Caso Hospita, ricuse dei procuratori tutte respinte

Nuovo capitolo nella vicenda «Hospita-Alberti». La Corte dei reclami penali (CRP) ha infatti respinto negli scorsi giorni la richiesta di ricusa di tutti i procuratori pubblici ticinesi, avanzata a inizio settembre dall’avvocato Paolo Bernasconi, legale degli eredi dell’ex socio di maggioranza della Hospita Suisse SA. Questi ultimi, lo ricordiamo, avevano querelato i vertici di Hospita così come il procuratore pubblico Alvaro Camponovo.
Bernasconi aveva chiesto a tutti i magistrati inquirenti ticinesi, colleghi di Camponovo, di ricusarsi, auspicando la nomina di un procuratore straordinario. A suo dire, avrebbero dovuto fare un passo indietro sia i magistrati che si stanno occupando del caso principale – a inizio ottobre la procuratrice Chiara Borelli ha chiuso l’inchiesta e rinviato a giudizio per reati finanziari il sindaco sospeso di Bioggio Eolo Alberti – e dei vari addentellati, sia tutti gli altri colleghi.
Il procuratore generale Andrea Pagani aveva risposto picche e la questione era approdata alla Corte dei reclami penali. Parallelamente, come appurato dal Corriere del Ticino, Pagani aveva comunicato a Bernasconi che tutti questi addentellati del caso Hospita sarebbero stati gestiti da lui e dal procuratore pubblico Andrea Gianini. Di qui una seconda richiesta di ricusa, respinta sia dal procuratore generale che, in seconda istanza, anche dalla CRP.
