Il caso

Foyer per migranti: ricorsi al Governo

Cresciano, due censure sono state inoltrate al Consiglio di Stato contro il rilascio della licenza edilizia per la struttura che dovrebbe accogliere i minorenni non accompagnati all'Ostello
© CdT/Gabriele Putzu
Alan Del Don
28.01.2024 10:07

Dopo le due raccolte firme e le altrettante opposizioni, ora è la volta dei ricorsi al Consiglio di Stato contro il rilascio della licenza edilizia da parte del Municipio di Riviera. Come appreso dal Corriere del Ticino, rimane sempre viva l’attenzione di buona parte della popolazione in merito al prospettato foyer per migranti minorenni non accompagnati che il Cantone vuole insediare all’Ostello di Cresciano. Tant’è che negli scorsi giorni alla volta del Governo sono partite due censure. La prima è stata inoltrata dal gruppo di cittadini che quasi un anno fa aveva inoltrato all’Esecutivo 287 sottoscrizioni. La seconda, per contro, da parte di altri abitanti.

«A tempo determinato»

Le richieste sono essenzialmente due. Innanzitutto di ripubblicare la domanda di costruzione in quanto, a detta dei ricorrenti, vi sono state delle aggiunte all’incarto intervenute in un secondo momento. E, pertanto, per motivi di trasparenza, bisognerebbe dare ai cittadini l’opportunità di visionarlo nuovamente. Secondariamente si vogliono evitare delle modifiche sostanziali importanti alla struttura che sino alla fine di maggio 2023 era adibita ad Ostello ma che poi, a seguito della decisione dei gerenti di farsi da parte dopo nove anni, è stata chiusa. Se il foyer dovesse aprire, è il ragionamento di chi si è appellato al Governo, dovrebbe essere solo per un periodo limitato.

La pressione al confine

Così quando non ci sarà più l’urgenza di accogliere i migranti l’edificio potrebbe tornare ad essere utilizzato fino a come lo è stato in primavera. O, comunque, quale stabile da mettere a disposizione della comunità. Per far fronte alla pressione migratoria, il Cantone ha individuato nell’Ostello di Cresciano lo spazio ideale per dare un tetto a 15-20 ospiti fra bambini e ragazzi. La struttura sarebbe gestita dalla Croce Rossa su mandato del Dipartimento della sanità e della socialità. L’edificio, rinnovato, dispone di camere da 2, 3, 4 e 6 letti.

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