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Le manovre di intercettazione della missione umanitaria sono avvenute in acque internazionali - La nave ammiraglia, la Alma, isolata: le ultime immagini video mostrano un ponte vuoto – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Per rimanere aggiornati sulla situazione della Global Sumud Flotilla, vi invitiamo a visitare il nostro live dedicato alla giornata di giovedì 2 ottobre.
03:35
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Circa 30 imbarcazioni procedono verso Gaza
«Circa 30 imbarcazioni continuano a navigare a tutta velocità verso Gaza, a sole 46 miglia nautiche di distanza, nonostante le incessanti aggressioni della marina militare israeliana». È quanto scrive su Telegram la Global Sumud Flotilla, sottolineando che sono 13 le imbarcazioni intercettate.
Il tracker della Flotilla mostra come, nella notte, le barche si siano portate al di sotto dei 100 km di distanza dalle acque territoriali palestinesi.
02:23
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Lo svizzero Jeremy Chevalley arrestato dalle forze israeliane
Anche lo svizzero Jeremy Chevalley, che si trovava a bordo della Grande Blu, è stato arrestato dalle forze israeliane. Lo fa sapere Waves of Freedom Switzerland.
01:55
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Sale a 12 il numero di imbarcazioni intercettate e fermate dalle forze israeliane
Il tracker della Global Sumud Flotilla indica che, attorno alle 2 del mattino (ora Svizzera), sono almeno 12 le imbarcazioni intercettate e fermate da Israele.
01:25
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La svizzera Tabea Zaugg arrestata dalle forze israeliane
La svizzera Tabea Zaugg, fa sapere Waves of Freedom Switzerland, è stata arrestata dalle forze israeliane. L'elvetica si trovava a bordo della Aurora, intercettata attorno alle 22.
00:15
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Sale a 9 il numero di imbarcazioni intercettate e fermate dalle forze israeliane
Il tracker della Global Sumud Flotilla indica che, attorno a mezzanotte, sono almeno 9 le imbarcazioni intercettate e fermate da Israele.
00:01
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«L'IDF ha speronato la nave Florida»
La Marina israeliana «sta usando aggressioni attive contro la Global Sumud Flotilla. La nave Florida è stata deliberatamente speronata in mare». Lo riferisce la Global Sumud Flotilla su Telegram.
Le barche «Yulara, Meteque e altre sono state prese di mira con idranti. Questi attacchi illegali contro navi umanitarie disarmate costituiscono un crimine di guerra. Tutti i passeggeri a bordo sono illesi», aggiungono gli attivisti.
23:44
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Diecimila i manifestanti pro-Flotilla a Roma
Sono circa 10mila, secondo le stime, i manifestanti pro Flotilla scesi in piazza a Roma. Il corteo, partito in serata da piazza dei Cinquecento a Roma, ha raggiunto prima piazza Barberini e poi piazza San Silvestro e sta filando nel centro storico per tornare nel punto da cui è partito.
23:43
23:43
Israele ha finora intercettato e fermato sei imbarcazioni della Global Sumud Flotilla
Israele ha finora intercettato e fermato sei imbarcazioni della Global Sumud Flotilla. Lo riferisce El Pais che ha un giornalista, Carlos de Barron, a bordo di una delle barche. Si tratta delle navi Adara, Sirius, Alma, Dir Yassine, Huga e Spectre, precisa il sito del quotidiano spagnolo.
23:17
23:17
Occupata la stazione Cadorna a Milano
Al grido di Free Palestine, in migliaia sono entrati in Cadorna, senza nessuna tensione con le forze dell'ordine, e hanno occupato la stazione ferroviaria di Cadorna al culmine del corteo spontaneo partito da piazza Scala dopo l'attacco alla missione umanitaria.
«Milano sa da che parte stare, Palestina libera dal fiume fino al mare» urlano in coro i manifestanti che stanno sfilando in corteo su un binario della stazione ferroviaria. I presenti, scandiscono cori per la Palestina, tra cui «non un chiodo per Israele», e cantano all'unisono Bella Ciao.
23:09
23:09
Il DFAE: «Qualsiasi intervento contro la flottiglia deve rispettare i principi di proporzionalità»
Il Dipartimento federale degli Affari esteri (DFAE), tramite un comunicato pubblicato su X, ha spiegato di essere stato informato «dalle autorità israeliane che sono in corso le operazioni di abbordaggio della flottiglia Global Sumud».
La Svizzera, sottolinea il DFAE, «ricorda alle autorità israeliane che qualsiasi intervento contro la flottiglia deve rispettare i principi di necessità e proporzionalità, garantendo al contempo la sicurezza dei partecipanti».
«Il DFAE è pronto a mettere in atto un sistema per garantire la protezione consolare delle persone interessate, in particolare assicurando il rispetto dei loro diritti fondamentali».
