Sotto la lente

Estate mia fatti capanna

Divisi tra timori e ottimismo, alcuni guardiani del Bellinzonese e valli ci raccontano come è iniziata la stagione - In ottica futura l’incognita del cambiamento climatico rimane un’inquietudine: l’affluenza dipende molto dalla meteo
© CdT/Archivio
Sara Zehnder
07.07.2023 06:00

Per gli amanti della montagna, e non solo, la stagione estiva è oramai cominciata. Il Corriere del Ticino ha fatto un giro d’orizzonte tra le capanne ticinesi per raccogliere i pensieri e le aspettative dei guardiani di alcuni rifugi nel Bellinzonese, in Valle di Blenio e in Leventina. Le visioni non sono tutte positive: c’è chi si dice preoccupato per il calo di clientela e per il fatto, chiaramente, di essere «meteodipendenti», nel senso che in caso di condizioni poco favorevoli gli escursionisti disertano le strutture. A ciò si aggiunge il cambiamento climatico in corso che fa temere, ai nostri interlocutori, un peggioramento della situazione negli anni a venire.

«Andamento altalenante»

Nel Bellinzonese le capanne che abbiamo interpellato sono due: quella di Brogoldone, sopra Lumino, a 1.910 metri di altitudine, e il rifugio Cremorasco, posto a 1.905 metri sui monti di Camorino. La capanna Brogoldone, gestita dal Club alpino svizzero, è stata inaugurata, dopo una ristrutturazione, nel 1998 ed è particolarmente adatta alle scolaresche e alle famiglie. La stagione è, a detta del custode, «altalenante» con molta affluenza nei weekend e meno in settimana. I visitatori sono leggermente in calo rispetto agli anni pandemici e l’affluenza maggiore è legata a una clientela proveniente da oltre Gottardo; tuttavia, durante il pranzo, a riempire il complesso sono maggiormente i ticinesi.

Visione decisamente più positiva è quella invece della custode della capanna Cremorasco del Patriziato di Camorino, che si dice molto soddisfatta di questi primi mesi di apertura. La struttura ha infatti riaperto in maggio dopo due anni di chiusura per ristrutturazione e le previsioni sono molto buone; è sempre accessibile, ma non si può riservare, pertanto i clienti che ne approfittano sono soprattutto ticinesi «curiosi della montagna». Il luogo è ideale per le escursioni in famiglia in quanto facilmente raggiungibile da Camorino, in più offre la possibilità di fare alcune gite particolarmente interessanti, ad esempio è possibile risalire al Corgella, un poggio da cui godere di una vista panoramica.

Un’apertura scoraggiante

Per la capanna Adula in Valle di Blenio, proprietà dell’UTOE, e la capanna Gorda ad Aquila ( gestita dalla Società alpinistica Nido d’Aquila) le previsioni sono invece piuttosto negative. La stagione non si è aperta bene. Anzi, secondo il guardiano della capanna Adula il lavoro «è diminuito del 50% rispetto alle stagioni scorse». I ticinesi sono «completamente assenti» e la clientela è costituita soprattutto da svizzero tedeschi. Anche la capanna Gorda non sta vivendo uno dei suoi migliori periodi; nonostante sia ancora prematura una previsione sui mesi di agosto e settembre, allo stato attuale l’affluenza è scarsa e rispetto all’anno scorso «sembra tendente al calo».

Positività in Leventina

È invece ottimista il responsabile della capanna Tremorgio di Rodi-Fiesso, proprietà dell’Azienda elettrica ticinese. La struttura, che si trova a 1.810 metri, è facilmente raggiungibile con la teleferica che parte dal paese ed è composta da due edifici distinti, collegati da un sentiero. Il rifugio offre una terrazza esterna con caminetto e un vasto giardino, ideale per i ritrovi estivi. Nonostante il responsabile descriva l’affluenza di giugno «discreta», così come il tempo meteorologico, le previsioni per luglio sono «ottime». Le prenotazioni rispetto all’anno scorso sono cresciute e l’entusiasmo e l’adrenalina per questa nuova stagione non mancano di certo. Come afferma il guardiano, «qua, anche se piove, la mattina vediamo sempre il sole». Il cliente medio è stato soprattutto confederato nel mese di giugno, ma dal prossimo fine settimana saranno i ticinesi ad essere protagonisti.

Sempre in Leventina altrettanto positive sono le previsioni estive per la capanna Cadagno, proprietà della SAT Ritom. Si trova a 1.987 metri di altitudine e, per il suo facile accesso, l’affluenza all’ora di pranzo non manca ed è caratterizzata soprattutto da ospiti ticinesi. Per quanto riguarda invece i pernottamenti la custode ci spiega che l’alta stagione vera e propria comincerà la settimana prossima con la chiusura delle scuole in Svizzera interna. In linea di massima la nostra interlocutrice si dice «abbastanza soddisfatta» in quanto le prenotazioni sono quasi al completo e generalmente in linea con gli anni precedenti.

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