Bellinzona

«Sfruttiamo la fine dell’estate per attirare i grandi eventi»

I migliori boscaioli svizzeri ed europei si sfideranno nella capitale dal 27 settembre in diverse competizioni – Juri Clericetti: «Organizzare manifestazioni di questo genere è un esercizio importante per la Città e per tutta la regione»
© STIHL TIMBERSPORT
Irene Solari
18.09.2024 21:00

L’anno scorso, proprio in questo periodo, Bellinzona si apprestava a celebrare la Festa federale della musica popolare. Il centro storico, decorato con bandierine dei cantoni e strumenti musicali giallo brillante, era stato pacificamente invaso da turisti e visitatori. Ben 80.000 le persone che si erano ritrovate nella capitale in quei giorni. Un record. Quest’anno, sempre a fine settembre, un altro evento molto amato da pubblico, appassionati e curiosi si sta profilando all’orizzonte. Parliamo del Pentathlon del boscaiolo e dei Campionati svizzeri ed europei di Timbersport (competizioni sportive dedicate al taglio della legna, n.d.r.) uniti dall’evento «A Bellinzona spacchiamo», organizzato dalla Città insieme a Stihl Timbersport, che farà tappa al Parco Urbano da venerdì 27 a domenica 29 settembre. Anche se un paragone diretto tra le due manifestazioni non è fattibile, ci si può comunque domandare se vi sia l’idea di rendere ancora più attrattiva la capitale sfruttando questa finestra temporale di fine settembre, prima dell’inizio dei grandi eventi autunnali.

Attese 7 mila persone

Partiamo proprio dall’appuntamento che attirerà in città i migliori boscaioli svizzeri ed europei. Anche se è ancora un po’ presto per avere un quadro completo delle prenotazioni nelle strutture alberghiere, qualcosa si può già notare, spiega Juri Clericetti, direttore dell’OTR Bellinzonese e Alto Ticino. «Certamente parliamo di un evento meno grosso rispetto a quello della Festa federale della musica popolare, per questo ci aspettiamo sui tre giorni tra le 5 mila e le 7 mila persone». Cifre ben diverse ma, fatte le dovute proporzioni, si parla comunque di un buon numero di visitatori. Non tutti però si fermeranno a passare la notte nelle nostre strutture, specifica di direttore dell’OTR: «Tanti verranno a seguire le giornate dal Ticino, dall’Italia o dai cantoni vicini e poi torneranno a casa alla sera, mentre molti altri rimarranno a pernottare nelle nostre strutture».

Prenotazioni tardive

Da un giro d’orizzonte tra gli alberghi di Bellinzona e dintorni sembra, almeno per il momento, emergere questa tendenza: «Le strutture non sono ancora completamente piene», spiega Clericetti. «Abbiamo già ricevuto naturalmente le prenotazioni da parte di addetti ai lavori, atleti, concorrenti e giurati che si fermeranno qui per tutti e tre i giorni. Un paio di alberghi sono stati riempiti ma non tutti». È in ogni caso possibile che queste prenotazioni arrivino tardivamente, «anche un po’ in extremis». La tendenza è, come spesso succede, quella di attendere fino all’ultimo a dipendenza anche delle condizioni meteo, rileva il nostro interlocutore.

Un banco di prova

Prima di entrare nel vivo della stagione autunnale con tutti i suoi eventi, puntare su una manifestazione di forte richiamo che faccia da apripista può essere la direzione in cui muoversi? «Avere eventi del genere, come ‘A Bellinzona spacchiamo’, in questo periodo di fine settembre è sicuramente interessante», risponde Clericetti. «Anche per aiutare la città a profilarsi e specializzarsi nell’organizzazione di questi grandi eventi». «La Festa federale della musica popolare è stata un esempio di enorme lavoro fatto per l’organizzazione di un apparato che potesse ricevere e ospitare eventi di questo genere, sia a livello di infrastrutture che di accoglienza». E Clericetti è soddisfatto del banco di prova: «È stato un esercizio importante sia per la Città che per noi. Utilissimo anche per prepararci e allenarci in vista di altri eventi». Un allenamento che, come detto, porta su più livelli: «Possiamo organizzare le grandi manifestazioni perché, in particolare grazie alla Città, abbiamo un apparato organizzativo solido e ben strutturato. E, in questo modo, possiamo puntare a diventare un punto di riferimento in tal senso».

Coinvolgere le valli

A questo proposito, volgendo lo sguardo verso l’anno prossimo e spostandoci geograficamente un po’ più a nord, troviamo un altro grande evento: la Festa di tiro cantonale che, a dispetto del nome, è una manifestazione non solo limitata al Ticino ma, anzi, capace di interessare e attirare persone da tutta la Svizzera. «La festa si svolgerà su tre fine settimana e speriamo di riuscire ad arrivare a 6-7 mila visitatori, tra partecipanti e accompagnatori». E questo anche in una prospettiva di coinvolgimento del territorio, visto che ad essere protagoniste saranno le nostre valli: Leventina, Blenio e Riviera. «Effettivamente, l’organizzazione di questi eventi ci serve ad incrementare l’affluenza turistica sia in Città che nelle valli, generando importanti ricadute economiche e dando visibilità a tutta la nostra destinazione».