L'ambasciata svizzera a Tel Aviv, garantiscono le autorità elvetiche, «rimane in contatto regolare con le autorità israeliane». Nelle ultime settimane, ricorda tuttavia il DFAE, «la Svizzera ha ripetutamente messo in guardia dal recarsi nella Striscia di Gaza a causa degli elevati rischi connessi». «Le persone che decidono comunque di recarsi sul posto lo fanno sotto la propria responsabilità, in conformità con la legge sui cittadini svizzeri all'estero. Il DFAE ha informato gli organizzatori svizzeri della flottiglia che i partecipanti si esponevano a un notevole pericolo prendendo parte a questa operazione, spiegando loro l'assistenza che potevano aspettarsi dalla Confederazione».
22:39
22:39
La Wahoo di Vanni Bianconi continua a navigare: «Cannoni ad acqua contro le altre barche»
Un video recentemente arrivato in redazione mostra la Wahoo, la barca sulla quale si trova Vanni Bianconi, ancora in navigazione. Nel filmato, tuttavia, si vede l'esercito israeliano usare cannoni ad acqua per colpire le altre navi.

22:36
22:36
Tensioni a Torino: occupato Palazzo Nuovo
Palazzo Nuovo sede delle facoltà umanistiche a Torino, è stato occupato dai collettivi universitari, dopo che nella giornata era già stato annunciato un presidio permanente pro Gaza e una protesta in 250 sulla scalinata della palazzina.
I manifestanti contro il blocco della Flotilla del coordinamento Torino per Gaza davanti al Comune, diventati un migliaio, hanno iniziato intanto a muoversi in corteo, con in apertura lo striscione di Usb: «Blocchiamo tutto».
22:32
22:32
«Se stai vedendo questo video è perché Israele ci ha arrestato illegalmente»
«Se stai vedendo questo video è perché Israele ci ha arrestato illegalmente». È il videomessaggio postato su Instagram dall'attivista ed ex sindaca di Barcellona, Ada Colau, in cui dà notizia dell'arresto illegale da parte delle autorità israeliane durante la missione umanitaria per Gaza della Global Sumud Flotilla.
Nel messaggio, Colau sollecita «i governi a intervenire quanto prima» per ottenere la liberazione dei partecipanti alla spedizione.
«I nostri governi devono agire subito perché ci liberino e ci permettano di aprire un corridoio umanitario verso Gaza», è l'appello della ex sindaca.
Madrid ha intanto mobilitato i suoi consolati a Tel Aviv, Gerusalemme e Nicosia, per assicurare protezione diplomatica agli spagnoli della spedizione nella zona, segnala il ministero degli Esteri, che ha creato un'unità permanente in contatto con gli equipaggi della Flotilla.
22:27
22:27
L'arresto di Greta Thunberg
«Greta e i suoi amici sono sani e salvi. Diverse imbarcazioni della flottiglia Hamas-Sumud sono già state fermate in sicurezza e i loro passeggeri sono stati trasferiti in un porto israeliano». Lo scrive su X il ministero degli Esteri israeliano postando il video del fermo dell'attivista svedese Greta Thunberg.
22:21
22:21
«Hamas accoglierà il piano di Trump con alcune riserve»
Questa sera il capo del Servizio di informazione statale egiziano Diaa Rashwan, in dichiarazioni esclusive rilasciate a Sky News Arabia, ha affermato che «Hamas sta studiando seriamente il piano del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per Gaza, prevedendo che il movimento lo accetterà con alcune riserve». E ha avvertito che un rifiuto avrebbe gravi ripercussioni sulla situazione regionale. Il funzionario ha sottolineato che qualsiasi minaccia alla sicurezza dell'Egitto «aprirà le porte a un inferno regionale» respingendo la posizione contraria dei Fratelli musulmani.
22:20
22:20
«Da Israele un atto di terrorismo»
La Turchia accusa Israele di «atto di terrorismo» per l'intercettazione della Flotilla diretta a Gaza.
Il ministero turco degli Esteri ha accusato Israele di «atto di terrorismo» per aver intercettato la flottiglia di attivisti diretta a Gaza con aiuti umanitari. «L'attacco delle forze israeliane in acque internazionali contro la flottiglia Global Sumud, che era in viaggio per consegnare aiuti umanitari alla popolazione di Gaza, è un atto di terrorismo che costituisce la più grave violazione del diritto internazionale e mette in pericolo la vita di civili innocenti», ha affermato il ministero in una nota.
22:07
22:07
In corso manifestazioni in Italia per la Flotilla
Alcune centinaia di persone si sono radunate - per sostenere la consegna di cibo della Flotilla a Gaza - in piazza Scala a Milano. Manifestanti stanno protestando, al momento pacificamente, contro "le violazioni del diritto internazionale del governo israeliano che sta compiendo un genocidio a Gaza e impedisce l'arrivo di aiuti umanitari". Il presidio si sta ingrossando visibilmente. La protesta, in parte spontanea in parte organizzata, è stata ed è pubblicizzata anche tramite canali social.
