«Rabadan, una tradizione che rimane viva e vegeta»

Anche se è appena iniziato l’autunno, a Bellinzona è già tempo di pensare al carnevale e di svelare le prime novità dell’edizione 2025 del Rabadan. È stato questo il focus dell’assemblea della Società Rabadan, riunitasi questa sera nella sua sede di Carasso. A dare il benvenuto alla sala gremitissima e animata da un clima allegro e conviviale, Giovanni Capoferri, presidente del Comitato. «Ringrazio tutti i soci, perché è merito loro se la storia e la tradizione del Rabadan possono continuare». Una tradizione che è viva e vegeta, ha sottolineato il presidente, «capace di coinvolgere un pubblico sempre più variegato. Anche nell’edizione di quest’anno che, nonostante le serate di pioggia, ha registrato quasi 140.000 presenze».
Un logo tutto nuovo
In quest’ottica - ha sottolineato - sono importanti comunicazione e condivisione dell’esperienza a Bellinzona, anche via social. Un punto da cui Capoferri è partito per presentare due novità di quest’anno. Innanzitutto un rinnovato sito web (www.rabadan.ch), punto di riferimento per pubblico, carri, gruppi, guggen, sponsor, volontari e autorità: «Con una gestione digitale più efficiente velocizzeremo tutto il sistema». Accanto al sito, un’altra novità - quella che salta più all’occhio -, il rinnovamento nella grafica del celebre logo carnascialesco. La «R» simbolo del Rabadan resta troneggiante ma cambia leggermente il suo aspetto. Al posto del decoro ondulato delle «chiacchiere» attorno all’occhio compariranno dei glitter (brillantini, n.d.r.) e delle lunghe ciglia. Il tutto arricchito dai toni accesi del turchese e del giallo e da altri brillantini, per un’atmosfera dagli echi brasiliani: «Vogliamo dare ancora più allegria, grinta e freschezza alla manifestazione».
Appuntamenti confermati
Per quanto riguarda le altre novità dell’edizione 2025, la numero 162, Capoferri ha preferito non sbottonarsi troppo: «I dettagli verranno comunicati più avanti, adesso è troppo presto. Ci vuole ancora un po’ di pazienza ma noi ci stiamo lavorando». Ciò che è certo, però, è che la nuova edizione - in programma dal 27 febbraio al 4 marzo - sarà in linea con le precedenti. Verranno dunque riproposte tutte le manifestazioni durante le sei giornate e anche le rispettive serate di festa. «Speriamo che quest’anno il tempo sia clemente, visto che il carnevale cade un po’ più tardi». Maltempo che, in ogni caso, non ha fortunatamente guastato più di tanto il successo dal Rabadan 2024, ha ribadito Capoferri: «I nostri conti sono stati chiusi in positivo».
Infine anche il sire Renato Dotta, in carica da oltre un decennio, ha portato il proprio saluto all’assemblea e ringraziato commosso la sua affezionata Corte. «In fondo - ha chiosato Capoferri - non si arriva a 162 edizioni se non c’è un po’ di magia».