Il caso

Foyer per migranti minorenni: è opposizione

Cresciano, ad inoltrarla è il gruppo di cittadini che lo scorso marzo aveva consegnato una raccolta firme - Gli abitanti esigono maggiore chiarezza e trasparenza sulla struttura prevista all'Ostello
© CdT/Gabriele Putzu
Alan Del Don
30.08.2023 10:10

Dalle parole ai fatti. Dopo le due raccolte firme contro la chiusura dell’Ostello di Cresciano e la sua trasformazione in un foyer per migranti minorenni non accompagnati, come appreso dal Corriere del Ticino ieri è stata inoltrata un’opposizione contro la domanda di costruzione per la realizzazione di quest’ultima struttura che dovrebbe accogliere bambini e ragazzi fino a 20 anni. A trasmetterla al Municipio di Riviera è stato il gruppo promotore “Diamo un futuro all’Ostello di Cresciano” che lo scorso marzo aveva consegnato all’Esecutivo 287 sottoscrizioni di cittadini residenti nel quartiere, nel Comune e nella regione. Lamentano una mancanza di chiarezza e trasparenza sul tema e ritengono incompleta la documentazione in pubblicazione (il termine scade oggi, quindi potrebbero esserci altre opposizioni).

Gli abitanti capiscono la forte pressione migratoria che si fa sentire anche alle nostre latitudini (il numero di richiedenti l’asilo attribuito dalla Confederazione ai Cantoni è in costante aumento negli ultimi mesi), tuttavia non vogliono che il paese si privi di un complesso importante che, ad esempio, affermano, potrebbe ospitare un progetto sociale con dei servizi per la popolazione come una mensa scolastica e degli atelier.

I dettagli

A gestire il foyer sarà la sezione del Sottoceneri della Croce Rossa che dal 1987 ha un mandato in tal senso. La richiesta al Municipio è giunta direttamente dall’Ufficio cantonale dei richiedenti l’asilo e dei rifugiati. Il Municipio guidato dal sindaco Alberto Pellanda ha preso atto della novità comprendendo la necessità. Ha chiesto, parimenti alla Croce Rossa, di coinvolgere fin da subito la popolazione per capire cosa ne pensano i cittadini della presenza di un simile centro. «Attualmente in Ticino non vi sono più posti disponibili nelle strutture ordinarie e le nuove persone in arrivo devono essere collocate in altre strutture. Il settore maggiormente sotto pressione è quello dei minorenni non accompagnati», aveva scritto l’Esecutivo nell’invito alla serata pubblica svoltasi il 31 maggio.

Il complesso

Gli spazi dell’ostello - rinnovato recentemente - sono ritenuti idonei per accogliere i giovani migranti, disponendo di camere da 2, 3, 4 e 6 letti; quelle doppie sono dotate di toilette e doccia privata, mentre le altre hanno i servizi con doccia in comune sul piano. Alla prima raccolta firme di marzo ne era seguita un’altra: a fine giugno erano state consegnate al Consiglio di Stato 758 sottoscrizioni. Finora i promotori, ci è stato confermato oggi, non hanno ancora ricevuto una risposta.

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