Circa 500 manifestanti hanno occupato anche i primi 6 binari della stazione ferroviaria di Pisa, segnala l'ANSA. Gli attivisti, come in altre città italiane, si sono radunati stasera alle 21, subito dopo che si è diffusa la notizia dell'abbordaggio della Global Sumud Flotilla da parte delle forze arate israeliane. Da piazza XX settembre, sotto il Comune, è poi partito un corteo che ha raggiunto pacificamente la stazione ferroviaria.
Una volta giunti a destinazione gli attivisti, una galassia di sigle studentesche, del sindacalismo di base e della sinistra radicale, hanno invaso i binari bloccando così la circolazione ferroviaria.
Simili manifestazioni si segnalano anche a Napoli e in altre città italiane.
21:50
21:50
Disattivato il sistema di tracciamento di alcune navi della Flotilla
Il sistema di tracciamento di alcune navi Flotilla è stato disattivato. Le forze israeliane, nel corso dell’abbordaggio, hanno spento il sistema che permetteva di seguire il percorso delle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla verso Gaza.
21:43
21:43
Il fronte pro Flotilla si mobilita in Italia: il 3 ottobre sciopero generale
Cortei, manifestazioni spontanee, occupazioni, agitazioni nei porti e uno sciopero generale venerdì. È massima l'attenzione per le mobilitazioni pro-Flotilla nelle città italiane.
Proteste che si sono 'accese' subito dopo l'inizio delle operazioni di abbordaggio da parte di Israele alle barche della missione umanitaria che si stavamo avvicinando sempre più alla Striscia.
A Napoli attivisti e studenti del collettivo autorganizzato hanno occupato i binari della stazione Centrale di Napoli causando il blocco momentaneo del traffico ferroviario in arrivo e in partenza. Cinturato lo scalo romano di Termini. A pochi metri dall'ingresso principale, infatti, si stanno concentrando le diverse realtà pro-Flotilla.
«Siamo pronti a scendere in piazza, a bloccare tutto» avevano assicurato dallo stesso Global Movement to Gaza. E in rete era partito nelle ultime ore il tam tam. Alla luce delle proteste che sarebbero potute nascere, facendo alzare la tensione nelle piazze, sono finiti nelle ultime ore sotto la lente gli ambienti più 'caldi', a partire dai movimenti studenteschi e antagonisti. Scandagliati anche i canali social dove i vari gruppi stanno chiamando a raccolta per le nuove proteste, in vista del corteo nazionale di sabato che sfilerà per le vie del centro della Capitale: da Porta San Paolo a San Giovanni.
La macchina della sicurezza è già al lavoro. Il ministro italiano dell'Interno, Matteo Piantedosi, ha convocato ieri al Viminale prefetti e questori di Roma, Milano, Torino, Firenze e Bologna per fare il punto sulla situazione. Le indicazioni sono quelle di innalzare lo sforzo infoinvestigativo per prevenire disordini, dialogare al massimo con gli organizzatori per isolare i violenti, presidiare gli obiettivi sensibili, a cominciare da quelli israeliani ed ebraici.
Per mettere a punto il dispositivo da impiegare sabato a Roma c'è stata già una riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza in prefettura e venerdì è in programma un tavolo tecnico in Questura.
Intanto anche i sindacati scendono in campo al fianco della missione umanitaria lanciando uno sciopero generale per venerdì 3 ottobre. «L'aggressione contro navi civili che trasportavano cittadine e cittadini italiani, rappresenta un fatto di gravità estrema» ha tuonato la Cgil.
«Israele attacca il diritto internazionale. Ora è il momento di bloccare tutto» ha sottolineato l'Usb. E già stamattina il segretario della Cgil Maurizio Landini aveva preannunciato che «di fronte a un eventuale blocco, a sequestri, arresti» sarebbero stati «pronti a proclamare, in modo tempestivo, uno sciopero generale» sottolineando che «un atto di quella natura in acque internazionali è un atto di guerra contro chi vuole svolgere una missione per riaffermare la pace».
Ma il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, avverte: «Non permetteremo che Cgil ed estremisti di sinistra portino in Italia il caos. Non tollereremo nessuno 'sciopero generale improvviso'» assicura.
Fermento negli atenei e nelle scuole da nord a sud. Occupata la facoltà di Scienze Politiche della Sapienza e alcuni licei di varie città italiane. «Siamo l'equipaggio di terra della Flotilla pronti a sostenere con iniziative di protesta i nostri compagni in mare» hanno scandito gli studenti in una conferenza stampa nella sede degli atenei Orientale e Federico II a Napoli occupati.
