Tensioni

La Norvegia sta pensando di costruire un muro al confine con la Russia

Il Paese scandinavo potrebbe seguire l'esempio della Finlandia: secondo Helsinki, Mosca usa i migranti come arma di «guerra ibrida»
La stazione di frontiera di Storskog. © Wikipedia
Michele Montanari
01.10.2024 11:30

La Norvegia potrebbe costruire una recinzione lungo parte del confine di 198 km che condivide con la Russia, ispirandosi alla mossa già messa in atto dalla Finlandia. Lo ha riferito sabato sera la ministra della Giustizia norvegese Emilie Enger Mehl all’emittente pubblica NRK. La politica 31.enne ha spiegato che la costruzione di un muro alla frontiera sarebbe «molto interessante, non solo perché può fungere da deterrente, ma anche perché contiene sensori e tecnologia che consentono di rilevare se le persone si stanno muovendo vicino al confine».

La ministra ha quindi affermato che il governo norvegese sta attualmente valutando «diverse misure» per rafforzare la sicurezza al confine con la Russia nell'Artico settentrionale, come recinzioni, aumento del personale di frontiera o ampliamento dei controlli. Lo scorso maggio il Paese scandinavo aveva già introdotto ulteriori misure restrittive nei confronti dei cittadini russi.

La Associated Press sottolinea come il posto di frontiera di Storskog-Boris Gleb (lungo 200 metri e alto 3,5 metri) sia l'unico punto di passaggio terrestre ufficiale tra Norvegia e Russia. La struttura era stata eretta nel 2016 dopo che circa 5 mila migranti, in gran parte senza documenti, avevano varcato il confine tra i due Paesi.

La Norvegia conta 5,6 milioni di abitanti, è un Paese membro della NATO e, come la Svizzera, non fa parte dell'Unione Europea, ma aderisce a Schengen per la libera circolazione dei cittadini.

Se la situazione nell’area artica dovesse peggiorare, il governo norvegese si è detto pronto a chiudere i confini con breve preavviso. In quest’ottica, Enger Mehl la scorsa estate ha fatto tappa in Finlandia per visionare la chiusura dell'intero confine terrestre con la Russia, lungo 1.340 chilometri.

Il governo finlandese aveva deciso di chiudere i valichi terrestri con la Russia alla fine del 2023 dopo che più di 1.300 migranti in soli tre mesi erano entrati illegalmente nel Paese. Questo poco dopo che la Finlandia era diventata un membro della NATO.

Stando al governo finlandese, la decisione era stata presa per impedire a Mosca di utilizzare i migranti come arma di «guerra ibrida» per mettere sotto pressione i confini europei. Helsinki oggi sta costruendo recinzioni lunghe fino a 200 chilometri lungo la zona del confine più esterno dell'UE. Le barriere finlandesi sono inoltre dotate di apparecchiature di sorveglianza di «alta qualità» per controllare meglio i migranti che tentano di attraversare la frontiera, dando alle autorità il tempo di reagire.

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