L'approfondimento

Se ad abbattere i droni russi è un amico: la Bielorussia

Lo scorso settembre, le autorità militari di Minsk hanno avvisato la controparte polacca e lituana dell'arrivo dei velivoli – Non solo, il presidente Lukashenko sarebbe stufo delle continue intrusioni
Marcello Pelizzari
07.10.2025 13:30

Lo scorso settembre, la Polonia ha abbattuto – per dirla con il primo ministro Donald Tusk – «un gran numero di droni russi» nel proprio spazio aereo. Rilanciando, di riflesso, le discussioni attorno agli Articoli 4 e 5 del Patto Atlantico. Ad avvisare le autorità militari polacche, quella notte, è stato un ufficiale bielorusso. Il quale, riferisce RFE/RL, ha alzato la cornetta e, attraverso una linea dedicata, ha appunto riferito dell'arrivo di droni alla controparte. Anche i militari lituani, leggiamo, sono stati avvisati.

La Bielorussia, sia geograficamente sia, diciamo, politicamente, si trova nel mezzo. La Russia, infatti, sta intensificando il suo sforzo bellico in Ucraina. Utilizza, nello specifico, lo spazio aereo di Minsk per far transitare i suoi droni. Di qui la situazione, scomoda, in cui si ritrova l'ex repubblica sovietica: che fare? Abbattere i droni, mandarli fuori rotta, avvisare i Paesi confinanti? Tutte e tre le cose insieme? E ancora: alla Russia sta bene che Minsk mantenga un atteggiamento collaborativo rispetto all'Occidente?

Secondo un'analisi di RFE/RL, dal luglio 2024 almeno 700 droni russi sono entrati nello spazio aereo bielorusso. Non sappiamo, per contro, quanti di questi droni siano stati abbattuti o intercettati dai militari di Minsk. I media statali e il governo hanno riferito di pochi, pochissimi casi sin qui. Ma esistono almeno una dozzina di testimonianze, sui social, che parlano di carcasse di drone ritrovate su suolo bielorusso. Nell'agosto del 2024, ad esempio, un jet bielorusso ha intercettato e abbattuto un drone kamikaze nella regione di Homel. Si tratta del primo caso, conosciuto, in cui Minsk ha deliberatamente intercettato un drone russo. 

La Bielorussia, come noto, è stata usata dalla Russia per testare le capacità di reazione della NATO e, nell'ambito della guerra di aggressione in Ucraina, come base per le offensive verso Kiev. Artsyom Shraybman, analista politico bielorusso, ha spiegato a RFE/RL che i droni russi spesso finiscono per volare, senza controllo, nello spazio aereo di Minsk. «Ed è una priorità di Alexander Lukashenko, non di Mosca, far sì che questi droni non cadano sulle teste dei cittadini bielorussi». Shraybman si è spinto oltre, affermando che il presidente bielorusso sarebbe stufo, per non dire altro, delle continue intrusioni di droni russi nel suo spazio aereo. 

Quanto ai contatti fra i militari bielorussi e la controparte polacca e lituana, nessuno sin qui si è espresso apertamente sulla questione. Il lituano Karolis Aleksa, vice-ministro della Difesa, lo scorso 17 settembre ha confermato che il canale fra Lituania e Bielorussia è sempre rimasto aperto, «ma questo non significa che Minsk sia un nostro alleato o un nostro partner». Sospeso fra (timide) aperture verso l'Occidente e legami storici con Mosca, Lukashenko si è rivolto a Vladmir Putin per sedare le proteste di massa esplose in seguito alle elezioni dell'agosto 2020. L'esclusione di dieci candidati dell'opposizione e le diffuse accuse di manipolazione dei risultati elettorali, ricordiamo, furono causa di proteste in tutto il Paese. L'aiuto di Putin fu visto e interpretato come uno spartiacque, con la Bielorussia che, da allora, è in pianta stabile nell'orbita russa. Ciò detto, Lukashenko ha resistito alle pressioni del Cremlino e, finora, si è sempre rifiutato di sostenere lo sforzo bellico di Mosca in Ucraina inviando truppe sul terreno. 

Ora, come detto, i droni russi che solcano i cieli bielorussi rappresentano un altro, possibile terreno di scontro o, quantomeno, tensione. Oleksiy Izhak, analista presso il National Institute for Strategic Studies di Kiev, al riguardo ha detto: «Appare evidente che, finché la Bielorussia non usa le sue truppe in questa guerra e non concede il fianco per un attacco diretto della Russia alla NATO, Minsk può passare come Paese neutrale. E nessuno, dall'Occidente, si sognerebbe di toccare la Bielorussia». Lukashenko, da parte sua, sta cercando di mantenere un basso profilo sulla questione droni, sia per non spaventare la popolazione né per rivoltarla contro Mosca. Le autorità, non a caso, hanno rastrellato i social a caccia di video e post che riferiscono di intrusioni dello spazio aereo. Nell'ottobre del 2024, una donna di Kalinkavichy, una cittadina del sud, era stata accusata di diffondere panico e disinformazione dopo aver postato, su una chat municipale, il video di un drone che si schiantava. L'incidente era stato catturato da una telecamera di sorveglianza installata a casa sua.