlines ha annunciato l'acquisto di 20 jet Overture, con un'opzione su altri 40 — Il velivolo dell'azienda Boom Supersonic sembra sempre più pronto a raccogliere l'eredità del Concorde
Giacomo Butti
17.08.2022 10:00

Questa domanda ce l'eravamo già posta il mese scorso: «Il volo supersonico sta per tornare?». La risposta sembra, sempre più, un convinto "sì". L'azienda statunitense Boom Supersonic aveva recentemente svelato il design aggiornato del suo atteso aereo di linea Overture, capace di dimezzare i tempi di percorrenza rispetto ai semplici velivoli commerciali. E dopo l'interesse iniziale palesato da United Airlines e Japan Airlines, ieri anche American Airlines ha dovuto ammettere di essere caduta vittima del fascino dell'elegante e snello aeromobile. La compagnia aerea statunitense ha infatti annunciato un accordo per l'acquisto di 20 jet Overture da Boom Supersonic, scommettendo così sulla rinascita dei brevi voli transatlantici.

Una cifretta

Ma la più grande compagnia aerea del mondo non si è fermata qui. Secondo quanto comunicato, sul piatto vi è anche un'opzione per l'acquisto di altri 40 di questi jet ad ala di gabbiano. Parliamo, lo ricordiamo, di un investimento a lungo termine: il primo di questi gioiellini non trasporterà passeggeri, si vocifera, prima del 2029. Il costo? Acquirente e venditore non hanno voluto fornire dettagli finanziari: American Airlines ha solamente sottolineato di aver versato un deposito non rimborsabile per i 20 aerei iniziali, ma i termini specifici dipenderanno da un contratto di acquisto a tappe che le compagnie non hanno ancora finalizzato.

Ciò che sappiamo, da quanto dichiarato da Boom Supersonic in precedenza, è che il prezzo di un singolo Overture è di 200 milioni di dollari. E sommati a quelli delle altre due compagnie, gli acquisti di American portano a 35 il totale di ordini in cantiere per la startup supersonica, più altri 135 in pre-ordine o con opzioni. Fate voi il calcolo...

© Boom Supersonic
© Boom Supersonic

«Supersonic is back»

In un'intervista, il fondatore e amministratore delegato di Boom Supersonic (Boom Technology) Blake Scholl ha affermato: «Ciò che stiamo osservando è che il volo supersonico è tornato, e in una maniera mainstream». Scholl ha infatti spiegato di voler puntare a una clientela più ampia rispetto a quella a cui ambiva il Concorde, che si rivolgeva soltanto a celebrità e ultraricchi con biglietti che costavano fino a quattro volte il prezzo di una tipica tariffa di prima classe. L'Overture, in grado di trasportare fra i 65 e gli 80 passeggeri a una velocità (sull'oceano) di 1800 chilometri orari, è in grado di volare da Los Angeles a Honolulu in tre ore. Da Miami a Londra in poco meno di cinque. Qualità, queste, che non saranno negativamente compensate da consumi mostruosi e gravi impatti sull'ambiente. Il costruttore di Denver promette infatti che i suoi jet funzioneranno con un carburante aeronautico sostenibile (SAF) che permette di raggiungere l'obiettivo "zero emissioni nette". 

E nei prossimi mesi si saprà di più anche su chi costruirà i motori "puliti". «Presto faremo un annuncio importante», ha detto Scholl. «E non parlo solo di tecnologia dei motori, ma anche del loro modello di business. Ci sono molte opportunità di innovazione». E a proposito di business: il CEO ha rivelato una nuova partnership con Northrop Grumman (società statunitense attiva nel campo aerospaziale e della difesa) per la creazione di una versione militarizzata di Overture. Un affare che potrebbe fruttare altre centinaia di ordini.

Il supersonico, insomma, è tornato. E con forza.

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