Diritti

Contro i divieti del Qatar, arriva la bandiera arcobaleno speciale

L'associazione francese Stop Homophobie e Pantone hanno realizzato una nuova versione della bandiera LGTBQIA+: bianca, con i codici dei colori su ogni striscia
Federica Serrao
13.11.2022 20:30

Mancano pochissimi giorni ai Mondiali di calcio in Qatar. Nelle ultime settimane, scandali e controversie sull'evento non sono mancati. Così come regole ben precise imposte dal comitato organizzatore, da rispettare per tutta la durata dell'evento. In particolare, ai tifosi ospiti nel Paese è vietato guardare negli occhi un qatariota, avvicinarsi o abbracciare ospiti di sesso femminile, vestirsi con abiti che non coprano spalle e ginocchia e sventolare una bandiera LGBTQIA+. Qualcuno, però, ha trovato un astuto rimedio proprio per quest'ultimo divieto. L'associazione francese Stop Homophobie e Pantone hanno unito le forze per realizzare una bandiera speciale, in risposta a questa misura ritenuta discriminatoria. E il risultato, è una bandiera bianca, divisa in strisce. Tante quante quelle della bandiera arcobaleno. Su ognuna di queste righe, anziché i tradizionali colori, appare in sostituzione il loro codice colore Pantone. 

Colors of Love

Niente colori, quindi. Ma con un po' di immaginazione forse sì. L'iniziativa - leggiamo sul sito francese Creapills - intitolata "Colors of Love" è stata concepita in collaborazione con l'agenzia TBWA di Parigi. Dietro a questo progetto, sottolinea Stop Homophobie, c'è il desiderio di evidenziare il carattere unificante ed egualitario di uno degli eventi sportivi più attesi del mondo, che è stato invece evitato dal Qatar. «Il calcio è uno sport che unisce gioia, tolleranza, fratellanza e tutti i più grandi valori universali. Anzi, non proprio tutti. Nel 2022, le autorità del Paese che organizza il più grande evento calcistico del mondo si dichiarano pronte a confiscare le bandiere LGBT all'interno e nei pressi degli stadi», si legge nel video di presentazione del progetto dell'associazione francese. «Nel 2022 ci sono ancora Paesi in cui l'omosessualità è un crimine ed è punibile con il carcere o la morte. Oggi il 30% dei francesi si dice pronto a boicottare l'evento. E per i milioni di persone che saranno presenti, cosa facciamo?». Ed è qui che entra in gioco la versione speciale della bandiera arcobaleno. «In questo modo, sarà impossibile per le autorità individuare i colori della famosa bandiera arcobaleno. Mentre diventerà possibile esprimere un po' più liberamente la propria gioia e il proprio orgoglio, ma soprattutto mostrare i propri colori in tutto il mondo», si legge ancora nel video. 

«Un danno psichico»

Ad avere alimentato polemiche e proteste sulle condizioni della comunità LGBT+ in Qatar sono state anche le parole del suo ambasciatore. Martedì scorso, infatti, Khalid Salman, nel corso di un'intervista all'emittente tedesca ZDF, aveva definito l'omosessualità «un danno psichico». «Durante i mondiali di calcio arriveranno molte cose nel nostro Paese. Parliamo dei gay. La cosa più importante è la seguente: tutti accetteranno che vengano nel nostro Paese. Ma loro dovranno accettare le nostre regole». Tra cui, neanche a dirlo, c'è anche il famoso divieto di avere con sé una bandiera arcobaleno. Secondo quanto riportato nel video di presentazione di Stop Homophobie, un agente di sicurezza qatariota ha dichiarato che qualora vedesse un tifoso sventolare una bandiera arcobaleno, gliela confischerebbe non per offenderlo, ma per proteggerlo. 

Manifestanti a Zurigo

Negli scorsi giorni, una protesta LGBT+ aveva preso piede anche nella Confederazione. Martedì, a Zurigo, davanti al museo della FIFA, si sono riuniti centinaia di manifestanti di diverse organizzazioni internazionali e nazionali, tra cui All Out, Pink Cross, Transgender Network Switzerland e l'Organizzazione svizzera delle lesbiche. Lo slogan prescelto e portato per le strade dai manifestanti era «FIFA: let's kick away the hate! Score a goal for love and equality in Qatar!». Che, tradotto letteralmente, significa: «FIFA, diamo un calcio all'odio! Segniamo un goal per l'amore e l'uguaglianza in Qatar». La comunità LGBT+ svizzera si aspetta infatti che la federazione calcistica internazionale faccia leva sulla leadership qatariota, impegnandosi maggiormente a favore della fascia di popolazione interessata. «In Qatar, le vite delle persone appartenenti alla comunità LGBT+ sono in pericolo, e la FIFA non fa nulla. È per questo che dobbiamo agire noi, come società civile e in qualità di tifosi», aveva dichiarato per l'occasione Justin Lessner, direttore della campagna di All Out

Una strategia di marketing?

Ma torniamo ancora sulla speciale bandiera arcobaleno con i codici Pantone. Nelle ultime ore, secondo alcune segnalazioni giunte da utenti di Twitter, Pantone avrebbe bloccato l'utilizzo dei suoi colori su alcuni programmi Adobe (tra cui Photoshop), chiedendo soldi per i diritti. Alcuni user hanno commentato la particolare coincidenza screditando il gesto di Pantone, attribuendolo a una semplice trovata pubblicitaria per far parlare di sé. «Pantone non è padrone dei colori. La bandiera LGBTQIA+ è tale se è multicolore. Questo è un escamotage a scopo di marketing per Pantone, ma non sposta nulla in Qatar, dove si viene giustiziati se si appartiene alla comunità LGBTQIA+», commenta un utente. Da un lato, però, la stessa Pantone aveva annunciato nelle scorse ore che la maggior parte dei suoi colori non sarebbero più stati disponibili su Photoshop. Che si tratti di una strategia di marketing o di una coincidenza, rimane un quesito: il governo qatariota proverà a bloccare anche la bandiera arcobaleno speciale?

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