Contrordine: Elon Musk riporterà i titoli delle notizie su X

Incredibile, ma vero. Dopo aver rimosso la funzione delle anteprime, su X, allo scopo di migliorare l'estetica della piattaforma e, parole del proprietario, mettere un freno al cosiddetto clickbaiting, Elon Musk ha annunciato che i titoli dei post che rimandano alle notizie, beh, torneranno a essere visibili. Una buona notizia, indubbiamente, per le testate giornalistiche, compresa la nostra, ma viene da chiedersi come mai – nel giro di poche settimane – Musk abbia fatto retromarcia. Con decisione, anche.
L'imprenditore, con un post, ha dichiarato che nel, «prossimo aggiornamento di X», i post che contengono gli URL dei portali di news torneranno a mostrare il titolo del contenuto. Musk, comunque, non ha indicato una data precisa di quando esattamente la modifica sarà attiva, limitandosi a spiegare che i titoli appariranno nella parte superiore dell'immagine di copertina.
Un ritorno al passato, dunque. Al momento, i post che portano ai siti di notizie mostrano solamente la foto principale (su iOS e desktop, quantomeno) con una piccola didascalia a indicare il sito di provenienza. Musk, a suo tempo, aveva spiegato che l'algoritmo di X favorisce sempre meno i link esterni. Una sorta di incoraggiamento, rovesciando la questione, a creare contenuti direttamente sulla piattaforma. «Il nostro algoritmo cerca di ottimizzare il tempo trascorso su X, in modo che i link non ricevano la stessa attenzione». E ancora: «La cosa migliore è pubblicare contenuti lunghi su questa piattaforma».
La decisione di ritornare all'antico, secondo alcuni, può essere collegata e collegabile alle crescenti tensioni fra lo stesso Musk, gli inserzionisti e le agenzie di stampa. Nei giorni scorsi, IBM, Disney e Lionsgate – ma anche istituzioni come l'Unione Europea – hanno ritirato i loro investimenti pubblicitari dalla piattaforma dopo che l'imprenditore di origini sudafricane ha dato ragione a un post antisemita. Musk, di suo, ha reagito citando in giudizio Media Mattes, l'organizzazione no profit rea, agli occhi del patron, di aver allontanato gli inserzionisti dopo aver definito X una piattaforma «piena di contenuti antisemiti».
L'addio di questi inserzionisti, va da sé, ha aggravato e di molto una situazione già di suo molto delicata. Alla chiusura del primo trimestre dell'anno, per dire, Musk ha dichiarato che X valeva meno della metà della cifra pagata nel 2022 per accaparrarsi la società. Circa 20 miliardi di dollari rispetto ai 44 miliardi sborsati un anno fa. Per risalire la china e raggiungere la redditività entro il 2024, X per forza di cose deve riconquistare la fiducia dei media. Fronte pubblicità, secondo Insider Intelligence quest'anno X dovrebbe ricavare appena 3 miliardi di dollari. Le previsioni, prima delle modifiche apportate alla piattaforma dalla gestione Musk, parlavano di 4,7 miliardi.