Atto di terrorismo a Morges

(Aggiornato alle 16.50) - Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) aveva assunto la direzione delle indagini per l’omicidio di un portoghese di 29 anni avvenuto sabato sera a Morges, nel canton Vaud, perché si sospettava che il caso fosse legato al terrorismo. Il presunto assassino ha ora confessato il crimine, riporta la RTS. Secondo la tv romanda, l’uomo - un 27.enne già coinvolto come imputato in un procedimento penale condotto dal MPC e persona nota al Servizio delle attività informative della Confederazione dal 2017 - avrebbe agito per «vendetta contro lo Stato svizzero e per vendicare il Profeta». Si tratterebbe dunque di un atto di terrorismo, come già ipotizzava il Ministero pubblico della Confederazione (MPC).
Il precedente
Il 26.enne, un giovane mentalmente squilibrato e sospettato di radicalizzazione con doppia cittadinanza svizzero-turca, era stato incarcerato nell’aprile 2019 dopo aver tentato di dare fuoco a una stazione di servizio di Prilly (VD), nel suo quartiere. Dal presunto incendio intenzionale alla stazione di servizio del 2019 l’uomo si trovava in detenzione preventiva. La carcerazione era stata più volte prolungata dal giudice dei provvedimenti coercitivi (GPC), prima su richiesta del ministero pubblico del Canton Vaud e, dopo l’assunzione del procedimento da parte del MPC, su richiesta di quest’ultimo.
Le condizioni
Nel luglio 2020 il GPC competente ha ordinato la scarcerazione dell’interessato in seguito a un’istanza del MPC, che si basava in particolare su una perizia psichiatrica. La scarcerazione era condizionata a diverse misure sostitutive tra cui il divieto di uscita notturna, l’obbligo di annunciarsi e il divieto di porto d’armi.
Finora nessuna violazione
Fino a sabato scorso, data dell’omicidio per strada a Morges, l’MPC non è venuto a conoscenza di alcuna violazione delle misure sostitutive imposte, che avrebbe giustificato una nuova incarcerazione. In seguito ai fatti dello scorso fine settimana, la procura federale ha esteso il procedimento penale aperto nell’aprile 2019 alle fattispecie di omicidio intenzionale e assassinio. Il 26.enne è stato provvisoriamente arrestato domenica; il MPC ha presentato una domanda di carcerazione preventiva al GPC competente.