Val Mara

Rovio, servono più soldi per il progetto che non si farà

Sala multiuso: il Municipio chiede un ulteriore credito di 56 mila franchi per «chiudere i conti di progettazione»
© CdT/Chiara Zocchetti
Valentina Coda
24.05.2025 06:00

Mettiamola così: il progetto è morto e sepolto, il credito invece è vivo e vegeto. O perlomeno quella 'piccola' parte che ne resta. Torniamo a parlare della sala multiuso in piazza Fontana a Rovio, il cui progetto di ristrutturazione, l’anno scorso, era naufragato in votazione popolare. I cittadini di Val Mara avevano deciso che no, non valeva la pena spendere 990.000 franchi per mettere sotto lo stesso tetto vari servizi comunali. A poco più di un anno di distanza, all’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale di Val Mara in agenda il 2 giugno, è spuntata una richiesta di credito suppletorio di 56.000 franchi per la progettazione definitiva della ristrutturazione della sala multiuso di Rovio. Niente paura, il Municipio non ha intenzione di 'riesumare' il progetto. Piuttosto, è un credito di «chiusura dei costi di progettazione» ci conferma il sindaco, Jgor Zocchetti. In buona sostanza, il progetto è stato fatto, ma bisogna pagare anche colui che ha fatto il lavoro. «All’inizio è stato allestito un progetto, che è poi stato rivisto dall’Ufficio beni culturali con il conseguente aumento dei costi. Questo è stato l’inghippo», prosegue Zocchetti, che fa riferimento all’ex Ufficio tecnico di Rovio, il quale (la facciamo breve) durante una richiesta cantonale di complemento di informazioni non aveva tenuto in considerazione il perimetro di rispetto della chiesa adiacente (questo è uno dei vari motivi dell’aumento dei costi). «Dopo la votazione popolare ci siamo così presi del tempo per capire cosa fare con la sala multiuso – prosegue –. Magari, poteva tornare in linea di conto una ristrutturazione più light oppure una demolizione (alcuni l’avevano richiesta per lasciare più spazio alla piazza), abbiamo valutato più scenari e poi deciso di congelare il progetto». Il messaggio municipale con la richiesta di credito, dopo le domande dalla Gestione e le risposte dell’Esecutivo, ha trovato il favore dei commissari. Dopo il referendum, comunque, nell’edificio di piazza Fontana il Municipio ha fatto il minimo per mantenere alcuni servizi, ovvero lo sportello multifunzionale e l’Ufficio assistenza sociale. 

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