L'idea

Se il chatbot diventa il nostro assistente di guida

L’intelligenza artificiale e le sue applicazioni, sulla scia di ChatGPT, continuano a correre e puntano direttamente all’industria automobilistica – General Motors sta pensando a una versione di ChatGPT specifica per le necessità dei guidatori
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Red. Online
16.03.2023 10:15

ChatGPT ormai è ovunque. Negli ultimi tempi non si fa altro che parlare del chatbot creato da OpenAI che, grazie a un’intelligenza artificiale sempre più “colta” e allenata, sta spianando la strada a tutta una serie di nuove prospettive, come anche la possibilità di conversare con Padre Pio. E se in molti – tra cui Elon Musk – stanno già pensando a creare delle alternative a ChatGPT, altri, come le grandi banche, stanno invece correndo ai ripari, prendendo misure nei confronti dell’IA. Ma le strade ancora percorribili da ChatGPT non si stanno di certo esaurendo, anzi. Sembrano moltiplicarsi. E l’ultimo approdo dell’intelligenza artificiale creata da OpenAI sarebbe niente meno che il settore automobilistico. Vediamo meglio insieme di che cosa si tratta.

Una nuova versione specifica

Questo nuovo utilizzo vedrebbe infatti l’IA impegnata come un vero e proprio assistente digitale di guida in-car. O almeno questo è il progetto a cui sta lavorando General Motors, secondo una notizia anticipata da Semafor. Voce confermata poi dalla stessa GM con le parole del vicepresidente Scott Miller: «ChatGPT sarà in tutto». L’idea ponderata da General Motors, che ha stretto in tal senso un accordo con Microsoft, è quella di basarsi sugli stessi modelli che regolano l’apprendimento automatico del sistema di ChatGPT e di metterli al servizio degli automobilisti. Ma in una chiave specifica, orientata sul mondo dei motori. In sostanza, un’intelligenza artificiale con un livello di approfondimento studiato appositamente sulle vetture, che possa fornire risposte utili al guidatore, con un buon livello di precisione in materia.

Serve il meccanico? Ci pensa il chatbot

L’applicazione dell’intelligenza artificiale è quindi studiata, in questo caso, per affiancare il guidatore come un vero e proprio assistente di guida, come riporta Wired. E aiutarlo a far fronte a qualsiasi difficoltà. Dalle domande tecniche sul funzionamento dei veicoli e sulle relative problematiche, alle informazioni più pratiche su come fare – ad esempio – per cambiare una gomma bucata. Il simil-ChatGPT in questo caso potrebbe venire in nostro soccorso con le sue risposte basate sulla sua “sapienza” virtuale oppure rimandandoci a un pratico tutorial su internet. Non di meno, il chatbot si metterebbe anche a disposizione per aiutarci a prenotare una visita dal meccanico quando una revisione o una riparazione si rendono necessarie. Insomma, un piccolo aiutante tuttofare che potrebbe rivelarsi molto utile.

Una gestione migliore di tutto il veicolo

Una vera e propria innovazione in campo digitale che dovrebbe in futuro coinvolgere tutti gli aspetti della gestione del veicolo, andando al di là delle funzioni tecnologiche già esistesti nelle nostre auto. Come ha spiegato un portavoce di General Motors: «Questo cambiamento non riguarda soltanto una singola funzionalità, come potrebbe essere l'evoluzione dei comandi vocali, ma significa che i clienti possono aspettarsi che i loro veicoli futuri siano molto più capaci e aggiornati nel complesso quando si tratta di tecnologie emergenti». Un sodalizio, quello tra GM e Microsoft, che guarda dritto al futuro. Staremo a vedere se questa nuova applicazione del chatbot diventerà realtà.

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