La vicenda

Caso Hospita, bocciata la ricusa di tutti i procuratori

Anche la Corte dei reclami penali (CRP) ha respinto la richiesta avanzata dagli eredi dell’azionista di maggioranza della società – Difficilmente verrà dunque nominato un procuratore straordinario esterno
© CdT/Gabriele Putzu
Red. Online
27.11.2025 11:02

Nuovo capitolo nella vicenda «Hospita-Alberti». La Corte dei reclami penali (CRP) ha infatti respinto la richiesta di ricusa di tutti i procuratori pubblici ticinesi, ricusa che era stata avanzata degli eredi dell’azionista di maggioranza della società. Lo riferisce la RSI. Difficilmente verrà dunque nominato un procuratore straordinario esterno.

A inizio settembre, lo ricordiamo, l’avvocato Paolo Bernasconi, legale degli eredi dell’ex socio di maggioranza della Hospita Suisse SA (indagato per amministrazione infedele e deceduto lo scorso anno a inchiesta in corso) aveva presentato la denuncia. Gli eredi avevano querelato il procuratore pubblico Alvaro Camponovo, l’ex deputata Sabrina Aldi (entrata in Hospita al posto di Eolo Alberti, il sindaco sospeso di Bioggio rinviato a giudizio per reati finanziari) e il dottor Claudio Camponovo, ex amministratore unico della società e padre del magistrato. I presunti reati ipotizzati sono, a vario titolo, amministrazione infedele aggravata, falsità in documenti, e concessione e accettazione di vantaggi. Accuse che i diretti interessati respingono.

Bernasconi, lo ricordiamo, aveva chiesto la ricusa di tutti i magistrati, colleghi del pp Camponovo: sia di quelli che si stanno occupando del caso principale – la procuratrice Chiara Borelli ha chiuso l'inchiesta e firmato l'atto d'accusa – e dei vari addentellati, sia di tutti gli altri colleghi. Alla fine di settembre, il procuratore generale Andrea Pagani aveva risposto picche, a nome suo e dei colleghi, non ravvisando motivi di ricusa. Lo stesso ha fatto ora la Corte dei reclami penali.

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