Svizzera

Ti sei perso l'aurora boreale? Forse potresti avere un'altra occasione

Non è garantito che potremo vedere altri bagliori aurorali sulle nostre regioni questo sabato sera, ma la possibilità permane – Dietro all'evento spettacolare, anche rischi e pericoli
© KEYSTONE (EPA/JEAN-CHRISTOPHE BOTT)
Jenny Covelli
11.05.2024 18:49

«Aurora globale», la prima in decenni. Dal Nord Europa all'Italia centrale, passando per la Svizzera, dagli Stati Uniti alla Tasmania, una spettacolare aurora boreale e australe è stata ammirata a latitudini inconsuete in tutto il pianeta, colpito da una tempesta solare di un'intensità inedita da almeno un ventennio. E che continuerà a imperversare durante il fine settimana.

Una tempesta solare, la prima di questo livello dal 2003, ha iniziato a colpire la terra dalla sera di venerdì 10 maggio. La tempesta solare geomagnetica di livello 5 ha generato un’aurora boreale. Il Centro di previsione meteorologica statunitense NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) ha fatto sapere che è probabile che le tempeste geomagnetiche persistano per tutto il fine settimana. La tempesta, spiega l’AFP, è causata dall’arrivo sulla terra di una serie di espulsioni di massa coronale dal sole. «Sono esplosioni di particelle energetiche e campi magnetici provenienti dal sole», ha detto Shawn Dahl dello Space Weather Prediction Center (SWPC) in una conferenza stampa alla NOAA.

L’ultimo evento di questo tipo risale all’ottobre 2003, ovvero alle «tempeste di Halloween», che all’epoca provocarono interruzioni di corrente in Svezia e danneggiamento di trasformatori in Sudafrica.

Occhi all'insù questa sera?

Si prevedeva che una forte tempesta geomagnetica (G4, Kp8) avrebbe raggiunto la Terra ieri sera, in seguito alle numerose eruzioni solari che hanno interessato la superficie della nostra stella negli ultimi giorni. Questa tempesta è effettivamente arrivata ed è stata rilevata per la prima volta intorno alle 17:00 UTC (19:00 ora locale) del 10 maggio dai satelliti di rilevamento. L'intensità è aumentata nel corso delle ore, fino a raggiungere l'intensità di una tempesta geomagnetica estrema (G5, Kp9) poco prima delle 23:00 UTC (01:00 ora locale). Interagendo con lo scudo magnetico terrestre, ha prodotto aurore di rara intensità, ha spiegato MeteoSvizzera. Questa tempesta solare è ancora in corso. Si prevede un graduale indebolimento dell'intensità entro stasera (sabato 11 maggio), con valori probabilmente oscillanti tra forte ed estremo (G3 e G5), prima di indebolirsi ulteriormente domani (domenica 12 maggio) con valori di intensità da debole a moderata (G1-G2 / Kp 5-6). Non è quindi garantito che potremo vedere altri bagliori aurorali sulle nostre regioni questo sabato sera, ma visto le nuvole di plasma solare ancora in arrivo, legate alle espulsioni di massa coronale (CME) di questa tempesta, la possibilità per osservare l'aurora permane.

Ci sono anche rischi e pericoli

Le tempeste geomagnetiche non sono prevedibili a priori, ci ha spiegato Marco Cagnotti, fisico solare e direttore della Specola Solare Ticinese. «Quantificare prima una tempesta geomagnetica è sempre molto delicato. Questi fenomeni sono più probabili in questo periodo perché il sole va verso il massimo della sua attività».

Ma non è tutto solo bellezza. Durante la conferenza stampa alla NOAA, Shawn Dahl ha chiesto di dotarsi di batterie e generatori (per le linee ad alta tensione). Ci sono pericoli potenziali per i satelliti e anche per le reti elettriche. A subirne le conseguenze sono anche i GPS, i velivoli spaziali, i satelliti e le tecnologie. Quasi ovunque sono state prese misure precauzionali per i disturbi causati dalla tempesta elettromagnetica. A cominciare dallo spazio, dove solo la rete Starlink di Elon Musk ha in orbita bassa 5.000 satelliti. «I satelliti Starlink sono sotto forte pressione, ma finora stanno tenendo», ha scritto su X lo stesso Musk. E gli astronauti a bordo della Stazione spaziale internazionale hanno ricevuto istruzioni dalla NASA di rifugiarsi nei locali più interni, più al riparo dalle radiazioni solari.

La più potente tempesta geomagnetica o solare mai osservata dagli astronomi fu il cosiddetto Carrington Event, dal nome dell'astronomo britannico Richard C. Carrington, esperto di osservazioni solari, nel settembre del 1859. «Le tempeste geomagnetiche sono imprevedibili, ma succedono», prosegue Cagnotti. «E una molto grossa potrebbe danneggiare e interrompere le telecomunicazioni e la distribuzione di energia. Le conseguenze nel 1859 furono minime, perché la tecnologia era molto primitiva. Ma oggi un evento come quello provocherebbe blackout su vaste regioni della terra che durerebbero intere settimane». Che cosa significa? «Da un momento all'altro, perderemmo ogni possibilità di trasportare energia ovunque. Le reti elettriche e i generatori di emergenza e di energia si brucerebbero. Non ci sarebbe più corrente elettrica da nessuna parte. Auto, cellulare, mezzi di trasporto, connessioni, tutto sarebbe completamente spento. Perché oggi funziona tutto con la corrente elettrica». Senza voler generare panico, il fisico solare spiega che le potenziali conseguenze di un evento simile a quello del 1859 sono causate dalla fragilità della nostra società. «Trattandosi di un evento imprevedibile, è bene che ci si prepari. Più che altro che gli ingegneri preparino un piano, che capiscano come trasportare energia in un momento di totale blackout».

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