Cassa malati

«Dal Ticino lamentele sui premi, ma non un maggiore impegno nel risparmio»

Inflazione, crisi energetica, aumento dei premi: il consumatore elvetico è in difficoltà — Ne abbiamo parlato con Felix Schneuwly, portavoce di Comparis — «Una crisi simile alla grande recessione: ecco i nostri consigli»
© CdT/Chiara Zocchetti
Giacomo Butti
06.10.2022 17:23

Inflazione, crisi energetica, aumento dei premi di cassa malati. Sarà un'espressione abusata, ma questa è davvero la "tempesta perfetta" per il consumatore elvetico. Negli ultimi mesi il costo della vita si è fatto sempre più pesante sulla busta paga e le cose non sembrano destinate a migliorare nel breve termine. Anzi. Cosa stanno facendo gli svizzeri per risparmiare? E quali sono i consigli migliori? Ne abbiamo parlato con Felix Schneuwly, portavoce del servizio di confronto dei prezzi Comparis. 

Come nella grande recessione

All'orizzonte, dicevamo, vediamo avvicinarsi una tempesta perfetta. «Inflazione e crisi energetica, unite all'aumento dei premi di cassa malati, preoccupano fortemente le persone», conferma Schneuwly. «Ogni giorno riceviamo molte mail che chiedono come risparmiare in questo momento di crisi». Un numero di richieste senza precedenti? «Nel periodo della grande recessione, l'ultima grande crisi bancaria degli anni '10 del 2000, eravamo in presenza di una situazione simile: una crisi economica generale che ha portato anche un forte aumento dei premi di cassa malati». Il portavoce di Comparis spiega quindi le ragioni: «In entrambi i casi, la politica ha fatto pressione alle casse malati per abbassare le proprie riserve. Peccato, poi, che quando di queste riserve ve n'era bisogno, non esistevano più, semplicemente. Simili capitali devono esistere proprio per fare i conti con costi straordinari, come quelli dell'era COVID. Il risultato? Non avremmo avuto questo forte aumento dei premi di cassa malati se queste non fossero state forzate a ridurre le proprie riserve negli anni precedenti. La situazione attuale è dunque un errore della politica».

La crisi attuale? Simile a quella della grande recessione
Felix Schneuwly, portavoce di Comparis

Ma parliamo di numeri. Cosa succede quando la popolazione è confrontata a tempi di crisi? «Quando l'economia è stabile e i premi non variano, poche persone decidono di cambiare cassa malati. Parliamo solitamente di un 6% degli assicurati. Se, invece, ci sono forti aumenti dei premi, il discorso cambia. La crisi del 2010 aveva causato uno spostamento record del 12%. Con le difficoltà che stiamo affrontando prevediamo che una percentuale di assicurati attorno al 10% opterà per un cambio di cassa malati».

© CdT/Chiara Zocchetti
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Lamentele, ma poco risparmio

Ma Comparis non si occupa solo di mettere a confronto i prezzi delle casse malati. Sul sito si analizzano anche le assicurazioni auto o le ipoteche, fino ad arrivare ai tariffari di internet, TV e rete fissa. La crisi ha spinto la popolazione svizzera a cercare il risparmio anche in questi differenti campi? «Abbiamo constatato un aumento delle iscrizioni e delle attività di comparazione, ma non al livello delle casse malati. Abbiamo molti contatti con simili piattaforme in Germania e Inghilterra e lì abbiamo osservato che, in confronto alla Svizzera, c'è una tendenza maggiore a risparmiare ogni centesimo in tutti i campi. Qui, sarà brutto da dire, i consumatori sono più ricchi e non tengono d'occhio con altrettanta attenzione ogni singola spesa. L'inflazione poi è più bassa che nei Paesi vicini, quindi non c'è ancora questa propensione».

Già, ma non tutti, in Svizzera, sono ricchi allo stesso modo. E il Ticino, in particolare, è la regione più povera: se il salario mediano elvetico, secondo i dati più recenti, è di 6.654 franchi, quello del nostro cantone si ferma a 5.546. Con meno soldi in tasca, tendono quindi a essere più attivi nella ricerca del risparmio? I ticinesi sono i più presenti sulle piattaforme come Comparis? «La critica sul sistema delle casse malattie è molto più forte in Romandia e Ticino che nei cantoni germanofoni», concede Schneuwly, «eppure in queste due regioni non abbiamo registrato grandi differenze nella tendenza a economizzare». Insomma, alle maggiori difficoltà economiche non sembra corrispondere un proporzionato sforzo per contrastarle.

Romandia e Ticino hanno criticato maggiormente il sistema delle casse malattie, ma rispetto ai cantoni germanofoni non abbiamo registrato, nelle due regioni, grandi differenze nella tendenza a economizzare
Felix Schneuwly, portavoce di Comparis

Come risparmiare

Quali, dunque, i consigli di Comparis per "tagliare" dove si può? «I suggerimenti sono sempre gli stessi. L'aumento medio dei premi non dice nulla di quanto, individualmente, si può risparmiare. Per questo è importante il confronto. I prezzi vanno comparati e, quando si ha un'idea migliore sui costi, va analizzato anche il gradimento medio per le differenti casse malati, così da scegliere quella dal più efficiente rapporto costi/soddisfazione». Ai più anziani, Schneuwly raccomanda: «Bisogna accettare la possibilità di doversi assicurare con due due casse malati diverse. Agli anziani è preclusa la possibilità di cambiare la complementare, per questo il risparmio va fatto sull'assicurazione di base, anche cambiandola se necessario. Non bisogna aver paura del lavoro amministrativo, è gestibile».

Gli anziani non devono aver paura di ricorrere a due casse malati diverse: il risparmio può essere fatto nell'assicurazione di base
Felix Schneuwly, portavoce di Comparis

E se non si vuole cambiare cassa malati? «In questo caso va gestita la franchigia. La scelta deve essere fatta tra i due estremi: o si sceglie la più bassa, quella da 300 franchi, o la più alta, quella da 2.500. Le vie di mezzo non sono abbastanza redditizie». Come scegliere? «Chi, annualmente, in prestazioni mediche consuma meno di 2.500 franchi, dovrebbe scegliere la franchigia più alta, così da pagare premi più bassi. Per chi invece tende a superare i 2.500, è conveniente avere la franchigia più bassa. Una differenza sul premio mensile che, consiglia Schenuwly, «va messa da parte». Questo perché, «se si dovesse avere improvvisamente bisogno di un medico o di un ricovero all'ospedale, è meglio avere a disposizione del denaro per coprire l'importo massimo della partecipazione ai costi, che con la franchigia più alta tocca i 3.200 franchi all’anno, mentre con quella più bassa è di 1.000 franchi».

Altri consigli? «È importante saper scegliere anche tra i cosiddetti "modelli alternativi" per limitare i costi. Un esempio è la "telemedicina" (Telmed) che consiste semplicemente nel telefonare al medico per un consulto più rapido e gratuito, e a quel punto valutare se è necessaria una visita in casi gravi. Per tagliare i costi (sconto sui premi del 15-20% come nel caso delle consultazioni telefoniche, ndr) c'è poi il classico modello del "medico di famiglia" o quello dei centri sanitari (HMO). Attualmente le casse malattia forniscono anche altre opzioni, come quella di recarsi in farmacia quale primo punto di contatto nel caso di problemi di salute». 

Il portavoce di Comparis conclude con un piccolo trucco (per chi se lo può permettere): «Pagare in anticipo (a gennaio) i premi per tutto l'anno fornisce un piccolo sconto sulla somma totale».

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