Open to meraviglia, ma dov'è finito il video?

Non c'è pace per la campagna Open to meraviglia, commissionata all'agenzia Armando Testa dal ministero del Turismo e dall'ENIT, l'Agenzia nazionale del turismo, per promuovere l'Italia nel mondo. Dopo le polemiche, le prese di posizione e, in generale, l'impressione che il prodotto sia stato concepito male e venduto pure peggio, qui il nostro commento, la vicenda ha assunto addirittura i contorni del giallo. Già, perché dalla pagina ufficiale del Governo italiano dedicata al progetto è scomparso il video promozionale. Quello, fra le altre cose, contenente estratti girati in Slovenia da un regista olandese acquistati da una piattaforma stock, Artgrid, dove è possibile acquistare foto e filmati per scopi commerciali o creativi.

Al posto della preview del video, come vediamo nello screenshot, c'è la scritta "il video è privato". Lo spot, originariamente, era stato pubblicato su YouTube. Mentre scriviamo queste righe, sembrerebbe non essere più indicizzato. "Grazie a tutti coloro che hanno immaginato che il video destinato alla presentazione del progetto – e dunque realizzato con materiale di repertorio – fosse già lo spot ufficiale della campagna" aveva precisato Armando Testa sull'oramai celebre paginata del Corriere della Sera. Quel video era una bozza, insomma, e pazienza se è stato presentato in pompa magna alla presenza delle autorità. Lo spot, dicevamo, non sembrerebbe più indicizzato. E non risulta presente neppure su YouTube, se non riproposto da profili non ufficiali. Resta, questo sì, nei reel di Instagram. Che dire, insomma: fra contorsionismi ed equilibrismi, errori, sgrammaticature varie e difese non esattamente convincenti, adesso è saltato fuori pure il mistero del video che non c'è più.