Da noi canicola, in Africa si scia: il successo dell'impianto Afriski
Ecco: finalmente una tregua. Dopo giorni roventi, la canicola è tornata a salutare il nostro territorio. Un arrivederci, più che un addio, con la colonnina del termometro che tornerà probabilmente ad innalzarsi dopo metà mese. Questa, insomma, sembra essere una di quelle estati destinate a essere vissute (e sudate) fino in fondo. Mentre qui si cerca refrigerio, sbuffando davanti a un ventilatore, nel resto dell'emisfero boreale la situazione non è molto differente. E qui sorge spontanea una domanda: e a sud? Come si sta? Al di sotto dell'equatore è pieno inverno. Tanto che in alcune zone dell'Africa più meridionale, pare impossibile, oggi è meglio girare con cuffia e giacca pesante. Stiamo parlando, in particolare, dei territori dell'enclave sudafricana del Lesotho. Il piccolo Paese africano (30 mila chilometri quadrati, contro i 41 mila della Svizzera), è l'unico Stato indipendente al mondo a essere posizionato interamente sopra i 1000 metri d'altitudine. Una regione montagnosa dove le temperature variano dai 30°C in estate ai -18°C invernali. Un luogo, insomma, dove di neve può essercene eccome. A testimoniarlo è la crescente popolarità che l'impianto sciistico Afriski, posizionato nei monti Maloti tra i 2.917 e i 3.222 metri sul livello del mare, sta ottenendo a livello locale e internazionale. Tanto che lo svolgersi qui della gara di sci e snowboard "Winter Whip Slopestyle" ha catturato l'attenzione della stampa estera.
Foto da Afriski
Un progetto vincente
Il Lesotho è un'ex colonia britannica oggi indipendente e governata da una monarchia parlamentare. Povero di risorse naturali, il Paese non ha sbocchi sul mare poiché completamente circondato dal Sudafrica. Benché gran parte della popolazione si dedichi ancora all'agricoltura di sussistenza, e circa il 40% di essa viva con meno 1,25 dollari al giorno, il Lesotho è stato in grado di sfruttare negli ultimi decenni le possibilità fornitegli dal territorio. Un esempio è il Lesotho Highlands Water Project, progetto per la creazione in più fasi di un sistema di centrali idroelettriche che, nonostante vari ritardi (dovuti, fra l'altro, a casi di corruzione), sta lentamente sviluppandosi arrivando a rappresentare oggi il 5% del PIL del Paese, con stime future che si avvicinano addirittura al 20%.
Ma fra i gioielli del piccolo Stato v'è anche il già citato Afriski. L'impianto si è sviluppato negli ultimi 20 anni divenendo una destinazione aperta tutto l'anno in grado di attirare in inverno sciatori e snowboarder, in estate mountain biker, trail runner e amanti dell'Enduro o del paintball. Ristoranti, alberghi e veri e propri chalet sono disposti sulle ampie montagne e pronti ad accogliere i visitatori.

Posizionato a poco più di 4 ore d'auto da Johannesburg e Pretoria, l'impianto di Afriski possiede delle stazioni in grado di trasportare su e giù dalle piste circa 1.500 persone all'ora.
E centinaia di queste si sono riunite, a fine luglio, per il Winter Whip Slopestyle. Una competizione di sci e snowboard aperta a diverse categorie d'età e sponsorizzata, tra gli altri, anche da Red Bull. La bevanda energetica, del resto, non manca nelle strutture come lo Sky Restaurant o il Gondola Cafe che sin dalle 10 del mattino ospitano l'happy hour per i visitatori che vogliono prendersi una pausa dalle piste. Un progetto, insomma, quello del Lesotho, ben avviato.
Non l'unica pista australe
Quella di Afriski non è l'unica pista da sci nell'Africa meridionale. Anzi. Non è nemmeno l'unica situata attorno al Lesotho. Al confine sud del piccolo Paese, infatti, il Sudafrica può vantare la pista di Tiffindell. Posizionata a 3000 metri e dotata di cannoni spara-neve all'avanguardia, è stata votata al 19. posto tra le migliori piste da sci del mondo nella classifica stilata da CNN Travel. Mica nulla. Il problema? Dopo qualche guaio economico affrontato negli ultimi dieci anni, la stazione di Tiffindell ha sofferto il duro colpo della COVID-19. E ora risulta "chiusa definitivamente". Sarà per questo che la vicina Afriski sta prosperando?

Uscendo dall'Africa, scopriamo che le piste sciistiche nell'emisfero australe sono numerose. In America del Sud, ad esempio, se ne trovano diverse. Come quella di Portillo, in Cile, la più antica del continente. Situata a 160 chilometri da Santiago, il suo famoso e lussuoso hotel giallo si trova a un'altitudine di 2.880 metri, mentre i lift possono portare i visitatori fino a 500 metri più in alto. Portillo ha un grande successo anche fra i professionisti degli sci, tanto che le squadre di diverse nazionali ne hanno fatto la propria base di riferimento.
Un altro resort innevato nel Sudamerica? Quello di Las Leñas, in Argentina. Situata nel cuore della provincia argentina di Mendoza, Las Leñas è una destinazione sciistica di livello mondiale con un terreno accidentato che attira sciatori professionisti ed esperti da tutto il mondo. Ma non solo esperti: quattordici impianti di risalita offrono agli sciatori di tutti i livelli infiniti spazi dove sbizzarrirsi fra i 2.240 e i 3.430 metri sul livello del mare.

Di neve, poi, ce n'è anche in Oceania, e parecchia. Il Perisher Ski Resort, in Australia, si trova proprio sui Monti Nevosi ed è la più grande stazione sciistica dell'intero emisfero australe. L'ampia valle ospita un vero e proprio villaggio turistico con oltre 30 ristoranti e bar. Situato tra Sydney e Melbourne, l'impianto conta 47 seggiovie che servono sette diverse cime, con un'ampia varietà di terreni per sciatori di tutte le abilità: oltre 100 le piste disponibili.
Insomma, per gli amanti della montagna e dello sci o per chi, semplicemente, vuole assolutamente sfuggire alla canicola di queste settimane, potrebbe essere una buona idea guardare più a sud.