Morte a Solduno, il mistero resta

Continua ad essere avvolto nei meandri della ricerca biologica e degli esami autoptici il mistero sul cadavere del 23.enne ritrovato esanime da almeno un paio di giorni dopo il suo decesso nell’appartamento che occupava a Solduno. Da noi contatti, gli inquirenti non si esprimono prima che l’esito del DNA e dell’autopsia in corso a Losanna non siano arrivati sulle loro scrivanie. E ad oggi non risulterebbe nessun fascicolo aperto contro terzi, anche se al momento del ritrovamento del corpo del giovane Polizia e Ministero pubblico non hanno escluso l’ipotesi di un atto violento e dunque dell’omicidio. Ipotesi che resta sempre valida, così come le altre due sulle quali sono orientate le indagini: un incidente domestico fatale provocato da un malore, piuttosto che un gesto estremo.
Drammatico ritrovamento
Ricordiamo che il corpo senza vita e in evidente stato di decomposizione e con una profonda ferita al viso del giovane di origine argentine, ma con passaporto svizzero, che da qualche anno viveva nel Locarnese, era stato ritrovato giovedì pomeriggio intorno alle 15 dal fratello minore. La madre, allarmata per non avere notizie dal figlio maggiore da qualche giorno, aveva inviato il fratello, appena 18.enne, a controllare l’appartamento al quarto piano di via Muro della Rossa a Solduno occupato da un paio d’anni dalla vittima.
Centauro sempre gravissimo
Il 19.enne motociclista domiciliato in Vallemaggia e di origini nicaraguensi protagonista sabato di un incidente a Maggia è sempre in condizioni gravissime, anchese stabili. L’ultimo bollettino medico di ieri mattina lo danno infatti ancora in pericolo di vita. Dovrebbero essere meno gravi, invece, le condizioni del passeggero della moto, un 19.enne pure lui domiciliato in Vallemaggia. I due, lo ricordiamo, sono stati protagonisti di uno scontro con una vettura, guidata da una 21.enne della regione, sulla cantonale all’altezza di via Al Croséll.



