Canicola e lavoro: le misure per evitare problemi di salute
La canicola di questi giorni può mettere a dura prova la nostra salute, specialmente se ci troviamo a svolgere attività all'aperto, sotto il sole che picchia. Ovviamente i lavoratori impegnati all'esterno corrono i rischi maggiori ed è dunque opportuno correre ai ripari, specialmente dopo il caso dell'operaio colto da un malore mentre lavorava sul tetto di uno stabile a Mendrisio. Va proprio in questa direzione l'interrogazione presentata al Consiglio di Stato da Giorgio Fonio e Claudio Isabella (Il Centro), in cui si chiede una maggiore tutela dei lavoratori che devono fare i conti con l'attuale ondata di calore. Nel testo presentato dai due granconsiglieri si legge: «In alcuni contratti collettivi di lavoro, vedasi quello delle pavimentazioni stradali, in caso di canicola i lavori devono inderogabilmente interrompersi alle 13. In altri, ad oggi, questo non è ancora possibile. Per sopperire a questo, si modifica però l’orario di inizio lavori alle 6 per poter terminare nel primo pomeriggio, evitando quindi che i lavoratori siano esposti nel momento peggiore della giornata. Purtroppo, però, l’inizio lavori è possibile in quei Comuni che permettono ciò nei propri regolamenti comunali e questo non è codificato e non è uniformato a livello cantonale. Il tutto crea un grande disagio e un forte pericolo per la salute dei lavoratori e rende difficile la programmazione dei lavori per le numerose aziende attive sul territorio». Di fatto, Fonio e Isabella chiedono al Governo ticinese se non sia il caso di «intervenire e farsi parte attiva nel proporre ai Comuni una uniformazione dei vari regolamenti in modo da permettere durante gli allarmi canicola l’inizio anticipato dei lavori. Il Cantone, oltre a fungere da controllore è anche un importante committente e quindi, chiediamo se abbia pensato di introdurre all’interno dei suoi numerosi appalti l’inizio anticipato con conseguenti fine anticipata dei lavori. Da ultimo chiediamo se, vista la situazione climatica, il Cantone è intenzionato a favorire l’accesso delle imprese al beneficio delle indennità di intemperie». Anche il Movimento per il socialismo (MPS) ha inoltrato alcuni atti parlamentari per tutelare i lavoratori in tempi di canicola, tra cui un’iniziativa cantonale per chiedere alle Camere federali di modificare la Legge sull’assicurazione contro la disoccupazione (LADI) in modo da introdurre il diritto alle indennità d’intemperie anche in caso di canicola, un’iniziativa parlamentare elaborata per chiedere la tutela dei salariati e della popolazione dai rischi causati dai periodi di canicola e un'interrogazione per chiedere lumi sulla situazione nelle case per anziani e più in generale nelle strutture sociosanitarie dove «le temperature nelle camere e negli spazi comuni, laddove non vi è climatizzazione, sono estremamente alte».
Canicola e lavoro: come proteggersi
Per evitare problemi di salute e malessere legati alla canicola, vediamo le raccomandazioni della SECO con umidità relativa del 30%, in pieno sole, indossando abiti leggeri con maniche.
Lavoro leggero (es. ispezione, guida di un veicolo, marcia lenta, lavoro manuale leggero in piedi, cime uso di trapano leggero o lavorazione con attrezzi poco potenti, e controllo) con temperature tra i 30 e i 35 gradi.
Misure di base:
- Valutare regolarmente durante il lavoro i parametri climatici secondo le previsioni
- Tenere a disposizione acqua potabile fresca da bere, nonché d'acqua per rinfrescarsi
- In caso di disturbi dovuti al calore, interrompere immediatamente il lavoro, avvertire i soccorsi e rivedere le misure preventive
- Fare attenzione a comportamenti insoliti, infortuni, nonché ad ogni sintomo o segno di disagio
- Rispettare le seguenti misure di protezione personale: indossare abiti leggeri, larghi e di colore chiaro, che consentano l’evaporazione e ostacolino il calore elevato; usare dispositivi di protezione per il capo e occhiali da sole; applicare creme protettive per la pelle (schermo solare adeguato, applicazione ripetuta); non consumare di alcol e droga; bere acqua fresca o tè poco zuccherato in quantità sufficiente (prima di avvertire la sensazione di sete, 30 minuti prima di iniziare il lavoro e consumare ogni 20 minuti 2.5 dl); fare pause all’ombra in un luogo fresco o climatizzato, bagnarsi per rinfrescarsi, mangiare cibo leggero.
