Ai ricchi sposarsi in Svizzera non conviene

BERNA - Il matrimonio, bello per il cuore, meno bello per il borsellino? Il tema della cosiddetta «penalizzazione fiscale» dei coniugi occupa da tempo la politica. Nel febbraio dell'anno scorso un'iniziativa popolare PPD che voleva abolirla è stata respinta per poco (50,8%).
Ora, un recente studio di Avenir Suisse allarga per la prima volta l'osservazione al carico fiscale completo – oltre all'imposta federale, quella cantonale e comunale – e conferma che la penalizzazione del matrimonio è limitata a talune fasce di reddito. In particolare, esiste soltanto per le coppie benestanti: uno svantaggio pari al 10% o superiore si riscontra solo per i coniugi con un doppio reddito pari in totale ad almeno 18.300 franchi al mese (somma raggiunta dal 10% delle economie domestiche in Svizzera). Per la classe subito sotto (entrate mensili lorde tra 15.100 e 18.300 franchi) la differenza con i concubini arriva al 9%.
Per tutte le altre classi di reddito invece il matrimonio si rivela vantaggioso anche per il borsellino: in particolare per i redditi più bassi, ma anche per quelli medi che guadagnano circa 200 franchi al mese sulle tasse. Il 60% delle coppie ha quindi un «bonus coniugale» del 10% o superiore.
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