«Così si buttano all'aria 40 anni di vita»
«Stanno buttando all’aria 40 anni di vita». È così che Gaetano Riccioli - noto ad Arbedo-Castione come «l’accumulatore seriale» di automobili e materiali considerati rottami - commenta, impotente, la scena che mai avrebbe voluto vedere: la rimozione forzata della sua casa-deposito, trasformata negli anni in un labirinto di veicoli, oggetti e ricordi. Dopo tre decenni di battaglie legali, ricorsi e un’intimazione di sgombero irrevocabile in nome del decoro urbano, il Comune ha dato stamattina il via alla rimozione forzata della proprietà del 74.enne, situata poco distante dalla stazione ferroviaria e valutata 1,3 milioni di franchi. Come previsto, i carro attrezzi sono arrivati puntualmente alle 9. All’opera una ventina di persone tra operai, giardinieri e agenti di polizia.
Rabbia e frustrazione
Ma dietro il rumore dei camion e il clangore dei metalli trascinati via si celano l’impotenza, la rabbia e la frustrazione di un uomo che si sente «annientato». «Non ho più voce in capitolo», ci dice Gaetano Riccioli, mentre è costretto a osservare i mezzi portar via, uno a uno, una trentina di veicoli e un camper considerati, dal punto di vista legale, inservibili, ma che per lui rappresentano frammenti di una vita intera. Demoralizzato e rassegnato, aggiunge: «Per loro tutto questo non vale nulla. Se potessero, caricherebbero pure me. Avrei meritato maggiore considerazione e rispetto».
Quel collaudo non superato
L'anziano racconta infine di non aver avuto la possibilità di recuperare nulla: né i documenti custoditi nei veicoli, né una vettura che, afferma, «non ha superato il collaudo solo per una perdita, ma che valeva 54.000 franchi». I lavori di sgombero, iniziati come detto oggi con la pulizia del sedime, proseguiranno nei prossimi giorni.
