L'appello

«Rive del Verbano libere per tutti»

L’associazione Rive libere della Svizzera italiana torna alla carica sull'accesso pubblico al sentiero che costeggia il lago tra Minusio e Tenero
Transenne «abusive» a Tenero © MAD/Associazione Rives publiques-Sez. Ticino
Red. Locarno
28.07.2025 23:30

L’associazione Rive libere della Svizzera italiana (RLSI) torna alla carica al riguardo del sentiero che costeggia il lago tra Minusio e Tenero. Dopo aver richiesto un parere giuridico che conferma come, in quanto demanio pubblico, le rive lacustri debbano restare liberamente accessibili (salvo comprovate eccezioni), l’associazione ha scritto al Consiglio di Stato, ai Municipi di Minusio e Tenero, e al Centro sportivo nazionale della gioventù. Nella missiva si chiede una revisione della convenzione del 7 maggio 2019 che regola l’accesso al sentiero delle rive tra i campeggi di Mappo e Campofelice. Questa convenzione limita l’accesso alla riva del lago alla sola stagione invernale, da ottobre a Pasqua, «contraddicendo i principi fondamentali del diritto pubblico e del demanio». In concreto, durante la stagione estiva il tratto di riva resta chiuso da cancelli e recinzioni che impediscono il passaggio, privando la cittadinanza di un bene che, per legge, dovrebbe essere sempre accessibile.

Le norme sono chiare

La normativa federale e cantonale, rileva l’associazione, è chiara: «i laghi e le loro rive appartengono al patrimonio collettivo e il loro utilizzo deve essere garantito secondo la destinazione pubblica. Nessun privato né ente può limitarne l’accesso». Quanto previsto dalla convenzione è, sempre secondo, RPSI si tratta viola manifestamente la legalità. Per questo l’associazione chiede l’adeguamento della convenzione del 2019, garantendo l’accesso al sentiero tutto l’anno, nonché la rimozione degli ostacoli fisici che oggi bloccano il passaggio.

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