Il caso

Perché il possibile divieto dei monopattini a Parigi interessa anche il Ticino?

Domani nella capitale francese si terrà un referendum per, eventualmente, vietare il discusso mezzo di trasporto – Com’è la situazione nel nostro Paese?
©Chiara Zocchetti
Marcello Pelizzari
01.04.2023 12:01

Non c’è solo la (contestata) riforma delle pensioni e, di riflesso, non ci sono solo proteste e manifestazioni contro la mossa di Emmanuel Macron. No, la Francia e nello specifico Parigi hanno anche un altro problema: i monopattini. Quelli elettrici, soprattutto, che hanno invaso il centro della capitale e causato non pochi problemi. Così, domani, la popolazione parigina è chiamata a esprimersi. Un referendum, già, per eventualmente vietare i mezzi a due ruote. Possibile? Evidentemente sì.

Un po’ di storia

Il problema, leggiamo, arriva da lontano. Molto lontano. Ed è legato alla mancata regolamentazione, anni fa, del settore. Per dire: nel 2019 a Parigi erano attive una decina di aziende che noleggiano, via smartphone, monopattini. L’amministrazione comunale, un anno più tardi, ha varato una stretta. Cacciando sette operatori e imponendo un numero chiuso, in termini di monopattini noleggiabili, a quelle rimaste.

Lime, uno degli attori rimasti, dal canto suo ha fatto sapere che, da allora, in città non ci sono più stati grossi problemi nella gestione dei mezzi. L’elezione di David Belliard in Consiglio comunale, però, a detta di Lime avrebbe cambiato dall’oggi al domani le carte in tavola. Belliard ha assunto l’incarico di responsabile dei trasporti cittadini e, a quanto pare, non ha più saputo (e forse voluto) intrattenere buoni rapporti con le aziende che offrono monopattini.

Curiosamente, ma nemmeno troppo, l’opposizione di Belliard fa alzare più di un sopracciglio: ma come, un esponente dei Verdi che mette i bastoni fra le ruote a un mezzo di trasporto considerato ecologico? In realtà, le voci critiche al riguardo non mancano: il ciclo di vita, breve, dei monopattini di fatto non li renderebbe affatto sostenibili.

E la sicurezza?

Nonostante il divieto incombente, a Parigi i monopattini – manco a dirlo – spopolano. Li adoperano tutti, ma proprio tutti: studenti, turisti, uomini d’affari.

Detto della questione ecologica, va considerato pure l’aspetto della sicurezza. Così, a Wired, una cittadina di Parigi: «Non passa giorno senza che un monopattino mi tagli la strada o veda qualcuno cadere. Domenica ho intenzione di andare a votare, e di votare contro i monopattini a noleggio che, secondo me, sono un vero pericolo per i pedoni e per gli utenti».

Le aziende produttrici, dal canto loro, hanno spiegato che stanno investendo tanto, tantissimo nella sicurezza. Lime, ad esempio, sta lavorando a una tecnologia per il rilevamento dei marciapiedi, mentre Dott, un altro attore del settore, ha detto che spetterebbe alla polizia far rispettare meglio le regole esistenti. Erwann Le Page, direttore delle politiche pubbliche per Tier, ha confermato che l’azienda limita la velocità dei suoi monopattini a 15 chilometri all’ora per le prime 15 corse.

Il referendum, evidentemente, sarà molto seguito anche al di fuori dei confini parigini. E potrebbe fare giurisprudenza anche in Ticino, dove il tema è pure dibattuto. È notizia di alcuni giorni fa, per dire, che Locarno – tramite il capodicastero cittadino Davide Giovannacci – auspica un giro di vite e nuove norme della circolazione. Auspici, questi, espressi dopo un grave incidente in via Peschiera. In generale, in Svizzera gli incidenti con e-bike e monopattini sono in aumento.

Le polemiche

A Parigi, tornando al caso francese, i sostenitori dei monopattini temono che il modo in cui è stato lanciato il referendum li penalizzi. Se è vero che i sondaggi suggeriscono che il divieto non passerà, l’affluenza alle urne potrebbe rivelarsi un problema. Così un’altra cittadina parigina, sempre a Wired: «Ci sono molte più persone che non usano i monopattini rispetto a quelle che li usano, quindi è probabile che il voto contro sia in maggioranza».

Le aziende produttrici, inoltre, hanno lanciato l’allarme: i seggi allestiti per il referendum saranno troppo pochi. «Ci sarà un solo seggio nel quindicesimo arrondissement, che è grande quanto Bordeaux» ha sentenziato Nicolas Gorse, responsabile tecnologico di Dott.

A monte, sembrerebbe esserci una contraddizione in termini. Se Anne Hidalgo, sindaco di Parigi, intende ridurre sempre di più il numero di automobili in città, un divieto ai monopattini – al netto di quanto detto sul loro ciclo di vita – ha un che di controproducente. Di fatto, il divieto verrebbe visto (anche) come una vittoria dell’auto.