Caro semaforo (provvisorio), è il momento di dirsi addio

Diciamocelo, a Lugano era un giorno atteso da tempo. Ieri mattina l’impianto semaforico provvisorio in riva Vela è stato smantellato. I primi lavori, con la fresatura delle vecchia segnaletica, sono iniziati già martedì sera e nella giornata di ieri si è provveduto a smontare i semafori. Al loro posto, ne avevamo riferito ormai sette mesi fa, è stata installata un’isoletta spartitraffico. Un intervento che ha richiesto alcuni accorgimenti, come per esempio adeguare la corsia di immissione del bus. Eccola, dunque, la soluzione definitiva attesa dal 2016, anno in cui il passaggio pedonale semaforico era stato posizionato in via sperimentale. E lì era rimasto per ben otto anni. Poi, nell’ultimo anno e mezzo, la svolta: dopo aver analizzato le innumerevoli varianti, il Municipio ha deciso per il mantenimento del passaggio pedonale, ma senza semafori. Toglierlo, infatti, non è un‘opzione davvero percorribile: «L’obiettivo per il futuro, come da risultanze del Masterplan Lungolago e Centro (quando si ridurrà il traffico sul lungolago), è di creare una maggior permeabilità tra il centro e le rive del Ceresio», ci aveva spiegato a febbraio la capodicastero sicurezza e spazi urbani Karin Valenzano Rossi. Scartata dunque l’ipotesi di convogliare il flusso di pedoni nel vicino sottopasso, un’infrastruttura che accusa il peso degli anni e che avrebbe bisogno di un deciso restyling. Quello che è certo è che per arrivare a una soluzione definitiva ci sono voluti anni. Compreso qualche mese di ritardo. Nelle intenzioni del Municipio, i lavori avrebbero dovuto iniziare poco dopo le elezioni di aprile. Tuttavia, nonostante la procedura pianificatoria fosse andata a buon fine, il preavviso cantonale era arrivato solo il 22 luglio scorso.
Un tema anche politico
Era il 2016 quando l’Esecutivo luganese decise di installare a titolo sperimentale il passaggio pedonale semaforico in Riva Vela. Dopo un periodo di prova di tre mesi, il Municipio giudicò riuscito l’esperimento e confermò l’implementazione definitiva del passaggio pedonale con un investimento stimato attorno ai centomila franchi. Il tema divenne anche politico, con due interrogazioni del Centro (allora PPD), inoltrate una nel 2019 e una nel 2021. Una terza, sempre del Centro, era invece stata inoltrata lo scorso 2 febbraio e una quarta lo scorso 17 giugno.