Gli americani: «Grazie all'ineguagliabile abilità negoziale di Trump, ridurremo il deficit»

Dopo la Svizzera – con la conferenza stampa di Guy Parmelin e Helene Budliger Artieda – anche gli Stati Uniti si esprimono sulla dichiarazione d'intenti che prevede la riduzione al 15% dei dazi. L'ambasciatore Jamieson Greer ha rilasciato una dichiarazione a seguito dell'annuncio del presidente Trump di un «accordo quadro storico con la Svizzera».
«L'ineguagliabile abilità negoziale del presidente Trump continua a dare risultati positivi per il popolo americano», ha affermato l'ambasciatore Greer. «Questo accordo abbatte le barriere commerciali di lunga data che hanno frenato gli esportatori statunitensi e garantisce miliardi di nuovi investimenti sul suolo americano, investimenti che genereranno migliaia di posti di lavoro ben retribuiti in ogni stato. Questo accordo si basa sul successo della politica commerciale America First, correggendo gli squilibri commerciali cronici, aprendo nuovi mercati per i prodotti statunitensi e accogliendo massicci investimenti svizzeri per contribuire a ridurre il nostro deficit nel settore farmaceutico e in altri settori chiave. Ringrazio i miei omologhi svizzeri (e del Liechtenstein) per la loro collaborazione e il loro impegno nel raggiungere un commercio reciproco con gli Stati Uniti».
La dichiarazione congiunta
Attraverso la dichiarazione congiunta, «i partecipanti (Stati Uniti, Svizzera e Liechtenstein, ndr.) intendono creare relazioni commerciali dinamiche ed equilibrate su base reciproca e vantaggiosa per entrambe le parti, con l'obiettivo di creare posti di lavoro di qualità e ben retribuiti e favorire la crescita economica nei loro mercati. I partecipanti condividono il desiderio di rendere il commercio più equo, più facile e più sostanziale. I partecipanti condividono inoltre il desiderio di promuovere catene di approvvigionamento sicure e resilienti e un ambiente commerciale favorevole per attrarre investimenti di alta qualità e affidabili. La Svizzera intende adottare misure per riequilibrare il proprio commercio con gli Stati Uniti, tra cui l'acquisto di beni statunitensi, l'agevolazione degli investimenti negli Stati Uniti e l'eliminazione delle barriere tariffarie e non tariffarie per i beni statunitensi. I partecipanti intendono avviare immediatamente i negoziati dell'accordo con l'obiettivo di compiere progressi significativi e, se possibile, concludere l'accordo entro il primo trimestre del 2026, fatte salve le rispettive procedure interne».
Se, da una parte, gli Stati Uniti intendono «garantire tempestivamente» che i dazi imposti non superino il 15% («lo stesso trattamento riservato all'Unione europea), dall'altra la Svizzera sostiene l'aumento degli investimenti diretti esteri da parte delle imprese negli Stati Uniti. «La Svizzera intende incoraggiare e facilitare almeno 200 miliardi di dollari di investimenti negli Stati Uniti, in tutti i 50 Stati, nei prossimi cinque anni, al fine di creare posti di lavoro nel settore manifatturiero e nella ricerca e sviluppo», e «intende incoraggiare e facilitare un terzo di questi investimenti entro la fine del 2026».
E ancora: «I partecipanti intendono che i benefici dell'accordo vadano prevalentemente a loro vantaggio. Qualora i partecipanti ritengano che i benefici non vadano prevalentemente a loro vantaggio, essi possono modificare l'accordo con le norme di origine necessarie per raggiungere tale obiettivo».
Alcuni dettagli: «I partecipanti intendono promuovere la cooperazione in settori strategici concordati di comune accordo, compresi i dispositivi medici. La Svizzera intende facilitare l'accettazione dei dispositivi medici autorizzati o approvati dalla Food and Drug Administration statunitense. La Svizzera intende collaborare con gli Stati Uniti per affrontare misure specifiche che limitano l'accesso al mercato del pollame e dei prodotti avicoli statunitensi, rafforzando le opportunità per le esportazioni agricole statunitensi in Svizzera. Gli Stati Uniti e la Svizzera intendono cooperare per semplificare i requisiti sanitari in materia di etichettatura e certificati, in particolare per la carne bovina, il bisonte e i prodotti lattiero-caseari. La Svizzera intende continuare ad astenersi dall'imporre tasse sui servizi digitali. I partecipanti intendono esplorare meccanismi che promuovano l'interoperabilità tra i rispettivi quadri normativi in materia di privacy, al fine di facilitare trasferimenti transfrontalieri sicuri dei dati».
«La più grande espansione mai registrata dell'accesso ai mercati svizzeri»
Per la Casa Bianca, questo accordo commerciale «garantirà la più grande espansione mai registrata dell'accesso degli esportatori statunitensi ai mercati svizzeri, creando nuove opportunità per i produttori, gli agricoltori, gli allevatori, i pescatori e altri produttori statunitensi».
Per quanto riguarda gli accordi con le aziende, Washington fa sapere che «sono già stati annunciati investimenti per miliardi di dollari da parte di importanti aziende svizzere come Roche, Novartis, ABB e Stadler, e altri sono in arrivo».
«Il deficit commerciale degli Stati Uniti con la Svizzera (e il Liechtenstein) era pari a 38,5 miliardi di dollari nel 2024, e questo accordo con la Svizzera ci consentirà di eliminare tale deficit entro il 2028», ha precisato ancora la Casa Bianca. «L'annuncio odierno traccia un percorso concreto con la Svizzera che sottolinea l'impegno del presidente a instaurare relazioni commerciali equilibrate e reciproche con un importante partner commerciale».
