Centrale solare sul Tamaro, adesso c’è il sì del Cantone

Ha compiuto un deciso passo avanti l’idea di un grande parco solare d’altitudine sul Monte Tamaro. Domani, il Cantone metterà infatti in pubblicazione il relativo piano cantonale con autorizzazione a costruire e il rapporto di impatto ambientale per il progetto, del quale vi avevamo riferito il 16 maggio 2023, denominato Parco Solare Alpino Duragno. L’avviso è stato pubblicato sull’albo di Mezzovico-Vira, Comune sul cui territorio sorgerà l’impianto fotovoltaico alpino promosso dalla S’ROK AG, società che fa capo al già consigliere nazionale del PLR Rocco Cattaneo.
Il progetto è stato ben accolto dal Cantone (il quale aveva dato preavviso favorevole qualche mese fa) così come dal Comune di Mezzovico-Vira: il Municipio ha già dato il suo consenso e l’Assemblea Patriziale ha approvato una convenzione della durata di 30 anni in cui autorizza la costruzione del parco solare sul terreno di proprietà del Patriziato. La palla passa ora al Consiglio comunale: il 24 giugno dovrà decidere se dare il suo benestare, affinché l’iter possa procedere. «La Legge federale sull’energia prevede che sia il Consiglio comunale a dare il consenso e non il Municipio (non è l’Esecutivo che rilascia la licenza edilizia come di consueto) – spiega il sindaco Mario Canepa –: il Legislativo non è chiamato a giudicare il progetto in sé, piuttosto dire se va bene o no».
Corrente per quattromila
Il progetto prevede la costruzione, nella parte alta della valle di Duragno, di un impianto otto ettari di superficie, 1,5 dei quali coperti dai 15.840 pannelli bifacciali che potrebbe produrre 16 gigawattora di elettricità all’anno (44 megawattora al giorno) sufficienti per coprire il fabbisogno di 4.000 economie domestiche. Verrebbe realizzato a circa 1.800 metri di altezza, su un pendio aspro dalla vegetazione brulla, chiamato Manèra. E sulla cresta si trova già un’installazione di telecomunicazioni di Swisscom dotata di una grande antenna alimentata da energia solare. Perchè in una zona così impervia? Semplice: la resa di un pannello solare alpino nel periodo invernale è circa quattro volte maggiore rispetto a un pannello sul fondovalle, e il doppio sull’arco dell’intero anno.
Criteri soddisfatti
Se il piano cantonale non andrà incontro ad opposizioni, si potrà procedere con la domanda di costruzione. C’è di più: trattandosi di un progetto di interesse nazionale (ad oggi è l’unico in Ticino) il Parco Alpino può beneficiare delle agevolazioni procedurali e finanziarie decise dal Parlamento federale nell’ambito del piano «Solarexpress». I requisiti per essere classificato come impianto di interesse nazionale sono fissati dall’articolo 71 a della Legge federale sull’energia e sono sostanzialmente tre: produzione di almeno 10 GWh di energia all’anno; produzione invernale di almeno 500 kWh di energia per ogni kWp di potenza installata; allacciamento alla rete di almeno il 10% della potenza prevista entro la fine del 2025.