Svizzera

Tre malattie animali attentamente monitorate dalla Confederazione

Dalla dermatite nodulare contagiosa (LSD) alla peste suina africana (PSA) passando per la malattia della lingua blu o febbre catarrale ovina (BT)
© CdT/ Chiara Zocchetti
Ats
10.08.2025 11:17

Le epizoozie quest'estate hanno dominato la cronaca. Dopo un'epidemia di dermatite nodulare contagiosa (LSD, per Lumpy skin disease) in Savoia (Francia), è stato necessario vaccinare migliaia di bovini nei cantoni di Ginevra, Vaud e Vallese. E a causa dei numerosi casi di malattia della lingua blu o febbre catarrale ovina (BT, per Blue tongue) in Svizzera, i politici stanno discutendo una modifica di legge.

La LSD è una delle tre epizoozie che attualmente pongono le maggiori sfide, secondo le autorità federali. «La malattia ha raggiunto l'Italia e la Francia. Finora non si sono verificati casi in Svizzera, ma il rischio di introduzione è elevato», ha indicato a Keystone-ATS l'Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV). Il pericolo di importazione della patologia da parte degli insetti è grande. Le campagne di vaccinazione condotte nel canton Ginevra e in alcune parti dei cantoni di Vaud e Vallese hanno carattere preventivo.

Le autorità tengono d'occhio anche la situazione della peste suina africana (PSA), comparsa diversi anni fa nel nord Italia e da allora mai scomparsa. L'USAV afferma di contare su un'individuazione precoce e, se necessario, su un'azione immediata e rigorosa per combattere i primi casi al fine di stroncare sul nascere un'epidemia.

Malattia della lingua blu

Terza malattia ad essere attentamente monitorata, la BT ha già colpito molti ovini e bovini nella Confederazione. Lo scorso ottobre erano state rilevate infezioni con almeno un sierotipo in più di 20 cantoni.

Le prime infezioni da sierotipo 3 della malattia (BTV-3), particolarmente pericoloso per gli ovini, sono comparse nell'agosto dello scorso anno. Secondo il sito dell'USAV, fino al primo agosto scorso sono stati registrati oltre 3000 casi di sierotipo 3 e 242 casi di sierotipo 8.

La malattia è trasmessa da moscerini della famiglia dei ceratopogonidi. I sintomi comprendono febbre, infiammazione delle mucose, claudicazione e aborti. Il BTV-3 è spesso meno grave per le mucche che per le pecore, ma anche i bovini possono sviluppare sintomi gravi e produrre molto meno latte.

Sebbene la vaccinazione contro la BT sia facoltativa, le autorità federali la raccomandano vivamente. Fino a poco tempo fa non esistevano vaccini ufficialmente autorizzati in Svizzera. D'intesa con l'Istituto svizzero per gli agenti terapeutici (Swissmedic), l'USAV ha emanato una decisione di portata generale per consentire l'importazione e l'uso di tali prodotti.

«La vaccinazione è l'unica misura preventiva efficace», ha precisato l'USAV, aggiungendo che esistono ormai vaccini autorizzati in Svizzera, ma che saranno disponibili solo alla fine dell'anno.

Modifica della legge in corso

La questione della vaccinazione contro la BT occupa anche il mondo politico. In risposta a una richiesta del parlamento, nel mese di maggio il Consiglio federale ha posto in consultazione una modifica della legge che in futuro renderebbe superfluo il ricorso a una decisione di portata generale.

In caso di epizoozia e a condizioni chiaramente definite, l'USAV potrà rilasciare un'autorizzazione di immissione in commercio a tempo determinato per medicamenti veterinari immunologici non autorizzati. La valutazione delle domande dovrà essere effettuata in collaborazione con Swissmedic e Ufficio federale dell'ambiente (UFAM).

Al termine della consultazione alla fine di luglio, la modifica della legge non è stata contestata. L'Unione svizzera dei contadini auspica semplificazioni della procedura.

Secondo l'USAV, la modifica della legge è importante anche per la lotta contro la LSD. Anche in questo caso, infatti, è stata necessaria una soluzione d'emergenza tramite una decisione di portata generale. La modifica del diritto dovrebbe consentire di sostituire tali soluzioni d'emergenza con una base giuridica chiara e duratura, valida per tutte le malattie.

Per la PSA non esiste attualmente alcun vaccino efficace e sicuro, ma la situazione potrebbe cambiare in futuro, precisa l'USAV.