21:40
21:40
«Telecamere offline, stanno intercettando illegalmente le nostre barche»
«Le imbarcazioni della Global Sumud Flotilla stanno subendo un'intercettazione illegale. Le telecamere sono offline e le imbarcazioni sono state abbordate da personale militare. Stiamo lavorando attivamente per confermare la sicurezza e la situazione di tutti i partecipanti a bordo», fa sapere la Global Sumud Flotilla attraverso i suoi social.
21:18
21:18
«Siamo a 69 miglia marittime da Gaza, non ci fermiamo»
«Tentano di spaventarci, si avvicinano molto e ci puntano i fari addosso». Alcuni telefoni «sono già finiti in acqua». Vanni Bianconi sta ancora navigando, a bordo della Wahoo, verso Gaza. «Siamo a 69 miglia nautiche, non ci fermiamo».
21:05
21:05
«La Flotilla sta venendo fermata illegalmente da Israele»
«La flottiglia sta per essere illegalmente fermata da Israele. Contattate le nostre autorità. Gli equipaggi sono in pericolo e hanno bisogno di supporto immediato». È questo il messaggio diffuso da Waves of Freedom Switzerland, l'organizzatore degli equipaggi provenienti dalla Svizzera, che invita a «scrivere ai responsabili politici» svizzeri, condividendo gli account gov.ch e del consigliere federale Ignazio Cassis.
20:52
20:52
«L'operazione dell'IDF durerà fino mezzanotte»
L'operazione dell'esercito israeliano con l'abbordaggio della Flotilla «è iniziata un'oretta fa e durerà almeno fino a mezzanotte-l'una». Lo ha detto il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani su Rai Uno.
«Se nessuno commetterà errori, la vicenda dovrebbe concludersi senza danni», ha aggiunto, precisando che i militari israeliani hanno avuto «disposizione molto chiare» dal loro governo: «nessun atto di violenza nei confronti delle persone a bordo della Flotilla».
«Le barche sono tutte circondate e dovrebbero essere portate al porto di Ashdod, dove poi ogni nazione si attiverà su come far rientrare i propri connazionali». Così il ministro della Difesa italiano Guido Crosetto al Tg1.
20:34
20:34
La Global Sumud Flotilla conferma: fermato l'equipaggio dell'Alma
Forze israeliane sono salite a bordo della nave Alma e hanno fermato membri dell'equipaggio. Lo si apprende dagli attivisti della Flotilla. L'imbarcazione era stata una delle prime ad essere isolata e ad avere le comunicazioni schermate.
20:28
20:28
«Due delle navi ammiraglie sono state intercettate»
«Due delle navi ammiraglie sono state intercettate», riferisce Vanni Bianconi. «Luci verdi e bianche ovunque. Ma le altre nostre navi stanno avanzando».
20:17
20:17
«Le procedure per intercettare le barche cominciate in acque internazionali»
Le navi militari dell'IDF «hanno cominciato le procedure per intercettare le barche della Global Sumud Flotilla. In acque internazionali. Restate vigili. Non lasciamoli soli. Ora tocca all'equipaggio di terra», ha scritto sui social la portavoce italiana del movimento Maria Elena Delia.
20:12
20:12
Interferenze radio impediscono i contatti con la Flotilla
Altre navi della Flotilla sembrano aver perso contatto, mentre altre stanno riscontrando interferenze nel segnale: è quanto riferiscono alcuni attivisti.
20:02
20:02
«Affiancati da navi israeliane, andiamo avanti»
«Al momento 20 imbarcazioni stanno venendo verso di noi, alcune sono all'interno della Flotilla e non sappiamo le loro intenzioni. Siamo determinati a continuare, facciamo rotta verso Gaza per rompere il blocco navale, aprire un corridoio umanitario permanente e interrompere». Lo dicono gli attivisti a bordo della Flotilla.
«Potremmo perdere la connessione a breve - dicono -. L'invito a tutti è a sostenere la Global Sumud Flotilla, ma soprattutto il diritto all'esistenza del popolo palestinese. Siamo una flotta autorganizzata e pacifica». L'abbordaggio della Flotilla è iniziato, con un affiancamento dei natanti della missione.
L'ammiraglia, la barca Alma, risulta isolata. Le immagini video tornate dopo un periodo offline, mostrano un ponte vuoto.
19:58
19:58
Perso temporaneamente il contatto video con alcune imbarcazioni
Il canale della Global Sumud Flotilla, online 24 ore su 24 con i video in diretta provenienti dalle imbarcazioni, mostra che i contatti con alcune navi sono stati persi.
19:52
19:52
Le forze israeliane hanno preso contatto con la Flotilla
La nave ammiraglia della Global Sumud Flotilla è stata contattata dalle forze israeliane: «Ci è stato imposto di cambiare la rotta e ridurre la velocità». Le navi israeliane sarebbero una ventina, «un grande blocco marittimo», ha spiegato il ticinese Vanni Bianconi, a bordo della nave Wahoo, in un audio inviato alle redazioni.
