Quell'ampliamento da 29 milioni

Da 78 a 100 posti letto. Trenta nuove camere, tutte singole. Una ventina di posti di lavoro aggiuntivi. Ed un investimento di 28-29 milioni di franchi. Ecco, in numeri, la seconda fase di ampliamento della Residenza Visagno, la casa anziani di Claro, che sarà realtà nel 2029. A 32 anni dall’inaugurazione della struttura in cui, attualmente, sono impiegati 140 collaboratori. I primi dettagli sono stati svelati oggi alla stampa dai vertici dell’istituto, i quali parallelamente hanno depositato a Palazzo Civico a Bellinzona la domanda di costruzione, in pubblicazione fino al 16 gennaio. La speranza, ovviamente, è che non vi siano opposizioni. In quel caso la licenza dovrebbe essere rilasciata in primavera; ed entro fine 2026 verranno approvati i crediti da parte del Consiglio consortile e del Gran Consiglio. Il Cantone parteciperà alla spesa con una decina di milioni.

«Offerta moderna»
L’ampliamento (con ristrutturazione) è inevitabile alla luce della Pianificazione integrata che prevede - con orizzonte il 2030 - per il Bellinzonese e le valli una necessità di ulteriori 154 posti. La parte del leone la farà la Città grazie alla casa anziani che intende costruire (100 unità) in sostituzione della vetusta Greina. «Riteniamo che con questo intervento, che segue la realizzazione della nuova ala aperta nel 2010, vanteremo un istituto con un’offerta moderna ed adeguata per i prossimi decenni. Durante i lavori non verrà interrotta la normale attività del complesso», ha affermato Alberto Pellanda, già sindaco di Riviera, presidente della Delegazione consortile. Ente che è stato affiancato, in qualità di consulenti, dallo studio Masotti & Associati nella persona dell’ingegnere Fabio Pifferini. Secondo il direttore della casa anziani Samuele Enderli, in carica da un lustro, il profilo dei residenti negli ultimi decenni è radicalmente cambiato: «Sono più fragili e, di conseguenza, la presa a carico è più complessa. Già oggi siamo stretti con gli spazi. Servono più comfort e camere singole affinché si possa portare avanti un modello sociosanitario avanzato. Nel contempo andranno risanati gli impianti e le strutture presenti nel corpo principale della casa anziani, adeguandosi alle norme vigenti. Verrà creato un posteggio sotterraneo per i visitatori ed il personale». Da notare che nel 2010, quando era stato portato a termine il primo ampliamento, si era trattato unicamente di aggiungere dei posti letto, in particolare ricavando un’unità abitativa per gli ospiti con problemi cognitivi o comportamentali.

Il contributo cantonale
Concretamente si prevedono due blocchi ex novo che verranno edificati a monte dell’istituto originario progettato dagli architetti Lorenzo Orsi ed Ivan Fontana, che si occuperanno del futuro cantiere. Trenta le camere che verranno ricavate su tre piani (costruzione in legno, con un impianto fotovoltaico sul tetto) unitamente ad uno spogliatori per le collaboratrici. Oltre al contributo cantonale e a quello del mandato di prestazione, vi sarà una partecipazione pure dei tre Comuni che formano il Consorzio (Riviera, Arbedo-Castione e Bellinzona).

