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Nuova sede della Giustizia: Lugano c’è, con un piano B

Il Municipio ha accettato la richiesta del Consiglio di Stato di congelare per altri sei mesi l’offerta della torre Est – Per evitare di accumulare ritardi, tuttavia, Palazzo Civico procederà come se nella futura struttura di Cornaredo traslocherà l’amministrazione comunale
© CdT/Gabriele Putzu
Nico Nonella
25.07.2025 06:00

Lugano resta in corsa per ospitare la nuova sede della Giustizia. Di fronte alla richiesta, due settimane fa, da parte del Consiglio di Stato, di bloccare le offerte ritenute idonee almeno fino a fine anno, il Municipio ha risposto positivamente, mantenendo dunque aperta la porta.

Una mossa prevedibile ma per nulla scontata: per la Città di Lugano, l’allungamento della procedura potrebbe porre problemi anche su altri fronti, con un effetto a catena su altri progetti, come quello dell’organizzazione logistica dell’amministrazione comunale. Palazzo Civico vuole infatti portare l’amministrazione nella torre Est; se il Cantone dovesse decidere di insediarvi la Giustizia, il trasloco avverrebbe nel comparto EFG in via Peri (ci arriveremo più avanti), con la Città che potrebbe mettere sul mercato l’immobile in via della Posta. Insomma, la mossa del Cantone rischia di rallentare tutta questa pianificazione.

Ed è per questo che, come ci conferma il capodicastero Edilizia pubblica, Raoul Ghisletta, l’offerta torre Est resta sul tavolo ma nel frattempo «la nostra pianificazione va avanti come se dovesse entrarvi l’amministrazione comunale». Interrompere i lavori fino a gennaio non è fattibile poiché comporterebbe ritardi troppo elevati. Certo, proseguire con il piano B (il trasloco) fino a settembre per poi dover virare sul piano A (la Giustizia) potrebbe comportare dei costi per la Città ma questo, conferma ancora Ghisletta, «è un rischio che ci assumiamo». Questo «per dimostrare di voler mantenere la Giustizia a Lugano: vogliamo dare un segnale politico importante, confermando il nostro interesse a costo di fare dei sacrifici».

Con il Cantone se ne parlerà dunque nei prossima i mesi, durante i quali verranno approfondite le offerte selezionate tre le 38 giunte alla Sezione delle Logistica dopo la «grida pubblica» indetta a novembre 2024. Oltre alla torre Est, stando a quanto avevamo potuto appurare, restano in lizza quella dell’ex AIL Servizi (ora Lugano Next SA) e del gruppo ARTISA per via Peri e di Migros per gli spazi in via Pretorio. Ma non solo: il Governo valuterà anche «ulteriori scenari frattanto identificati a livello cantonale». Di quali progetti si tratta? Impossibile avere informazioni al riguardo, almeno per il momento. Ma, stando a nostre informazioni, si tratterebbe (anche) di proposte avanzate negli scorsi giorni dal consigliere di Stato Claudio Zali, che assumerà, alla luce del «mini-arrocco», la conduzione politica del settore Magistratura.

Ma torniamo in centro città. Proprio l’offerta di Lugano Next SA è legata a quella della Città. Un filo che unisce Cornaredo e via Peri: il diritto di compera da 50 milioni di franchi per cinque dei sei blocchi dello stabile EFG in centro città resta a favore di Lugano Next SA e verrà poi parzialmente ceduto alla partecipata a Pro Next SA per quanto concerne due blocchi, i quali verranno acquistati dalla società stessa, mentre gli altri tre – nei quali potrebbero appunto entrare la Giustizia oppure anche l’amministrazione comunale – verranno sicuramente acquistati da un’altra entità vicina, alla quale verrà ceduto il rispettivo diritto di compera. Riflessioni sono in corso anche all’interno della holding Lugano Next, che dovrebbe discuterne nella giornata di oggi.  

I quattro blocchi

La riorganizzazione della Giustizia, annunciata lo scorso novembre, si basa su quattro blocchi. E meglio: Blocco 1 «Filiera penale» (Ministero pubblico, Magistratura dei minorenni, Ufficio del giudice dei provvedimenti coercitivi e Polizia cantonale); Blocco 2 «Tribunale di appello» (Tribunale di appello, Tribunale di appello, Sede Ordine degli avvocati); Blocco 3 «Preture e Preture di protezione» (Pretura civile e futura Pretura di protezione di Lugano); Blocco 4 «Servizi amministrativi» (Ufficio di esecuzione, Ufficio dei fallimenti e Ufficio del registro fondiario). Nel processo di riorganizzazione rientra anche la ristrutturazione dell’attuale Palazzo di Giustizia (che dovrebbe ospitare la Magistratura inquirente e la Polizia), dovendo dunque trovare delle sedi transitorie così da poter risanare completamente l’edificio in centro Città.

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