Frana a Locarno-Vattagne, lavori a pieno ritmo

La tregua del maltempo ha dato la possibilità di lavorare a pieno ritmo sul cantiere della frana caduta martedì sera tra Solduno e Ponte Brolla, a sud del quartiere Vattagne della Città di Locarno (in tutto, 500 metri cubi di volume su un terreno con inclinazioni fino a 45 gradi). L’obiettivo è di riuscire a riaprire al traffico almeno la strada cantonale, già a partire da venerdì sera. Un incontro tra i tecnici è previsto nel primo pomeriggio di venerdì per poterlo stabilire, mentre gli operai continueranno le attività, meteo permettendo, con il supporto degli elicotteri. «Siamo ancora impegnati per mettere in sicurezza il pendio, installando dispositivi che ci permettono di trattenere i detriti che potrebbe ancora muoversi», ha confermato al Corriere del Ticino Fabio Piazzini, responsabile del centro di manutenzione di Locarno della Divisione delle costruzioni del Dipartimento del territorio, raggiunto in serata.
«In questo momento, stiamo posando una rete provvisoria per ridurre l’energia del materiale già franato. E abbiamo già concluso l’installazione dei geoblocchi lungo la strada, ovvero quei grandi cassoni in calcestruzzo simili ai mattoncini Lego, che servono a rallentare eventuali detriti che dovessero ancora scendere, impedendo che raggiungano la carreggiata». I lavori procedono anche sulla linea della Centovallina, i cui binari sono stati danneggiati. Lo scoscendimento di inizio settimana ha causato non pochi grattacapi ai conducenti dei 1.500 veicoli che erano soliti percorrere quel tratto, i quali hanno dovuto percorrere la lunga deviazione passando da Golino, sull’altro versante della valle. Un tracciato che non è pensato per sostenere una quantità tale di traffico e che, oltretutto, presenta vari punti con strettoie a una corsia. Gli automobilisti che dovevano raggiungere il centro città per le valli (e viceversa) finora si sono sobbarcati tempi lunghi di transito (con punte di oltre un’ora).
Acqua presto potabile
Intanto, è ancora in fase di ripristino l’infrastruttura per la fornitura idrica distrutta dallo smottamento. Da mercoledì, l’ottantina di persone colpite dal problema che vivono nei dintorni, possono contare su un collegamento provvisorio con acqua non potabile (da bollire prima dell’uso), ma l’esito delle analisi sulla potabilità potrebbe far presto tornare le cose a com’erano prima, probabilmente già nel corso della giornata. Lo ha dichiarato Flavio Galgiani, direttore di Locarno ente acqua (LEA).