19:29
19:29
Flotilla: «Una dozzina di barche al momento non identificate si stanno avvicinando»
«Una dozzina di barche al momento non identificate si stanno avvicinando alla Flotilla, si trovano a circa 5 miglia da noi». Lo dice il deputato italiano del Pd Arturo Scotto imbarcato sulla missione umanitaria. «Le imbarcazioni si muovono lentamente», aggiunge Scotto.
Le parole di Vanni Bianconi
18:44
18:44
«Abbiamo evacuato 11 persone dalla Flotilla»
La Turchia ha evacuato dalle barche della Global Sumud Flotilla diretta a Gaza 11 attivisti che avevano richiesto assistenza, tra cui 3 turchi.
«Nell'ambito delle operazioni di aiuto umanitario condotte da navi civili nel Mediterraneo orientale, 11 persone, tra cui 3 cittadini turchi, che avevano richiesto assistenza sono state evacuate a terra dalle nostre Forze Navali», ha affermato il ministero della Difesa di Ankara in un comunicato riportato dalla tv di Stato Trt.
Ieri le forze armate turche avevano dichiarato che «se necessario» erano pronte a fornire attività di soccorso in coordinamento con partner internazionali.
15:46
15:46
L'appello del ministro degli Esteri israeliano: «Non è tardi, consegnate gli aiuti in modo pacifico»
«Da ogni parte si levano voci che chiedono di fermare questa provocazione di Hamas-Sumud. Non è troppo tardi. Vi preghiamo di consegnare qualsiasi aiuto in vostro possesso in modo pacifico». È l'appello lanciato dal ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar alla Flotilla dopo quello congiunto di Grecia e Italia affinché accettino un compromesso e consegnino gli aiuti per la distribuzione tramite la Chiesa e lo facciano «attraverso il porto di Cipro, la marina di Ashkelon o qualsiasi altro porto della zona verso Gaza».
15:36
15:36
IDF: «raggiunto il controllo operativo sul Corridoio Netzarim nel nord della Striscia»
Il portavoce dell'Idf rende noto che è stato raggiunto il controllo operativo sul Corridoio Netzarim nel nord della Striscia di Gaza, e che adesso l'asse è stato chiuso all'ingresso da sud. Questo impedisce ai cittadini di fare rientro a Gaza city.
«Le truppe hanno agito per interrompere le capacità operative di Hamas nella zona», aggiunge l'esercito. Gli spostamenti verso sud da Gaza City sono ancora consentiti.
15:35
15:35
«Gaza inferno delle bambine»
Si stima che dal 7 ottobre 2023 quasi 7 vittime su 10 a Gaza, sono donne, bambine e ragazze. Sarebbero oltre 38mila quelle che hanno perso la vita. E UnWomen calcola che più di 78mila sono rimaste ferite mentre 1 milione sono vittime di sfollamenti forzati.
Molte di queste donne cercano rifugio in case abbandonate o cliniche distrutte, o sono costrette a dormire all'aperto, con il rischio di violenze, abusi, malattie e infezioni. I casi di violenza di genere sono in aumento: quasi il 40% degli episodi segnalati ha riguardato minorenni e, in un terzo dei casi, bambine sotto gli 11 anni.
La denuncia arriva dall'organizzazione umanitaria Terre des Hommes Italia, che, in occasione della Giornata Internazionale delle Bambine e delle Ragazze, presenterà a Roma il Dossier indifesa 2025 «La condizione delle bambine e delle ragazze nel mondo», una fotografia delle principali crisi ed emergenze globali che colpiscono le minori.
«A Gaza bambine e ragazze che stanno pagando un prezzo altissimo - afferma Paolo Ferrara, direttore generale di Terre des Hommes Italia - Violenze sessuali, matrimoni forzati, privazioni estreme come l'accesso all'acqua, all'igiene e alle cure mediche. La loro dignità viene erosa giorno dopo giorno. I corpi di queste giovanissime sono diventati un altro campo di battaglia e l'impegno che abbiamo preso 14 anni fa con la campagna indifesa ci impone di denunciare e agire. Proteggerle è un dovere, non possiamo abbandonare la popolazione di Gaza, stiamo compromettendo la possibilità stessa di un domani diverso per l'intera regione».
Secondo le Nazioni Unite a Gaza donne, bambine e ragazze rappresentano oltre il 67% delle vittime. Alla devastazione causata dai bombardamenti, agli sfollamenti forzati e al collasso dei servizi si aggiunge l'escalation della violenza di genere. Il dramma non si limita alla violenza diretta: secondo recenti rilevazioni, il 71% delle ragazze dichiara di subire crescenti pressioni a sposarsi prima dei 18 anni, come mezzo per aiutare la famiglia a far fronte alle spese.
La scarsità d'acqua aggrava ulteriormente la condizioni: nove famiglie su dieci affrontano una vera emergenza idrica, che costringe, tra le altre cose, donne e ragazze a gestire le mestruazioni in condizioni di totale precarietà. A Gaza sarebbero necessari oltre dieci milioni di assorbenti ogni mese, ma meno di un quarto di questa quantità è effettivamente disponibile.