Misure supplementari (livello 2)
- Prevedere zone all’ombra e pause per i lavori più esposti al caldo
- Prevedere una sorveglianza più attenta, per riconoscere rapidamente i segni tipici dei disturbi dovuti al calore
- Rimandare i lavori più difficili (e quelli non essenziali) a orari meno caldi
- Svolgere i lavori più faticosi all’inizio della giornata
- Adeguare il ritmo di lavoro alle condizioni meteo
- Evitare il lavoro straordinario viene
- Riservare attenzione particolare a donne incinte e persone particolarmente vulnerabili (l’ordinanza sulla protezione della maternità non permette alle donne di lavorare se la temperatura dell'aria è superiore a 28 gradi).
Lavoro moderato (es. chiodatura, manovra di camion sul cantiere, martello pneumatico, spinta o trazione di carriole, sarchiatura, raccolta di frutta o verdura) con temperature tra i 30 e i 35 gradi.
Valgono tutte le misure di base e le misure supplementari (livello 2). Dai 34 gradi in su si applicano misure supplementari (livello 3).
Misure supplementari (livello 3)
- Ridurre gli sforzi individuali (seguire i principi ergonomici, usare mezzi meccanici, stabilire una buona ripartizione dello sforzo fisico tra colleghi)
- Adattare gli orari di lavoro (regolati entro i limiti legali, di comune accordo con i lavoratori, fare in modi di non lavorare durante le ore più calde: es.: inizio della giornata alle ore 05.00).
- Concedere piccole pause supplementari in un luogo fresco e all’ombra: è necessario prevedere pause da 5 a 10 minuti ogni 1-2 ore. Poiché queste pause sono misure compensative, devono essere considerate come ore lavorative (articolo 15 Legge sul lavoro e relativo commento).
Lavoro pesante (es. trasporto di materiali pesanti, segare, spalare, marcia sostenuta, scavare manualmente, spinta o trazione di carriole pesanti) con temperature tra i 30 e i 35 gradi. Si applicano tutte le misure precedenti, le misure supplementari (livello 3) scattano dai 32 gradi in su.
Lavoro molto pesante (es. lavoro con l’ascia, scavare a ritmo intenso, salire le scale, marcia rapida < 7km/h) con temperature tra i 30 e i 35 gradi. Si applicano tutte le misure precedenti, le misure supplementari (livello 3) scattano dai 30 gradi in su. Con temperature più elevate, in base al tipo di lavoro, scatta il livello di allarme.
Livello di allarme, gruppi e situazioni a rischio (livello 4)
- La situazione deve essere sottoposta alla valutazione di uno specialista MSSL (medici del lavoro e specialisti della sicurezza sul lavoro)
- Applicare tutte le misure consigliate dallo specialista
Con variazioni di umidità (superiore al 30%), cielo coperto, ombra (o sera) e l'utilizzo di vestiti più pesanti, le misure vanno adeguate come nella tabella sottostante.

In caso di malore
Di seguito le raccomandazioni di primo soccorso della SUVA nel caso un lavoratore dovesse sentirsi male per il calore intenso:
- Somministrarle liquidi, consentire al lavoratore di sdraiarsi temporaneamente al fresco e, se necessario, di tornare a casa accompagnato
- Consigliare una visita medica
In caso di spossatezza o svenimento
- Portare all'ombra il lavoratore, farlo sdraiare in caso di vertigini, posizionarlo sul fianco in caso di nausea
- Se la persona è cosciente e lucida, somministrare acqua (in piccole quantità ogni 15 minuti)
- In caso di svenimento chiamare immediatamente il primo soccorso (tel. 112 o 144) e controllare la temperatura corporea
- In attesa dell'ambulanza, portare la persona all'ombra e metterla in una posizione sicura, dopodiché bagnarle la fronte, la nuca, le braccia e le gambe con una compressa fredda; farle aria con un ventaglio