Il caso

La Finlandia chiuderà quattro valichi con la Russia: «Migranti in aumento»

Il governo di Helsinki ha reagito a quella che ritiene una strategia di Mosca: far convogliare richiedenti asilo al confine per vendicarsi della cooperazione in materia di difesa fra il Paese nordico e gli Stati Uniti
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Red. Online
16.11.2023 15:30

Il confine russo-finlandese, negli ultimi mesi, sta facendo discutere. E pure molto. Dapprima, Helsinki aveva vietato l'ingresso nel proprio territorio ai veicoli con targa russa. Quindi, è notizia di pochi giorni fa, il governo finlandese ha deciso di estendere il divieto anche agli ingressi in bicicletta. E questo, ufficialmente, per fronteggiare l'aumento di migranti di Paesi terzi che, dopo aver attraversato la Federazione Russa, si sono presentati ai valichi con la Finlandia. Con il chiaro obiettivo di chiedere asilo. 

Secondo gli esperti, l'aumento di questi migranti sarebbe legato a una precisa strategia del Cremlino: mettere pressione sui 1.340 chilometri di frontiera con la Finlandia e, di riflesso, sull'Unione Europea. Di qui, ieri, la notizia di un'ulteriore stretta. Il governo finlandese, infatti, ha annunciato che chiuderà (quasi) la metà dei suoi valichi con la Russia. Proprio per far fronte all'aumento dei richiedenti asilo che cercano di entrare in Finlandia. 

Sabato, alla mezzanotte locale, quattro accessi al confine sud-orientale chiuderanno. È quanto si legge da una dichiarazione del governo, ripresa dall'emittente statale finlandese Yle. I quattro valichi rimarranno chiusi (almeno) fino al 18 febbraio 2024. «Questa decisione è stata presa sulla base delle conclusioni e delle informazioni fornite dalle guardie di frontiera e da altre agenzie» ha dichiarato al riguardo il ministro degli Interni Mari Rantanen durante una conferenza stampa. «Ci sono chiari segni che le autorità di uno Stato straniero hanno avuto un ruolo nell'arrivo di persone che hanno attraversato illegalmente il confine» ha aggiunto Rantanen.

Secondo Yle, la Finlandia valuterà ancora le richieste di asilo ai valichi del confine nord-orientale con la Russia.

Le guardie di frontiera finlandesi, dal canto loro, hanno dichiarato di aver registrato un aumento del numero di richiedenti asilo questa settimana. Tra i migranti che, dicevamo, hanno attraversato la Russia fino al confine con Helsinki figuravano cittadini di Iraq, Siria, Yemen e Somalia.

Helsinki ha ipotizzato che Mosca si sia vendicata della cooperazione della Finlandia in materia di difesa con gli Stati Uniti, convogliando di riflesso questi richiedenti asilo verso il confine. Il Cremlino, in sua difesa, ha dichiarato mercoledì di essere «profondamente dispiaciuto» che la Finlandia stia agendo in questa maniera.

Le relazioni della Finlandia con la Russia, d'altro canto, si sono notevolmente deteriorate dopo che il Paese nordico di 5,5 milioni di abitanti, che condivide un confine di oltre 1.300 chilometri con il suo vicino orientale, ha aderito alla NATO in aprile. Una decisione, questa, che ha posto fine a decenni di non allineamento ma che è stata motivata dall'invasione dell'Ucraina da parte dell'esercito di Mosca. La Russia, a suo tempo, aveva avvertito che avrebbe adottato «contromisure» non meglio specificate contro l'adesione della Finlandia all'alleanza militare guidata dagli Stati Uniti.

Detto della chiusura di alcuni valichi, la Finlandia sta pure erigendo una recinzione di 200 chilometri su un tratto del confine con la Russia, la cui costruzione dovrebbe essere completata entro il 2026.

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