Circa 700mila donne e ragazze in età fertile non dispongono nemmeno di acqua pulita, di sapone né della privacy necessaria a gestire il ciclo mestruale. Nei rifugi sovraffollati molte sono costrette a ricorrere a stracci o tessuti di fortuna senza poterli lavare adeguatamente, con conseguenze gravi: infezioni del tratto urinario, dolori cronici e complicazioni ginecologiche destinate a lasciare segni a lungo termine.
15:16
15:16
«Hamas chiede modifiche al piano di Trump»
Hamas ha chiesto ai mediatori di apportare alcune modifiche al piano del presidente Trump per porre fine alla guerra a Gaza. Lo riferisce il canale saudita Al-Sharq, citando fonti informate. Le richieste riguardano le clausole relative al disarmo, l'esilio della leadership, e la necessità di ottenere garanzie per un ritiro completo dell'IDF.
Una fonte ha detto all'emittente che ieri si sono tenuti a Doha incontri con rappresentanti di Qatar, Egitto e Turchia, che «hanno incoraggiato Hamas ad accettare la proposta. Hamas ha chiarito che sono necessarie garanzie internazionali. Servono 2-3 giorni per definire la sua posizione».
14:57
14:57
Il premier svedese Ulf Kristersson si rivolge a Greta Thunberg: «Tornate a casa»
Il premier svedese Ulf Kristersson arrivando al vertice di Copenaghen ha intimato all'attivista, e sua concittadina, Greta Thunberg di «tornare a casa».
L'attivista ha lanciato un appello al governo sul quotidiano Expressen, pubblicato oggi: «Proteggete i diritti dei vostri cittadini e garantite un passaggio sicuro agli aiuti umanitari fino a Gaza».
Ma il primo ministro svedese ha riposto in modo secco. «Il governo ha detto con una chiarezza che non può essere mal interpretata: sconsigliamo tutti i viaggi per Gaza nei prossimi 10 anni e ho sentito che l'Italia dice la stessa cosa». «Tornate a casa», ha concluso.
14:41
14:41
La Croce Rossa sospende l'attività a Gaza City
La Croce Rossa ha dichiarato che l'intensificarsi delle operazioni militari a Gaza City la costringono a sospendere temporaneamente le sue attività, avvertendo che «decine di migliaia di persone affrontano condizioni umanitarie strazianti».
«L'intensificazione delle operazioni militari a Gaza City ha costretto il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) a sospendere temporaneamente le operazioni presso il suo ufficio di Gaza City e a trasferire il personale negli uffici del CICR nel sud di Gaza per garantire la sicurezza del personale e la continuità operativa», ha affermato in una nota.
14:22
14:22
Almeno 51 persone uccise nelle ultime 24 ore a Gaza
Il ministero della Salute palestinese a Gaza ha dichiarato che almeno 51 persone sono state uccise a Gaza nelle ultime 24 ore e 180 feriti sono arrivati negli ospedali per chiedere cure.
14:20
14:20
L'esercito israeliano ha preso d'assalto il centro di Jenin
L'esercito israeliano ha preso d'assalto il centro di Jenin. Il corrispondente dell'agenzia palestinese Wafa ha riferito che unità di fanteria israeliane hanno attaccato la rotonda principale della città e hanno sparato proiettili veri contro i civili.
I soldati sono stati schierati nella zona di Hisba, ostacolando la circolazione dei civili e dei veicoli.
13:04
13:04
Italia e Grecia: «Israele garantisca la sicurezza della Flotilla»
«Italia e Grecia seguono attentamente gli sviluppi della Global Sumud Flotilla e si appellano alle autorità israeliane per garantire la sicurezza e l'incolumità dei partecipanti e consentire ogni azione di tutela consolare».
«Noi, ministri degli Affari Esteri della Repubblica Italiana e della Repubblica Ellenica, facciamo appello alle donne e agli uomini della Flottiglia affinché accettino la disponibilità offerta dal Patriarcato Latino di Gerusalemme a consegnare in sicurezza gli aiuti destinati in solidarietà ai bambini, alle donne e agli uomini di Gaza». Lo affermano in una nota congiunta i ministri degli esteri dei due Paesi.
«Grazie all'iniziativa diplomatica del presidente degli Stati Uniti Donald J. Trump - affermano i due ministri - per la prima volta sussiste una concreta possibilità di porre fine a questo brutale conflitto e alle sofferenze della popolazione palestinese, anche attraverso un pieno accesso umanitario».
Italia e Grecia ribadiscono «la necessità di garantire l'accesso umanitario a Gaza e di raggiungere al più presto un cessate il fuoco. In questo frangente così delicato, occorre astenersi da iniziative che potrebbero essere strumentalizzate da coloro che ancora rifiutano la pace».
