Caso Horizon, sentita una presunta vittima

Sono cominciati gli interrogatori alle presunte vittime nell'ambito dell'inchiesta a carico di una fiduciaria svizzera di 49.enne e un consulente finanziario di 38, attualmente in carcerazione preventiva. Lo riporta il Fatto Quotidiano, che afferma che ieri è stata a lungo sentita una donna, che è stata per alcuni mesi membro del CdA di Wip Finance, ma prima delle attività che hanno portato la società di gestione patrimoniale sotto i riflettori: vale a dire l'acquisto del Chieti calcio e il tentativo di acquisto di una società della ministra italiana Daniela Santanché. La donna, assieme al marito, un imprenditore comasco con problemi giudiziari in Italia, sarebbe la persona che ha denunciato la fiduciaria, perché la 49.enne l'avrebbe estromessa da Wip Finance e si sarebbe tenuta per sé i capitali immessi nella società da moglie e marito. Si tratterebbe di una somma che si aggira attorno al milione e mezzo di euro. I titolari di Wip Finance, lo ricordiamo, sono sospettati di truffa e appropriazione indebita, amministrazione infedele e riciclaggio di denaro, «nell'ambito di una estesa attività di raccolta e gestione di fondi (investimenti finanziari) in Svizzera e all'estero». Accuse in altre parole compatibili con la denuncia depositata a suo tempo da moglie e marito. Potrebbe dunque essere questo il principale filone d'indagine a carico della coppia. Principale, ma non unico. Il Ministero pubblico sta infatti indagando anche un possibile coinvolgimento del duo nell'inchiesta internazionale della Procura Europea Moby Dick, nelle cui carte - come svelato da questo giornale - compaiono diverse società a loro riconducibili.
Tornando a Wip Finance e all'interrogatorio di ieri, l'imprenditore comasco afferma di essere il vero proprietario di Wip Finance per il tramite della moglie, almeno sino all'estromissione di quest'ultima. L'aveva raccontato lui stesso - al pari dei suoi problemi con la giustizia e dell'aver presentato un esposto al Ministero pubblico contro la fiduciaria - alla trasmissione Report lo scorso febbraio. «Io sono il reale proprietario di Wip Finance - aveva detto in trasmissione - che mi è stata sottratta, ad oggi non so ancora come, perché e per quale motivo». Ha detto di averla comprata come scatola vuota e poi di volerla usare effettivamente per fare business in qualità di gestore patrimoniale: «Per ottenere questa licenza, viene strutturata la società quindi vengono fatte delle assunzioni, viene preso un ufficio. E nel frattempo quindi ogni mese ci sono dei costi da sostenere. Poi a un certo punto quando questa benedetta licenza arriva, le cose cambiano. Io incomincio a chiedere dei documenti societari, perché le cose non mi sembrano del tutto chiare. E mi viene detto che la società non è più a mia disposizione perché ci sono questi soldi che non sto mettendo e tutte queste cose qua».
Da noi contattati sulla questione, Ministero pubblico e Polizia cantonale si limitano a confermare che «ieri si è svolto un interrogatorio» e che «gli accertamenti proseguono e, dal momento che occorre tener conto della tutela del segreto istruttorio, non verranno rilasciate ulteriori informazioni».
Stando a documentazione che il CdT ha potuto consultare, la moglie dell'imprenditore entra ufficialmente in Wip Finance nell'estate del 2023 durante la stessa assemblea della durata di 15 minuti in cui entra anche il consulente finanziario 38.enne. In quel breve lasso di tempo viene anche sancito che Wip, che era sostanzialmente inattiva, diverrà un gestore patrimoniale ai sensi della Legge sugli istituti finanziari. Viene inoltre aumentato il capitale da 100.000 a 265.000 franchi, un'operazione da fare in contanti. In un'assemblea successiva, tenuta nell'estate del 2024 allo stesso indirizzo di Lugano presso cui la fiduciaria 49.enne faceva arrivare la corrispondenza di numerose società estere in cui sedeva nei CdA, si legge testualmente che «il presidente (cioè la fiduciaria) illustra ai presenti le motivazioni che impongono la revoca con effetto immediato della» moglie dell'imprenditore comasco« dalla carica di membro del CdA. Presente l'intero capitale azionario». È quella in cui la moglie viene estromessa. Il motivo, o il pretesto secondo la coppia, sono i ritardi nel pagare degli scoperti.