Il caso

«Basta danneggiare l'immagine della Città»

Bellinzona, il gruppo Lega-UDC si scaglia contro il Municipio in virtù dell'intenzione di quest'ultimo di ricorrere contro il proscioglimento di Matteo Pronzini (MPS)
Matteo Pronzini. © CdT/Chiara Zocchetti
Alan Del Don
30.10.2024 14:05

«Non ritiene il Municipio una scelta inopportuna quella di perseverare su questo tema, quando il quadro complessivo della Città meriterebbe invece maggiore attenzione nell’interesse dell’immagine cittadina e soprattutto dei suoi cittadini?». A chiederlo, allo stesso Esecutivo di Bellinzona, attraverso un’interpellanza, è il gruppo Lega-UDC. Il riferimento è al caso di Matteo Pronzini (il quale oggi festeggia 54 anni) e, nella fattispecie, all’intenzione dell’Esecutivo di ricorrere contro il proscioglimento del consigliere comunale del Movimento per il socialismo.

Fra censure e censura

Per la destra è ora di finirla con ricorsi «temerari dove l’unico obiettivo è quello di censurare le voci discordanti riguardo all’attività del Municipio, voci che si esprimono in ogni caso nel rispetto del principio della libertà di espressione e di opinione, soprattutto all’interno di un discorso politico». Il gruppo Lega-UDC vuole inoltre sapere se la denuncia penale è stata fatta dall’Esecutivo o da singoli municipali od ex municipali.

La triste vicenda

E, ancora: «Quali sono i motivi che non farebbero desistere il Municipio da un ulteriore ricorso dopo l’esito sfavorevole dei precedenti? Che cosa vuole dimostrare il Municipio reiterando, tra l’altro, un episodio doloroso della storia recente cittadina?». Ossia i decessi alla casa anziani di Sementina nella prima ondata pandemica; era proprio stata una frase relativa a questa triste vicenda, pronunciata da Matteo Pronzini durante una seduta di Legislativo nel settembre 2021, a far partire il caso sfociato due settimane fa nell'assoluzione in Pretura penale dall'ipotesi di reato di ingiuria.

Dialogo e clima

Nelle premesse all'interpellanza la destra non usa mezzi termini nei confronti del consesso guidato dal sindaco Mario Branda: «L’immagine della Città viene danneggiata dal medesimo Esecutivo, che invece dovrebbe valorizzarla. Una vergogna, ma di certo non una sorpresa: il clima di arroganza e di «lesa maestà» che si riscontra con una certa regolarità quando ci si rapporta - seppur nei dovuti modi - con il Municipio, è evidente e fastidioso, oltre a non facilitare il dialogo e ad accettare il confronto. Il fatto più recente risale all’ultima seduta di Consiglio comunale quando il Municipio in corpore ha deciso di non rispondere ad alcune sollecitazioni di vari esponenti».

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