13:03
13:03
«Ultima occasione per lasciare Gaza City»
«Questa è l'ultima occasione per i residenti di Gaza City che lo desiderano di muoversi verso sud e lasciare i terroristi di Hamas isolati nella città, di fronte all'operazione dell'Idf che continua con piena intensità». Lo ha dichiarato il ministro israeliano della Difesa Israel Katz.
«L'esercito sta completando in queste ore la presa del corridoio di Netzarim fino alla costa del mare di Gaza, e sta sezionando la Striscia tra nord e sud. In questo modo verrà stretto l'accerchiamento intorno a Gaza City, e chi uscirà verso sud sarà obbligato a passare attraverso i punti di controllo dell'esercito israeliano», ha aggiunto.
13:02
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Hamas a Reuters: «Stiamo esaminando il piano, sarà comunque una scelta amara»
Hamas sta esaminando per il secondo giorno il piano di Donald Trump per Gaza: lo ha riferito a Reuters una fonte vicina al gruppo militante.
«Accettare il piano è un disastro, rifiutarlo è un altro; qui ci sono solo scelte amare, ma il piano è un piano di Netanyahu articolato da Trump», ha detto un funzionario a conoscenza delle deliberazioni di Hamas con altre fazioni.
«Hamas è desideroso di porre fine alla guerra e al genocidio e risponderà nel modo che meglio tutela gli interessi superiori del popolo palestinese», ha affermato.
11:22
11:22
L'élite di Gaza prende le distanze da Hamas
Il presidente della Camera di commercio della Striscia Ayed Abu Ramadan, il sindaco di Gaza City Yahya al-Sarraj e altri 15 esponenti di rilievo locali hanno inviato una lettera al presidente degli Stati Uniti Donald Trump, chiedendogli di fare pressioni per fermare la guerra e arrivare alla pace con Israele.
Pur non menzionando Hamas nella missiva, privatamente hanno preso le distanze dall'organizzazione affermando che non ha più il sostegno della popolazione. Lo riferisce Times of Israel che ha parlato con quattro dei firmatari della lettera 'in una serie di conversazioni un tempo impensabili tra palestinesi residenti a Gaza e un organo di stampa israeliano«, sottolinea il media.
Secondo i firmatari, la lettera è stata consegnata a Trump proprio mentre la Casa Bianca stava finalizzando il suo piano per porre fine al conflitto. Marwan Tarazi, uomo d'affari e presidente del consiglio di amministrazione del Gaza College (la più antica scuola privata dell'enclave, fondata nel 1942) ha affermato che »Hamas è un'organizzazione terroristica«. »Non abbiamo alcun legame con essa. Credetemi, tutti in piazza ora sono contro Hamas«, ha detto, »se chiedete a chiunque a Gaza, vi diranno che sono contro Hamas. Non è nostra tradizione fare quello che è successo il 7 ottobre. Dobbiamo vivere in pace con Israele, con gli ebrei«.
Il sindaco Al-Sarraj, che si definisce politicamente indipendente negando categoricamente che lui o il comune abbiano alcuna affiliazione con Hamas, ha affermato che »i palestinesi di Gaza amano la pace e vogliono che cessino immediatamente le uccisioni e le distruzioni«. E ha sottolineato che »la lettera è stata inviata ora per spingere e incoraggiare il presidente degli Stati Uniti a procedere con misure per porre fine alla guerra e a non perdere l'opportunità, a beneficio di tutte le parti«. Negli ultimi due anni, personalità di spicco della società civile di Gaza, tra cui imprenditori, accademici e medici, hanno raramente parlato apertamente.
10:48
10:48
Flotilla a 135 miglia da Gaza: «Ancora nessun alt»
La Global Sumud Flotilla è arrivata a circa 130-135 miglia nautiche dalla costa di Gaza. Al momento - fanno sapere gli attivisti - non hanno ricevuto segnali di alt da Israele.
"Siamo in allerta permanente", fa sapere il deputato italiano del Pd, Arturo Scotto, che sta partecipando alla missione, aggiungendo che a bordo delle imbarcazioni sono "consapevoli" che nel corso della giornata potrebbero essere avvicinata per un eventuale abbordaggio.
La Flotilla intorno alle 3 di questa notte è entrata nella zona ad alto rischio e in quei minuti è aumentata l'attività dei droni intorno alle barche. Alcuni natanti sono stati avvicinati da altre imbarcazioni con luci spente ma non identificate che si sono poi allontanate. "I partecipanti" alla spedizione "hanno applicato i protocolli di sicurezza in preparazione di un'intercettazione", spiegano i partecipanti alla missione.
Poco prima la fregata Alpino della Marina militare italiana ha diramato il secondo e ultimo avviso ufficiale. La nave ha comunicato che non avrebbe oltrepassato il limite delle 150 miglia marine. Fin dal primo avviso, diramato alle 16:30 di martedì, la Alpino si era detta disponibile a "recuperare eventuale personale che avesse voluto essere trasferito a bordo".
