Dopo l'incidente

Disastro aereo in India: si temono oltre 300 morti

Un Boeing 787 Dreamliner è precipitato questa mattina ad Ahmedabad, nell'India occidentale: l'aereo si è schiantato su un ostello per studenti di medicina, il BJ Medical College Hostel
Red. Online
12.06.2025 19:30

(Aggiornato alle 19.30) Un aereo passeggeri dell'Air India diretto a Londra è precipitato questa mattina, pochi minuti dopo il decollo ad Ahmedabad, nell'India occidentale. A bordo si trovavano 242 persone: 230 passeggeri e 12 membri dell'equipaggio, secondo quanto riferito dalla compagnia di bandiera indiana. Ancora poco tuttavia, si sa sulle ragioni dell'incidente.

Stando ai media locali, c'è almeno un superstite fra le persone a bordo del velivolo: Vishwash Kumar Ramesh, un cittadino britannico-indiano di 40 anni. Era un passeggero seduto al posto 11A, che è stato portato in ospedale con diverse fratture, ma «lucido e cosciente». Stando alle attuali stime, le vittime potrebbero essere oltre 300.

Ecco che cosa sappiamo finora su quanto avvenuto.

Il momento del disastro

Il volo Air India AI171 è partito dall'aeroporto internazionale Sardar Vallabhbhai Patel di Ahmedabad alle 13.39 ora locale (le 10.09 in Svizzera), stando a quanto dichiarato dalla stessa compagnia aerea. L'atterraggio sarebbe dovuto avvenire alle 18.25  all'aeroporto di Gatwick, Londra, ma l'aereo non ci è mai arrivato: secondo il sito web di monitoraggio dei voli FlightRadar24, il segnale dell'aereo è stato perso «meno di un minuto dopo il decollo», riferiscono i media locali.

Secondo quanto comunicato dalla torre di controllo, l'aereo ha lanciato una richiesta di soccorso al controllo del traffico aereo, ma non ha risposto ai successivi tentativi di contatto. 

I dati di tracciamento del volo terminano con l'aereo a un'altitudine di 190 metri: poi, circa 8 minuti dopo il via libera al decollo concesso dalle autorità aeroportuali, lo schianto, ripreso da alcuni testimoni in video pubblicati sui social.

Lo schianto è avvenuto in un'area residenziale di Ahmedabad, chiamata Meghaninagar. La polizia ha dichiarato all'agenzia di stampa indiana, ANI, che l'aereo si è schiantato contro un ostello per studenti di medicina, il BJ Medical College Hostel.

Le vittime

Secondo Air India, a bordo c'erano 242 persone fra passeggeri e membri dell'equipaggio. I dati diffusi dalla compagnia parlano di 169 cittadini indiani, 53 cittadini britannici, sette portoghesi e un canadese. L'aereo - un Boeing 787-8 Dreamliner - aveva un totale di 256 posti a bordo.

Secondo quanto riferito dai media locali, c'è un solo sopravvissuto tra le persone che erano a bordo del velivolo. Ma fra le vittime dell'incidente ci sono anche persone che si trovavano a terra al momento dello schianto, in particolare nell'edificio travolto dal Boeing. Stando a Sky News UK, sulla base di calcoli di fonti locali che sommano il totale delle vittime a bordo del velivolo e oltre una sessantina a terra, i morti potrebbero essere oltre 300. Altri media britannici, come il Guardian, si fermano invece attorno a quota 290. 

Per il momento, il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) «non dispone al momento di informazioni sulla presenza di cittadini svizzeri», nell'incidente ha dichiarato a Keystone-ATS. «Le rappresentanze svizzere a Mumbai, Nuova Delhi e Londra sono in contatto con le autorità competenti. Sono in corso chiarimenti», ha aggiunto.

Le reazioni

Lo stato di emergenza è stato proclamato dal governo locale dello Stato federato del Gujarat, di cui Ahmedabad - città con 3 milioni e mezzo di abitanti - è il capoluogo. I funzionari sono stati incaricati di effettuare «immediate operazioni di salvataggio e soccorso» e di predisporre un «piano» per rispondere all'emergenza, ha dichiarato il ministro del Gujarat.

Il presidente di Air India, Natarajan Chandrasekaran, ha dichiarato che è stato attivato un «centro di emergenza» e un team di supporto per le famiglie in cerca di informazioni. L'azienda ha dichiarato che sta collaborando pienamente con le autorità che stanno indagando sull'incidente e che fornirà ulteriori aggiornamenti e ha istituito una linea telefonica dedicata ai passeggeri per fornire ulteriori informazioni.

Un portavoce dell'aeroporto internazionale Sardar Vallabhbhai Patel ha dichiarato che tutte le operazioni sono state sospese fino a nuovo avviso e ha consigliato ai passeggeri di informarsi presso la propria compagnia aerea prima di recarsi all'aeroporto.

Le cause

Poco o nulla, al momento, si sa sulle cause dell'incidente. Diffusi sui social, i video degli attimi immediatamente precedenti l'impatto sembrano suggerire che il Boeing 787 non abbia esteso i flap nella fase di decollo e che abbia mantenuto aperto il carrello. Inizialmente, FlightRadar24 aveva diffuso dati che facevano pensare che il pilota, un capitano civile con un'esperienza di oltre 8 mila ore di volo, avesse iniziato il decollo da un'intersezione intermedia della pista 23, senza dunque sfruttare l'intero percorso. Nelle ore seguenti, tuttavia, il servizio di tracking aereo si è corretto: «Stiamo continuando a elaborare individualmente i dati provenienti dalle fonti dei ricevitori. Ulteriori elaborazioni confermano che AI171 è partito utilizzando l'intera lunghezza della pista 23 di Ahmedabad. La pista 23 è lunga 11.499 piedi (circa 3.504 chilometri, ndr). L'aereo ha fatto marcia indietro fino alla fine della pista prima di iniziare la rullata di decollo».

Un esperto del settore ha spiegato a CdT.ch che le immagini provenienti dall'India sembrano suggerire una perdita di potenza ai motori, con conseguente planata. Ma è presto per stabilire le cause esatte.