Ex Macello, prime ufficiose risposte sul mistero delle chiavi

Sabato pomeriggio, quando Michele Foletti ha saputo che gli autogestiti hanno le chiavi dell’ex Macello (e possono così entrare e uscire quando vogliono), il sindaco di Lugano si è sorpreso e non poco. «Faremo chiarezza in Municipio martedì», ha detto oggi al CdT. Ancora più netto è stato il giudizio della capo Dicastero sicurezza, Karin Valenzano Rossi. «La consegna da parte del Dicastero immobili agli autogestiti delle chiavi dell’ex-Macello per consentire un accesso libero, senza alcuna supervisione, è un fatto grave che lascia sconcertati, soprattutto dopo la chiara linea espressa dal Municipio in questi anni», è stato il suo commento raccolto sempre oggi da questo giornale, che ha raccontato anche come si è giunti all’autorizzazione della festa organizzata dagli autogestiti da sabato pomeriggio a sabato notte. «Ho dato io l’autorizzazione per evitare di creare ulteriori tensioni», ha spiegato Foletti. In attesa che sia fatta chiarezza sulle chiavi in Municipio, e che magari vengano anche fornite spiegazioni dettagliate su come siano andate esattamente le cose restano dunque gli strascichi politici (probabilmente destinati a far rumore nell’Esecutivo a lungo), ma anche un interrogativo principale.
Perché il Dicastero immobili ha dato le chiavi agli autogestiti, consentendogli dunque un accesso incontrollato (come è successo anche nella giornata di sabato prima che a decine si presentassero davanti al cancello con la polizia schierata), visto che gli ex occupanti dell’ex centro sociale avrebbero dovuto prendere i loro effetti personali indicativamente entro il 15 novembre e sotto la supervisione del Dicastero immobili? Contattato oggi dal CdT, il capo Dicastero immobili, Raoul Ghisletta non ha voluto replicare o commentare, lasciando il compito al Municipio, che dunque si esprimerà, forse, nella giornata di domani. Per provare a rispondere a questa domanda, sempre oggi, questo giornale ha allora contattato l’avvocato dell’associazione Alba (che rappresenta gli autogestiti), Costantino Castelli, ma anche lui non ha voluto fornire risposte. Alcune informazioni questo giornale le ha recuperate lo stesso e sono le seguenti. Punto primo: tra il Dicastero immobili e gli autogestiti ci sarebbe un accordo sulle modalità di ritiro dei loro effetti personali dall’ex centro sociale. Punto secondo: vista la complessità del materiale da sgomberare, tra cui impianti audio, luci, installazioni artistiche e altri oggetti di grandi dimensioni si sarebbe arrivati a un termine meno restrittivo di quello inizialmente immaginato. Da qui l’avverbio «indicativamente» per il termine del 15 novembre. Il terzo punto, che risponde al quesito più importante (perché si sono date le chiavi agli autogestiti?) è collegato al secondo. Secondo quanto appurato dal CdT gli autogestiti avrebbero ricevuto le chiavi per avere più flessibilità nel trasportare fuori il loro materiale. Stabilito che tra gli effetti personali sono presenti anche oggetti di grandi dimensioni, si sarebbe quindi deciso di concedere agli ex occupanti un accesso all’area più libero per facilitare così le operazioni.