"Abbiamo visto l'esercito israeliano che sta arrivando e ci stiamo mettendo in posizione", ha reso noto in un breve video postato sui suoi profili social l'eurodeputata europea italiana di Alleanza Verdi e Sinistra (Avs) Benedetta Scuderi. "Non sappiamo quando potremmo riaprire le comunicazioni", ha aggiunto Scuderi che appare con indosso un giubbotto di salvataggio.
Samuel Rostol, altro attivista a bordo di una delle navi della flottiglia, ha raccontato ad Al Jazeera che quasi tutto l'equipaggio della sua nave ha trascorso la maggior parte della notte sveglio a causa di diversi motivi di disturbo che, a suo avviso, erano "ovviamente una tattica per cercare di logorarci". Ma, ha aggiunto "le stiamo prendendo tutte con il sorriso".
09:28
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17 palestinesi morti dall'alba nei raid a Gaza
Sono almeno 17 le persone uccise dall'alba negli attacchi avvenuti nella Striscia di Gaza, secondo fonti degli ospedali di Gaza. Lo riporta Al Jazeera.
09:17
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L'IDF chiude la strada per Gaza City, si può solo evacuare
In vista dell'intensificarsi dei combattimenti a Gaza city, l'Idf ha avvisato la popolazione che la strada costiera Rashid sarà chiusa in direzione nord verso la città a partire da mezzogiorno (le 11 in Svizzera). Gli spostamenti verso sud saranno consentiti e continueranno senza l'ispezione dell'esercito.
L'esercito israeliano si aspetta che in questi giorni Hamas aumenti gli attacchi alle truppe. Secondo le stime israeliane, oltre 800mila persone hanno già lasciato Gaza city dopo i numerosi avvisi di evacuazione.
09:16
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La Spagna raccomanda alla Flotilla di non entrare nella zona di esclusione stabilita da Israele
Il governo spagnolo ha «fortemente» raccomandato ai membri della Global Sumud Flotilla di non entrare, nelle attuali circostanze, nella zona di esclusione stabilita da Israele nelle acque antistanti Gaza, «poiché farlo porrebbe a rischio severo la loro stessa incolumità», secondo fonti ufficiali riferite dall'agenzia Efe.
La nave militare 'Furor' inviata da Madrid «si trova già in un raggio operativo per realizzare operazioni di salvataggio, se fossero necessarie» segnalano le fonti. Ma si avverte che «la nave non potrà entrare nella zona di esclusione stabilita dall'esercito israeliano poiché metterebbe a rischio l'integrità fisica dell'equipaggio e quella della stessa Flotilla».
Il governo spagnolo evidenzia che la missione della Global Sumud «è encomiabile e legittima ma che »la vita dei suoi componenti deve venire anzitutto«.
Da parte sua, l'organizzazione della Flotilla in un comunicato ritiene che Madrid abbia rinunciato a prestarle »la protezione necessaria per arrivare« alle coste di Gaza con gli aiuti umanitari. »Per azione e omissione, il governo spagnolo diventa un complice di quanto potrà accadere«, si denuncia, dopo la richiesta di non superare la zona di esclusione segnata da Israele in acque internazionali a 120 miglia nautiche (193Km) da Gaza.
06:37
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Il punto alle 06.00
«Siamo entrati nella zona ad alto rischio. Siamo in stato di massima allerta. L'attività dei droni sulla flottiglia è in aumento. Diverse segnalazioni indicano diversi scenari che si potrebbero verificare nelle prossime ore». È quanto scrive la flotta della Global Sumud Flotilla suoi canali social, mentre si dirige verso la Striscia di Gaza. Siamo nell'area «in cui le flottiglie precedenti sono state attaccate e/o intercettate. Rimanete vigili», aggiunge la spedizione.
«Alcune imbarcazioni sono state avvicinate» da altre imbarcazioni non identificate. Alcune delle imbarcazioni non identificate che hanno approcciato la spedizione avevano «le luci spente». «I partecipanti» alla spedizione «hanno applicato i protocolli di sicurezza in preparazione di un'intercettazione». Le navi si sono poi allontanate dalla flottiglia.
Quindi, il messaggio attorno alle 06.00 (ora svizzera): «Il livello di allerta è diminuito, ma restiamo vigili».
La fregata Alpino della Marina militare italiana aveva diramato il secondo e ultimo avviso ufficiale a tutte le imbarcazioni della Global Sumud Flotilla al limite delle 150 miglia nautiche dalle coste di Gaza. La nave ha comunicato che non oltrepasserà tale limite. Fin dal primo avviso, diramato alle 16.30 di ieri, la Alpino si era detta disponibile a «recuperare eventuale personale che avesse voluto essere trasferito a bordo».